Venezia, un giro per Piazza San Marco

Senza dubbio è la Piazza più famosa al mondo e per questo merita di essere osservata dalle tante angolazioni disponibili. La più suggestiva è quella a volo d'uccello. Così sono salito sul Campanile omonimo, alto quasi 100 metri, aspettando che il flusso di persone della fila si dileguasse. L'attesa davanti la loggia del Sansovino è durata meno di un quarto d'ora, trascorsa ripensando alle tante vicessitudini del Campanile: il suo crollo nei primi anni del novecento, le campane andate perdute, i mattoni catalogati da Boni e la ricostruzione dal 1909 al 1913 come era e dove era. Il costo per l'ascensore è di 8 €. Sono salito da 0 a 100 metri in pochissimi secondi. E non appena l'ascensore si è aperto, mi sono ritrovato il bagliore del sole al tramonto. La città sottostante appare come una distesa omogenea di tegole rosse, di abitazioni che sembrano poggiare direttamente sull'acqua. Ho fotografato tutto quello che c'è da fotografare, compreso gli orrendi transatlantici che invadono il canale. I loro inchini sottolineano l'importanza dei denaro e il potere che il turismo ha su questa città. La sottostante Piazza San Marco è un gioiello di geometrie. Siamo in tanti e il calore del tramonto armonizza il tutto. Impossibile scattarsi una foto con il fondale: sono troppi i turisti che ti si affiancano e per affacciarsi di sotto. Meglio scendere, ho un appuntamento al Caffè Florian.

venezia palazzo ducale
La Basilica si San Marco al fianco del Palazzo Ducale
Piazza San Marco dal traghetto
Piazza San Marco dal Campanile

Scendendo noto un particolare sulla facciata del Palazzo Ducale: due colonne hanno una tonalità diversa rispetto le altre. La motivazione? Era fra quelle due che il doge si affacciava per emettere la sentenza definitiva su un condannato. Ma la storia che più mi affascina di questo Palazzo, caratterizzato alle spalle dalla presenza delle prigioni, con Ponte dei Sospiri come collegamento, è l’evasione di Giacomo Casanova. Si racconta che il famoso conquistatore di donne, riuscì a evadere durante una festa tenutasi all’interno del Palazzo. Approfittando del mancato controllo, fuggì dal sottotetto. Una volta arrivato nel cortile del Palazzo fece finta di essersi perso e un invitato alla cerimonia, ignaro di chi fosse realmente, lo scortò sino all’uscita. Evasione perfetta.

Palazzo Ducale
Colonnato Palazzo Ducale
Lascio da parte il famoso Palazzo per andarmi a prendere un caffè al Florian. Schivo i tanti piccioni che a Venezia hanno prolificato talmente tanto da essere una vera e propria piaga. Non sono i protagonisti del cielo. L’uccello che comanda è il gabbiano. Non a caso assisto a uno di loro che divora un piccione. Scena macabra e inaspettata. Sulla loggia del Sansovino i piccioni sono adagiati nella parte inferiore, i gabbiani in quella superiore. Finalmente vado al Florian, quindi al Quadri e infine al Lavena. 

Attraverso i portici delle Procuratie Nuove e in seguito quelli delle Procuratie Vecchie, poste l'una dinanzi l'altra, agli opposti della Piazza. Mi fermo davanti il Museo Correr, ala minore del complesso, e voltandomi fotografo la Basilica di San Marco al tramonto. Venne costruita intorno all'820, al fianco del Palazzo Ducale, per ospitare le spoglie di San Marco, trafugate da Alessandria D'Egitto. La sua pianta è a croce latina e consta di cinque cupole, una centrale e le altre laterali. Esternamente solo una è stata restaurata a dovere, mentre le altre si presentano ancora opache. La facciata è marmorea e di grande interesse è il lunotto del portale centrale. Alla destra della Basilica troviamo la Torre dell'Orologio, sottopassata da tutti quelli che si dirigono verso Rialto. Fu realizzata da Mauro Codussi nel 1499. Si racconta che il doge fece accecare tutti gli artigiani che vi avevano lavorato, in modo che loro non potessero mai più replicare un'opera del genere.

Procuratie vecchie
venezia san marco
San Marco al fianco di Palazzo Ducale
Torre dell'Orologio
Dirigendomi verso il molo, mi soffermo davanti alla Libreria Marciana, progettata dal Sansovino. In seguito sotto le due colonne simbolo della città. La prima è la colonna di San Tòdoro. La seconda, molto più famosa, è la colonna di San Marco, raffigurato nelle sembianze di un leone alato. Sono entrambi in marmo e granito e vennero riportate come bottino di guerra dall'Oriente.

piazza san marco
Colonne di San Marco e San Tòdoro
Prima di andarmene, mi riposo sulle tante passerelle in legno, utilizzate durante l'alta marea. Quando il livello delle acque si alza, la piazza viene invasa e le passerelle sono essenziali per evitare di bagnarsi. Quando il livello è basso, sono utilizzate come sedute. Attenzione a non consumare cibi in Piazza, rischierete multe salate. Nel frattempo c'è chi sceglie la Basilica di San Marco per sposarsi.


Il mio tour di Piazza San Marco termina con un calice di pecorino bianco alle spalle di San Marco. Costo 2,5€, atmosfera perfetta e compagnia.

1 commento:

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