Monte Porrara
L’uscita sul Monte Porrara, organizzata anch’essa dalla
sezione CAI di Pescara, risulta essere la più impegnativa fra quelle del
programma. Un po’ perché il dislivello fra il punto di partenza e la vetta è di
circa 900 metri, un po’ perché non abbiamo ancora superato i 600 metri sempre
di dislivello.
Partiamo alle ore 7:00 direttamente da Pescara. Il tempo di
un caffè preso al volo in casa e via verso questa nuova esperienza. Ci
incontriamo tutti in uno spiazzo e partiamo alla volta di Palena. Una breve
sosta in
Quando:
Cosa vedere:
Cosa portare con se:
Consigli:
Evitare di sporgersi nei punti panoramici.
- Dislivello: 900 metri
- Difficoltà ★★★☆☆ (Stima personale)
autogrill ci permette di assimilare zuccheri utili per la nostra
uscita. Di mio compro una pasta alla crema, in questo luogo che sembra uscito
dal passato, con lo stanzone ed il bancone arredati con elementi tipici della
montagna. Sulle pareti addirittura fotografie che ritraggono il Re di Italia a
cavallo in questi bellissimi luoghi.
Continuiamo nel percorso. Dopo aver lasciato alle spalle
frazioni come Pettorano sul Gizio, Roccapia e Rivisondoli , arriviamo nella
bellissima Piana delle Cinque Miglia, nota soprattutto per le sue orticulture.
Svoltando ad un bivio sulla sinistra avanziamo in direzione Palena,
fiancheggiando il comune di Pescostanzo. Dopo un totale di un’ora e mezza
eccoci davanti la stazione ferroviaria di Palena. Non c’è nessuno in giro, solo
un cane e il proprietario del baretto.
Comincia da qui la nostra escursione. Imbocchiamo la vicina
strada che costeggia sulla destra delle case ridotte a rudere, mentre sulla
sinistra la distesa del Quarto di Sant’Elena. Nascosta sotto i nostri piedi, ad
una profondità di cinque metri, scorre la rete ferroviaria che fuoriesce dalla
galleria a un centinaio di metri dalla stazione. Oggi viene solcata soprattutto
dal trenino noto come la “Transiberiana d’Abruzzo”.
Sulla destra, a circa duecento metri dalla partenza, un
cartello indica la presenza di un sentiero che si inoltra nel bosco. Lo
prendiamo. Aumenta la pendenza del terreno che comunque essendo in terra
battuta non provoca difficoltà. Per fortuna esistono le soste e una ogni venti
minuti ci fa riacquistare le forze. A dire il vero alcuni di noi ne
approfittano per scattare qualche fotografia al paesaggio che comincia ad
aprirsi sul lato. Io invece scatto delle macro alle tante varietà di fiori ed
insetti che popolano questo luogo.
Pietra che segna il confine delle provincie dell'Aquila (A) e Chieti (C) |
Il sentiero entra ed esce dal bosco in diversi punti,
alternandosi tra fasi di ombra ed altre di soleggiamento. Dei tornantoni
alleggeriscono la salita, ricavati fra delle basse rocce incastrate nel
terreno. Una barra, posta alla fine del bosco, segna l’inizio del tratto
finale, che ha una durata di un’oretta abbondante. Il paesaggio nel frattempo
si è aperto davanti ai nostri occhi. La stazione ferroviaria nella quale
avevamo lasciato la nostra vettura, è un puntino in mezzo la valle. Dall’altra
parte il Monte Porrara, ancora coperto prospetticamente, ci pare più vicino.
Attraversiamo terreni che si alternano fra slarghi di rocce
e leggeri sentieri in pietra. Sotto queste rocce è molto facile imbattersi in
animali come le vipere, che escono alla luce del sole riscaldandosi e per
rifugiarsi scelgono le fresche rocce. Una ci attraversa la strada. Con
particolare attenzione la schiviamo senza disturbarla lasciandola libera al suo
destino.
Arrivati a questo punto restano solo tre vette collegate fra
di loro, di cui la terza è la vetta del Monte Porrara. Essa è riconoscibile
dalla sua Croce in ferro.
Monte Porrara, vetta |
Una volta che arriviamo in alto, sinceramente senza grandi difficoltà, ci
rilassiamo sdraiandoci sull’erba e rivoltando lo sguardo verso paesaggio. Un
cicchetto di Aurum e di genziana fatti in casa e in piena allegria festeggiamo
anche l’arrivo su questa alta vetta abruzzese (2137 metri).
Come arrivare:
Destinazione Piano delle Cinque Miglia, Palena.
Quando:
Tutto l'anno (d'inverno con le apposite attrezzature).
Cosa vedere:
Monte Porrara, Piana di Quarto di Sant'Elena.
Cosa portare con se:
Scarpe da Trekking, bastoncini.
Consigli:
Numeri:
- Tempo di percorrenza: andata 2,30 ore - ritorno 2,00 ora- Dislivello: 900 metri
- Difficoltà ★★★☆☆ (Stima personale)
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