Alla scoperta dei borghi del Pollino


Il Parco Nazionale del Pollino รจ un'area protetta situata fra la Calabria e la Basilicata. Uno spazio vergine, caratterizzato dalla presenza di piccoli borghi assolutamente da scoprire. E quale miglior modo di farlo se non a piedi e con lo zaino in spalla? Magari - come ho fatto io - con la Netural Walk. Ecco a voi i tre borghi che mi hanno colpito di piรน.


Tortora. Esistono due Tortora: quella che vivi al primo impatto e quella che rimpiangi alla partenza. รˆ un borgo privo di biglietto da visita, privo di una cartolina che possa fartelo immaginare. Tortora va vissuta in ogni fase della sua giornata, entrando nella sua stessa dimensione. รˆ tutto arricchito da un’atmosfera fatta di calore e nostalgia, che forse ognuno di noi ha avuto modo di conoscere dai racconti dei propri avi e che forse ha ereditato dai ricordi degli stessi avi. Siamo entrati in punta di piedi, fingendo di non accorgerci degli sguardi nascosti dietro la tenda di una finestra, dietro i panni stesi al sole di un balcone. Quando il paese era ancora nel fresco delle stanze di un primo pomeriggio afoso. Era aperto solo il bar, chiusa la farmacia, chiusa l’apoteca, chiusa la fontanella d’acqua vicino al belvedere. A sfidare il sole solo due anziani concentrati sulle carte, interessati al colore del seme e alla facile arrabbiatura dopo la chiusura dell’avversario. Tagliamo le vie del borgo e ci sistemiamo all’interno di una scuola. Per 364 giorni l’anno ospita nelle aule i banchi, al nostro arrivo i soli sacchi a pelo distribuiti su tutto il piano. Si cerca il bivacco migliore, magari quello lontano dalla finestra o vicino a una presa della corrente. Si corre al bagno per lavarsi in semplici lavandini. A interromperci รจ Biagio, la guida turistica del paese. Ci prende sotto sua custodia e ci illustra le peculiaritร  del borgo. Nel frattempo l’ora della “siesta” ha lasciato spazio al risveglio e il borgo ci compare per quello che รจ. Visitiamo il museo cittadino fatto di reperti greci, romani e lucani. Ci sono vasi di ogni genere, ma anche gioielli e tombe, insomma delle sale che raccontano i primi abitanti di questa terra. L’abitante che piรน di tutti viene ricordato qui a Tortora, vi visse per meno di un giorno. Era l’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi. Passรฒ di qui prima di giungere a Teano, prima di incontrare il re, prima di unificare l’Italia. L’abitazione รจ color rosso porpora, cosรฌ come i bottoni dei garibaldini chiusi in una teca per strada, cosรฌ come il rosso intenso della Zafarana, il peperone essiccato al sole. Una specialitร  che ha reso questo angolo del Pollino famoso nel mondo. Abbiamo la possibilitร  di assaporarlo nelle sue varianti: sulle bruschette e su un piatto di Sagne e ceci. Una delizia, peccato che le parole non possano trasmettere il gusto. 
E riusciamo a bucare quella dimensione che ci separa dal resto del borgo. Interagire con gli abitanti non รจ stato facile, anche perchรฉ qui tutti si conoscono e al contempo ti vedono come uno straniero. Ma non nel senso negativo del termine, anzi, sono molto cordiali nei tuoi confronti. Cosรฌ una famiglia si mette in posa per una fotografia, di quelle pose che ricordano scatti del passato. Non colpisce tanto lo scatto, ma il fatto che fossero tutti assieme in un angolo del paese fermi, a chiacchierare e giocare per strada. Oppure il signor Geppuzzo, fondatore dell’associazione dedicata alla Zafarana e artigiano di mestiere. Ci invita nella sua bottega, costruendo sotto i nostri occhi una brocca di vino in argilla. Questa รจ Tortora, uno scrigno di emozioni.


Netural Walk

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Tortora, la casa in cui soggiornรฒ Garibaldi
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Aieta. A differenza di Tortora, Aieta non si nasconde. La vedi provenendo dal mare, compatta e arroccata su sulla collina. A caratterizzarla vi รจ un palazzo rinascimentale, posto al centro del borgo che risalta con la sua mastodontica dimensione. Le abitazioni circostanti sono tutte basse e accentuano lo spiccato verticalismo del complesso. Un faro nel paese, il centro del tutto. Vi arriviamo tramite la strada che da Praia a Mare conduce sin qui. Si attraversa il cimitero, la piccola chiesa al suo fianco, il boschetto e quindi le prime case. Il paese si mostra immediatamente per quello che รจ: vivace e aperto verso il forestiero. 
La piazza di ingresso ospita una festa dove i piรน piccoli si sfidano in giochi di abilitร , mentre i piรน grandi sono sulle panchine a far chiacchiere. Qualcuno si ferma al bar per ordinare un caffรจ, mentre altri riprendono col proprio telefono la scena. Mi siedo sul tavolino e aspetto lo scorrere dei minuti davanti una Coca Cola. Sembrerร  assurdo, ma un caffรจ qui lo paghi 70 centesimi, un pacchetto di patatine al bar 1 euro, una Coca Cola 1 euro e cinquanta. Pochissimo rispetto al resto della penisola. E non solo: il cono gelato piรน piccolo รจ da 1 euro. Avrei la voglia di spendere quanto piรน possibile in souvenir e cianfrusaglie, per sfruttare il ribasso. Ma penso a godermi l’atmosfera cittadina e il dolce far nulla.
A darmi la scossa per visitare il paese รจ una bandiera dell’Europa posizionata sopra l’arco di ingresso. Si parla di un convegno presso il centro Spinelli. Penso immediatamente ad Altiero Spinelli, padre fondatore dell’Europa. Ma รจ solo una coincidenza: si tratta dell’altro nome del palazzo rinascimentale del paese, o meglio di una delle ultime famiglie che lo ha posseduto. Riparto, questa volta macchinetta in mano e taccuino. Giro per le vie del borgo, cercando di non disturbare il clima di spontaneitร  fra le persone. Incontro tanti anziani, seduti coi loro bastoni su sedie trasportate in piazza. Mi perdo fra le edicole votive ricavate al fianco delle porte delle abitazioni e infine vado alla scoperta del lato rinascimentale del paese. Come ha fatto un movimento cosรฌ lontano ad arrivare fin qui? A quanto pare Firenze e Aieta erano piรน vicine del previsto. Ma il collegamento non รจ stato diretto, anzi ha attraversato altre nazioni prima di giungere in Calabria. Si deve il tutto a Carlo V, l’imperatore che ha contribuito al diffondersi dell’arte rinascimentale in Spagna e in Belgio. Un suo soldato era proprio di Aieta e pensรฒ bene di circondarsi di quelle geometrie. Aieta, a differenza del circondario, รจ unica nel suo genere. Il palazzo, noto anche col nome di castello, รจ una costruzione civile con richiami di roccaforte. Al suo interno sono ospitate mostre temporanee e permanenti, fra cui una fotografica e una sul tombolo. Il lato migliore รจ il terrazzo affacciato sul Mar Tirreno: vi si puรฒ osservare lo splendido tramonto, dove il sole muore nel mezzo delle due colline fronteggianti.

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Netural Walk Netural Walk

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Castelluccio Superiore. Dopo giorni di cammino siamo giunti all’ultima tappa del nostro viaggio. Abbiamo oltrepassato il confine della Calabria e siamo entrati in Basilicata. Il primo paese che ci si รจ presentato รจ stato Castelluccio Inferiore – da non confondere con quello Superiore – nel quale abbiamo trascorso una piacevole mezz’ora. Abbiamo imboccato una strada campestre che risale la collina attraverso un ripido sentiero. Il panorama diveniva sempre piรน esteso mentre ci avvicinavamo alla sommitร . Non siamo entrati subito fra le vie, bensรฌ ci siamo spostati verso il campo sportivo, sistemando i nostri sacchi a pelo all’interno di uno spogliatoio di calcio. E da lรฌ, dopo un forte acquazzone, ci siamo mescolati alla popolazione locale. 
Ad aspettarci c’era una associazione locale Officine Verdi, composta per lo piรน da giovani. Si occupano del recupero e della valorizzazione dei terrazzamenti che caratterizzano Castelluccio Superiore. Si affacciano a valle e sono un elemento molto forte nel paesaggio. Il recupero avviene attraverso la coltivazione di queste terre e la produzione a chilometro zero. Fra l’altro sulla curva in cui sono posizionati, si gode un fantastico tramonto. Ceniamo con loro, danzando a ritmo di tarantella e imparando i passi della quadriglia dagli anziani. Il borgo รจ piccolo e compatto, fatto strette vie e piazze fra poche abitazioni. Il tutto arricchito da quel tocco di spontaneitร  che fa sempre bene. Ci divertiamo e facciamo divertire. Castelluccio Superiore ha una marcia in piรน rispetto agli altri borghi visitati ed รจ la forte spinta di gioia dei suoi abitanti. Un paese da visitare e da vivere, da riscoprire e valorizzare. 

Netural Walk
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