Comacchio, la Piccola Venezia sul Delta del Po

Sul Delta del Po, nella provincia ferrarese al confine con quella ravennate, si ha un comune dai connotati di una piccola Venezia. Si tratta di Comacchio. È unica nel suo genere e in un piccolo territorio unisce i canali d'acqua alle vie asfaltate. Una piacevole visita assolutamente da fare.




Quando parliamo di città lagunare pensiamo alla più famosa: Venezia. Già, vuoi per la sua storia millenaria, fatta di ricchezza e di importanza nel Mediterraneo; vuoi perché è diventata il simbolo dell’amore; vuoi perché in uno straordinario disegno urbanistico la città non ha strade ma canali, non ha automobili ma barche, non ha strisce pedonali ma ponti. Insomma, un disegno perfetto.

Ma Venezia non è l’unica città lagunare italiana. In pochi conoscono la piccola città di Comacchio, situata nella provincia di Ferrara sul delta del Po. In pochi come me, che prima di arrivarci e di visitarla l’avevano sentita per chissà quale motivo.




Comacchio è una piacevole scoperta e a differenza di altre grandi città si mette subito in vetrina così com’è. E mi spiego. Già l’arrivo in città, dal raccordo autostradale Ferrara – Porto Garibaldi e successiva SP1b, passa all’interno del comune e permette di osservare da vicino il simbolo cittadino, il Ponte dei Trepponti. La strada procede verso Ravenna, o Ferrara a seconda da dove verrete. Conviene parcheggiare nell’area di sosta al fianco del ponte (la si riconosce dal lastricato in pietre di fiume) e proseguire per le vie interne. Un’altra grande differenza con una Venezia sta nel fatto che a Comacchio ci sono le automobili e i canali sembrano essere destinati al solo uso artistico più che di collegamento.



Il giro può cominciare laddove parcheggerete la vostra macchina, ossia nei pressi del Ponte dei Trepponti. Il parcheggio è situato davanti il supermercato della Coop ed è caratterizzato da un parter in ciottoli di fiume. Vi basterà entrare nella vicina via e vi troverete nel centro storico di Comacchio. La prima opera davanti i vostri occhi è per l’appunto il ponte. 

Il Ponte dei Trepponti – conosciuto anche col nome di Ponte Pallotta - è un’opera architettonica dell’architetto Luca Danese. Collega cinque isolotti di Comacchio e si erge su quattro canali. È composto da laterizio e da Pietra d’Istria al suo culmine. Ha subito nel corso del tempo delle modifiche che ne hanno alterato il valore estetico. Una su tutte l’innalzamento delle due torrette angolari. Dalla sommità del ponte è possibile avere una vista sui tetti delle abitazioni di Comacchio e godere di un affaccio sulle piazzette sottostanti.





Scendendo e lasciando il ponte alle spalle si può procedere in tre direzioni: sulla sinistra, dove si trova una piazza con un teatro allestito all’aperto, frontalmente con un capannone ospitante una collezione artistica e il celebre Ponte degli Sbirri (prende il nome dalle vicine carceri), o sulla destra dove si ha un canale caratterizzato dalla presenza di ristoranti. Proprio qui il canale è invaso da palafitte e ponticelli, atti a rendere lo spazio usufruibile al turista. È il punto migliore dove prendersi un caffè o gustarsi un piatto stando sospesi sull’acqua. I ristoranti offrono una cucina tipica e sono per lo più a conduzione famigliare. Alcuni possiedono colori degli intonaci interni ed esterni dalle tonalità pastello che rendono l’ambiente ancor più in armonia. Giallo, rosa, verde e azzurro, a entrare in contrasto con alcuni colori tipici del mare quali il bianco, il blu e il rosso. Dimenticatevi il grigio del cemento, al massimo è il rosso del mattone l’unico colore di un dettaglio costruttivo.





Se si decidesse di fermarsi qui per pranzare allora il piatto da assaggiare è uno in particolare: l’anguilla. È un po’ diventato il simbolo del comune, tanto da trovarselo raffigurato in più angoli, o riprodotto con il legno. L’anguilla è presente nelle insegne, nell’arredo di un locale e nei tanti poster che ricordano l’omonima sagra che richiama ogni anno persone da tutto il circondario. Già all’ingresso del centro storico, nelle vicinanze del Ponte dei Trepponti, ci sono cartelli per la vendita dell’anguilla. Se l’anguilla non vi gusta potrete optare per la classica piadina.




Dal canale si entra all’interno di una piccola galleria commerciale. Conduce in un altro canale, anch’esso dedito all’accoglienza turistica e ad attività ristorative. Alcuni bar e ristoranti sono all’interno di barconi attraccati nel canale e permettono una cena diversa dal solito. C’è una piccola bottega specializzata nella vendita di oggetti in legno e la si riconosce per la presenza di cigni scolpiti e lasciati nel canale. L’occasione giusta per un regalo o un souvenir diverso dal solito. Dal canale si torna sulla “terraferma”, da definire così per la sola presenza delle macchine. Siamo su Corso Garibaldi e qui si affacciano il Comune di Comacchio e il Duomo, con la Porta Santa aperta in occasione del Giubileo. 
 
Al fianco del portico, che ospita al suo interno lo storico Bar Ragno, si trova un canale, tipico e privo di attività commerciali: è qui che si può conoscere la vera Comacchio. Lo si percorre tutto e si giunge in prossimità di una curva, che a sua volta conduce in una Chiesa. Regna la tranquillità e la pace, le uniche voci sono quelle delle televisioni all’interno degli appartamenti. A proposito di voci è curioso ascoltare una conversazione nel dialetto locale: sarò sincero non ho capito nulla e in più occasioni mi sono domandato a quale altro dialetto potesse somigliare.




Il giro prosegue verso altri piccoli canali che si rincorrono per tutto il comune. L’intera visita cittadina dura un paio d’ore. Sconsiglio le ore più calde, la consiglio per le famiglie che vogliono trascorrere una piacevole visita. Adatta per chi decide di visitare località maggiori come una Ravenna o una Ferrara e ha voglia di fermarsi in una località limitrofa.







COME ARRIVARE A COMACCHIO
 
- Da Ferrara si arriva sulla A13 e si esce a Ferrara Sud. Da qui si prende il raccordo autostradale Ferrara - Porto Garibaldi e si esce a Comacchio.

- Da Ravenna si arriva sulla E45 (già A14). Si esce a Ravenna e si procede sulla SS 309 Strada Romea direzione Venezia, uscita Lidi di Comacchio.





Articolo Scritto: Agosto 2016.
Ultima Modifica: Aprile 2020.

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