50 libri di viaggio da leggere almeno una volta nella vita
Quali
sono i libri di viaggio più belli? Alla domanda non è facile
rispondere. Sono tanti e ognuno possiede delle caratteristiche che lo
rendono speciale. Nella mia lista ho riportato 50 libri di viaggio che
vanno letti almeno una volta nella vita.
Devo ringraziare un libro di viaggio se la lettura, e di conseguenza la scrittura, è diventata non solo una passione ma anche un bisogno. Lessi casualmente la recensione del libro di Terzani – Un indovino mi disse e mi interessai alla storia. Divorai il libro e infine restai sorpreso dal racconto. Il tutto sei anni fa. Dopo 2000 giorni dall’acquisto del libro possiedo una libreria dedicata al viaggio e mi diverto a recensire questi libri.
Devo ringraziare un libro di viaggio se la lettura, e di conseguenza la scrittura, è diventata non solo una passione ma anche un bisogno. Lessi casualmente la recensione del libro di Terzani – Un indovino mi disse e mi interessai alla storia. Divorai il libro e infine restai sorpreso dal racconto. Il tutto sei anni fa. Dopo 2000 giorni dall’acquisto del libro possiedo una libreria dedicata al viaggio e mi diverto a recensire questi libri.
I testi riportati in basso fanno parte di una prima lista, che successivamente verrà ampliata in un secondo articolo. Sono diari di viaggio, romanzi, racconti ma anche guide. Insomma, consigli utili per viaggiare con la mente, stando comodamente seduti in poltrona.
[Foto di Pexels, dal sito pixabay.com/it/photos/divano-coppia-ragazza-erba-uomo-1868755] |
50 LIBRI DI VIAGGIO DA LEGGERE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA - PARTE I
1. Bruce Chatwin, In Patagonia – “La storia di Buenos Aires sta scritta nel suo elenco telefonico. Pompey Romanov, Emilio Rommel, Crespina D. Z. de Rose, Ladislao Radziwil ed Elizabeta Marta Callman de Rothschild – cinque nomi scelti a caso sotto la R – raccontavano una storia di esilio, delusioni e ansie nascosta dietro una cortina di merletti”.
1. Bruce Chatwin, In Patagonia – “La storia di Buenos Aires sta scritta nel suo elenco telefonico. Pompey Romanov, Emilio Rommel, Crespina D. Z. de Rose, Ladislao Radziwil ed Elizabeta Marta Callman de Rothschild – cinque nomi scelti a caso sotto la R – raccontavano una storia di esilio, delusioni e ansie nascosta dietro una cortina di merletti”.
Nazione attraversata: Argentina, Cile
2. Eraldo Affinati, Berlin – “Questa città è un camaleonte, lo sanno tutti che cambia pelle da un anno all’altro, non si ferma mai, vive nella trasformazione incessante della propria identità. I palazzi cadono e gli architetti li ricostruiscono. I corsi d’acqua vengono deviati. La democrazia e il totalitarismo si danno il cambio”.
2. Eraldo Affinati, Berlin – “Questa città è un camaleonte, lo sanno tutti che cambia pelle da un anno all’altro, non si ferma mai, vive nella trasformazione incessante della propria identità. I palazzi cadono e gli architetti li ricostruiscono. I corsi d’acqua vengono deviati. La democrazia e il totalitarismo si danno il cambio”.
Nazione attraversata: Germania
3. Luis Sepulveda, Patagonia Express – “E questo cielo? E tutte queste stelle? Sono un’altra bugia della Patagonia, Baldo?" "Che importa? In questa terra mentiamo per essere felici. Ma nessuno di noi confonde la bugia con l’inganno”.
3. Luis Sepulveda, Patagonia Express – “E questo cielo? E tutte queste stelle? Sono un’altra bugia della Patagonia, Baldo?" "Che importa? In questa terra mentiamo per essere felici. Ma nessuno di noi confonde la bugia con l’inganno”.
Nazione attraversata: Argentina, Cile
4. Giuseppe Cederna, Il grande viaggio – “Himalaya. Mi è difficile descrivere, ogni volta, la felicità di partire a piedi verso le montagne lasciandomi dietro il mondo fatto di strade e case. Camminare. Trovare il ritmo. Salire lento ascoltando il respiro nei talloni, nei muscoli delle gambe e nel corpo che con il sudore si rimette in moto”.
5. Jack Kerouac, On the road – “Cos’è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? – è il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l’addio. Ma intanto ci si proietta in avanti verso una nuova folle avventura sotto il cielo”.
4. Giuseppe Cederna, Il grande viaggio – “Himalaya. Mi è difficile descrivere, ogni volta, la felicità di partire a piedi verso le montagne lasciandomi dietro il mondo fatto di strade e case. Camminare. Trovare il ritmo. Salire lento ascoltando il respiro nei talloni, nei muscoli delle gambe e nel corpo che con il sudore si rimette in moto”.
5. Jack Kerouac, On the road – “Cos’è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? – è il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l’addio. Ma intanto ci si proietta in avanti verso una nuova folle avventura sotto il cielo”.
Nazione attraversata: USA, Messico
6. Ryszard Kapuscinski, Ebano – “Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile”.
7. Bernard Olliver, La lunga marcia – “Il mio cuore resta in un luogo preciso, sul ciglio della strada di Dogubayazit dove, in un’altra vita, sono caduto”.
8. Robert Maynard Pirsig, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta – “Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In moto la cornice non c’è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei più uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente”.
6. Ryszard Kapuscinski, Ebano – “Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile”.
7. Bernard Olliver, La lunga marcia – “Il mio cuore resta in un luogo preciso, sul ciglio della strada di Dogubayazit dove, in un’altra vita, sono caduto”.
8. Robert Maynard Pirsig, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta – “Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In moto la cornice non c’è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei più uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente”.
Nazione attraversata: USA
9. Giorgio Serafino, L’America in vespa – “Siamo davanti a un motel, appena usciti dall’ufficio e un uomo si avvicina: “da dove venite?” “Italia” “E qui in America?” “Siamo partiti da Chicago e andiamo a Los Angeles” “Con questa?” “Eh, sì!” “(...) Poi tira fuori una banconota da venti dollari accompagnata da un ‘Wellcome to America! Voglio poter contribuire a questo sogno!” (...) Li infila sotto la sella e se ne va!”
10. William Dalrymple, In India – “Un labirinto, una città di palazzi, una discarica a cielo aperto, una luce filtrata attraverso una grata di filigrana, un paesaggio di cupole, un'anarchia, una calca umana, fiumi soffocanti, una folata di spezie”.
9. Giorgio Serafino, L’America in vespa – “Siamo davanti a un motel, appena usciti dall’ufficio e un uomo si avvicina: “da dove venite?” “Italia” “E qui in America?” “Siamo partiti da Chicago e andiamo a Los Angeles” “Con questa?” “Eh, sì!” “(...) Poi tira fuori una banconota da venti dollari accompagnata da un ‘Wellcome to America! Voglio poter contribuire a questo sogno!” (...) Li infila sotto la sella e se ne va!”
10. William Dalrymple, In India – “Un labirinto, una città di palazzi, una discarica a cielo aperto, una luce filtrata attraverso una grata di filigrana, un paesaggio di cupole, un'anarchia, una calca umana, fiumi soffocanti, una folata di spezie”.
Nazione attraversata: India
11. Marco Polo, Il milione – “Gli alberi del pepe vengono piantati, annaffiati e coltivati con grande cura. Il caldo è così forte da essere quasi insopportabile; se prendete un uovo e lo mettete nell’acqua di un fiume, non passa molto tempo che è già cotto”.
11. Marco Polo, Il milione – “Gli alberi del pepe vengono piantati, annaffiati e coltivati con grande cura. Il caldo è così forte da essere quasi insopportabile; se prendete un uovo e lo mettete nell’acqua di un fiume, non passa molto tempo che è già cotto”.
Nazione attraversata: varie
12. Jon Krakauer, Nelle terre estreme – “Da due anni cammina per il mondo. Niente telefono, niente piscina, niente animali, niente sigarette. Il massimo della libertà. Un estremista. Un viaggiatore esteta la cui dimora è la strada. Scappato da Atlanta. Mai dovrai fare ritorno perché the west is the best. E adesso, dopo due anni a zonzo, arriva la grande avventura finale”.
12. Jon Krakauer, Nelle terre estreme – “Da due anni cammina per il mondo. Niente telefono, niente piscina, niente animali, niente sigarette. Il massimo della libertà. Un estremista. Un viaggiatore esteta la cui dimora è la strada. Scappato da Atlanta. Mai dovrai fare ritorno perché the west is the best. E adesso, dopo due anni a zonzo, arriva la grande avventura finale”.
Nazione attraversata: USA
13. Tiziano Terzani, Un indovino mi disse – “La profezia che mi riguardava mi dava la possibilità di esplorare i vari metodi, di battere nuove vie della conoscenza, e di affrontare questo strano mondo di mistero tante volte intuito, intravisto, sfiorato, ma mai preso abbastanza sul serio”.
13. Tiziano Terzani, Un indovino mi disse – “La profezia che mi riguardava mi dava la possibilità di esplorare i vari metodi, di battere nuove vie della conoscenza, e di affrontare questo strano mondo di mistero tante volte intuito, intravisto, sfiorato, ma mai preso abbastanza sul serio”.
Nazione attraversata: varie
14. Ernesto Guevara, Latinoamericana – “L'uomo deve camminare col viso rivolto al sole in modo che questo, bruciandolo, lo segni della sua dignità. Se l'uomo abbassa la testa, perde questa dignità”. Nazione attraversata: varie
15. Antonio Tabucchi, Viaggi e altri viaggi – “Un luogo non è mai solo “quel” luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati”.
16. Judith Schalansky, Atlante delle isole remote – Alla scoperta di tutte quelle piccole isole che si nascondono nel mondo.
17. Ernest Hemingway, Festa mobile – “Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna, perché Parigi è una festa mobile”.
Nazione attraversata: Francia
18. Colin Thubron, In Siberia – “Smarritomi nella periferia, ebbi, la fantasia che il passato stesse colando come una materia viscosa e irriconciliabile, a riprendere possesso delle stanze abbandonate, a rivendicare le fabbriche. I morti di questa città erano di gran lunga più numerosi dei vivi”.
19. Claudio Magris, L’Infinito viaggiare – “Il viaggio più affascinante è il ritorno, come l’Odissea, e i luoghi del percorso consueto, i microcosmi quotidiani attraversati da tanti anni, sono una sfida ulissiaca”.
20. Cristoforo Colombo, Diari – “Partimmo venerdì 3 agosto 1492, alle otto, dalla Barra di Saltes e andammo con forte virazione fino al tramonto verso il sud per 60 miglia, che sono 15 leghe, e poi ancora verso il mezzodì, quarta di Sud Ovest, che era la rotta per le Canarie”.
21. Alain de Botton, L’arte di viaggiare – “Se la nostra esistenza si svolge all’insegna della ricerca della felicità, forse poche cose meglio dei viaggi riescono a svelarci le dinamiche di questa impresa - completa di tutto il suo ardore e di tutti i suoi paradossi”.
22. William Least Heat-Moon, Strade blu – “Quella notte, a letto, mi chiedevo se mi sarei addormentato oppure esploso, invece mi arrivò un’idea. Se non si riesce a far funzionare la propria vita si può per lo meno andare via. Si può cambiare il modo di vivere, disfarsi della routine, vivere rischi veri. Era una questione di dignità”.
14. Ernesto Guevara, Latinoamericana – “L'uomo deve camminare col viso rivolto al sole in modo che questo, bruciandolo, lo segni della sua dignità. Se l'uomo abbassa la testa, perde questa dignità”. Nazione attraversata: varie
15. Antonio Tabucchi, Viaggi e altri viaggi – “Un luogo non è mai solo “quel” luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati”.
16. Judith Schalansky, Atlante delle isole remote – Alla scoperta di tutte quelle piccole isole che si nascondono nel mondo.
17. Ernest Hemingway, Festa mobile – “Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna, perché Parigi è una festa mobile”.
Nazione attraversata: Francia
18. Colin Thubron, In Siberia – “Smarritomi nella periferia, ebbi, la fantasia che il passato stesse colando come una materia viscosa e irriconciliabile, a riprendere possesso delle stanze abbandonate, a rivendicare le fabbriche. I morti di questa città erano di gran lunga più numerosi dei vivi”.
19. Claudio Magris, L’Infinito viaggiare – “Il viaggio più affascinante è il ritorno, come l’Odissea, e i luoghi del percorso consueto, i microcosmi quotidiani attraversati da tanti anni, sono una sfida ulissiaca”.
20. Cristoforo Colombo, Diari – “Partimmo venerdì 3 agosto 1492, alle otto, dalla Barra di Saltes e andammo con forte virazione fino al tramonto verso il sud per 60 miglia, che sono 15 leghe, e poi ancora verso il mezzodì, quarta di Sud Ovest, che era la rotta per le Canarie”.
21. Alain de Botton, L’arte di viaggiare – “Se la nostra esistenza si svolge all’insegna della ricerca della felicità, forse poche cose meglio dei viaggi riescono a svelarci le dinamiche di questa impresa - completa di tutto il suo ardore e di tutti i suoi paradossi”.
22. William Least Heat-Moon, Strade blu – “Quella notte, a letto, mi chiedevo se mi sarei addormentato oppure esploso, invece mi arrivò un’idea. Se non si riesce a far funzionare la propria vita si può per lo meno andare via. Si può cambiare il modo di vivere, disfarsi della routine, vivere rischi veri. Era una questione di dignità”.
Nazione attraversata: USA
23. Heinrich Harrer, Sette anni in Tibet – “Possano i viaggiatori trovare la felicità ovunque vadano, e senza sforzo possano realizzare ciò che si sono prefissi. E arrivati a riva sani e salvi possano essi riunirsi con gioia ai loro familiari”.
23. Heinrich Harrer, Sette anni in Tibet – “Possano i viaggiatori trovare la felicità ovunque vadano, e senza sforzo possano realizzare ciò che si sono prefissi. E arrivati a riva sani e salvi possano essi riunirsi con gioia ai loro familiari”.
Nazione attraversata: Cina, Tibet
24. Kira Salak, Cronaca di una viaggiatrice solitaria – “Ero soltanto una bambina quando mi venne in mente che il mondo che volevo e che non riuscivo a trovare fosse altrove. Dovevo soltanto arrivare in ‘quell’altrove’ in un modo o nell’altro”.
25. Evelyn Waugh, Quando viaggiare era un piacere – “Io non ho mai aspirato a essere un grande viaggiatore. Sono stato, più semplicemente, un giovane tipico del mio tempo: si viaggiava perché ci veniva naturale farlo. Sono contento di averlo fatto quando viaggiare era un piacere”.
26. Elizabeth Gilbert, Mangia prega ama – “Avevo preso parte attiva a ogni momento della creazione di questa vita. Allora perché non mi ci ritrovavo affatto? L'unica cosa più impossibile di restare era andarmene. Non volevo ferire nessuno, volevo squagliarmi silenziosamente dalla porta di servizio e non smettere di correre finché non avessi raggiunto la Groenlandia”.
24. Kira Salak, Cronaca di una viaggiatrice solitaria – “Ero soltanto una bambina quando mi venne in mente che il mondo che volevo e che non riuscivo a trovare fosse altrove. Dovevo soltanto arrivare in ‘quell’altrove’ in un modo o nell’altro”.
25. Evelyn Waugh, Quando viaggiare era un piacere – “Io non ho mai aspirato a essere un grande viaggiatore. Sono stato, più semplicemente, un giovane tipico del mio tempo: si viaggiava perché ci veniva naturale farlo. Sono contento di averlo fatto quando viaggiare era un piacere”.
26. Elizabeth Gilbert, Mangia prega ama – “Avevo preso parte attiva a ogni momento della creazione di questa vita. Allora perché non mi ci ritrovavo affatto? L'unica cosa più impossibile di restare era andarmene. Non volevo ferire nessuno, volevo squagliarmi silenziosamente dalla porta di servizio e non smettere di correre finché non avessi raggiunto la Groenlandia”.
27. Sandro Veronesi, Viaggi e viaggetti – “Viaggiare, ma anche solo muoversi da un posto all’altro, produce un’energia vitale che ha molto a che fare con la sfera letteraria”.
28. Simon Winchester, Il fiume al centro del mondo – 6300 chilometri nel cuore della Cina, ripercorrendo il suo fiume più importante. Passando dalla lentezza dei villaggi alla frenesia delle metropoli.
29. Vinicio Capossela, Il paese dei coppoloni – “Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?” Così si chiede al viandante-narratore nelle terre dei padri. Il viandante procede con il passo dell’iniziato, lo sguardo affilato, la memoria popolata di storie. E le storie gli vengono incontro nelle vesti di figure, ciascuna portatrice di destino, che hanno il compito di ispirati accompagnatori.
Luoghi e personaggi suonano, con i loro “stortinomi”, immobili e mitici, immersi in un paesaggio umano e geografico che mescola il noto e l’ignoto”.
30. Karen Blixen, La mia Africa – “L'aria, in Africa, ha un significato ignoto in Europa: piena di apparizioni e miraggi, è, in un certo senso, il vero palcoscenico di ogni evento”.
31. Paul Theroux. L’ultimo treno della Patagonia – “Era questo il paradosso della Patagonia; star qui spingeva a diventare un miniaturista, oppure a interessarsi a enormi spazi vuoti. Non c'era un campo di studio intermedio; o l'enormità dello spazio deserto o la vista di un fiore piccolissimo. Si doveva scegliere fra il minuscolo e l'immenso”.
32. Apsley Cherry-Garrard, Il peggior viaggio del mondo – Il tentativo di raggiungere il polo sud nel 1912, un viaggio tutt’altro che interessante: lo stesso scrittore recuperò i corpi dei suoi compagni di viaggio. Il tutto per raccogliere informazioni su una colonia di pinguini.
33. Peter Matthiessen, Il leopardo delle nevi – “Nel cielo pallido dei grifoni volteggiano nell'azzurro intenso. Come sono silenziosi gli avvoltoi! Quassù non giunge nessun suono, se non il ripido scorrere del Saure”.
34. Vidiadhar Surajprasad Naipul, Un’area di tenebra – “Restava solo un viaggio, e me ne era passata la voglia. L’India su di me non aveva operato la sua magia. Rimaneva la terra della mia infanzia, una zona oscura; come i passi himalayani…”
35. Jack London, La strada – Il libro contiene i racconti giovanili dello scrittore, quando percorreva l’America a bordo di treni, come un clandestino. Un diario romanzato “on the road”.
36. Jonathan Safran Foer, Ogni cosa è illuminata – “Ho riflettuto molte volte sulla nostra rigida ricerca. Mi ha dimostrato che ogni cosa è illuminata dalla luce del passato. E’ sempre al nostro lato, all’interno, che guarda fuori. Come dici tu, alla rovescia. Jonfen, in questo modo, io sarò sempre al lato della tua vita.
E tu sarai sempre al lato della mia”.
Nazione attraversata: Ucraina
37. Aher Arop Bol, Il ragazzo perduto – “A cinque anni Aher ha già affrontato fame, sete e malattie. Ha già visto la morte da vicino, e camminato per giorni e giorni. Eppure il suo viaggio – seimila chilometri attraverso il continente africano – deve ancora cominciare”.
37. Aher Arop Bol, Il ragazzo perduto – “A cinque anni Aher ha già affrontato fame, sete e malattie. Ha già visto la morte da vicino, e camminato per giorni e giorni. Eppure il suo viaggio – seimila chilometri attraverso il continente africano – deve ancora cominciare”.
Piemme
38. Paulo Coelho, L’alchimista – “È facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri s'incontrano e i loro sguardi s'incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza”.
38. Paulo Coelho, L’alchimista – “È facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri s'incontrano e i loro sguardi s'incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza”.
Nazione attraversata: Spagna, Marocco
39. Bruce Chatwin, La via dei canti – “Ferire la terra è ferire te stesso, e se altri feriscono la terra, feriscono te. Il paese deve rimanere intatto, com’era al Tempo del Sogno, quando gli Antenati col loro canto crearono il mondo”.
40. Giuseppe Severgnini, Un italiano in America - “La scoperta dell'America - che resta una faccenda complicata, come fu quella originale - non dipende dalle miglia percorse in automobile, o dal numero degli Stati visitati. L'America si scopre attraverso i dettagli. Per trovarli, occorre avere la curiosità del nuovo arrivato e la pazienza di un beachcomber, uno di quei matti che passano al setaccio le spiagge alla ricerca di piccoli oggetti preziosi. La spiaggia è l'America. Il matto sono io. Auguratemi buona fortuna”.
39. Bruce Chatwin, La via dei canti – “Ferire la terra è ferire te stesso, e se altri feriscono la terra, feriscono te. Il paese deve rimanere intatto, com’era al Tempo del Sogno, quando gli Antenati col loro canto crearono il mondo”.
40. Giuseppe Severgnini, Un italiano in America - “La scoperta dell'America - che resta una faccenda complicata, come fu quella originale - non dipende dalle miglia percorse in automobile, o dal numero degli Stati visitati. L'America si scopre attraverso i dettagli. Per trovarli, occorre avere la curiosità del nuovo arrivato e la pazienza di un beachcomber, uno di quei matti che passano al setaccio le spiagge alla ricerca di piccoli oggetti preziosi. La spiaggia è l'America. Il matto sono io. Auguratemi buona fortuna”.
Nazione attraversata: USA
41. Johann Wolfgang von Goethe, Viaggio in Italia – “Molto ho veduto, ma ancor più ho riflettuto: il mondo si svela sempre più, e anche quello che sapevo da tempo, soltanto adesso diviene realmente mio. Quale creatura è l'uomo! Impara presto a sapere, ma tardi a mettere in pratica”.
41. Johann Wolfgang von Goethe, Viaggio in Italia – “Molto ho veduto, ma ancor più ho riflettuto: il mondo si svela sempre più, e anche quello che sapevo da tempo, soltanto adesso diviene realmente mio. Quale creatura è l'uomo! Impara presto a sapere, ma tardi a mettere in pratica”.
Nazione attraversata: Italia
42. Paolo Rumiz, È Oriente – “Sono su un Orient Express che non è un espresso e non è nemmeno Oriente. In Europa l'Oriente non c'è più, l'hanno bombardato a Sarajevo, espulso dal nostro immaginario, poi l'hanno rimpiazzato con un freddo monosillabo astronomico: 'Est'. Ma l'Oriente era un portale che schiudeva mondi nuovi, l'Est è un reticolato che esclude”.
42. Paolo Rumiz, È Oriente – “Sono su un Orient Express che non è un espresso e non è nemmeno Oriente. In Europa l'Oriente non c'è più, l'hanno bombardato a Sarajevo, espulso dal nostro immaginario, poi l'hanno rimpiazzato con un freddo monosillabo astronomico: 'Est'. Ma l'Oriente era un portale che schiudeva mondi nuovi, l'Est è un reticolato che esclude”.
Nazione attraversata: varie
43. Bill Bryson, Una passeggiata nei boschi – “I primi giorni di marcia, in questo genere di viaggi, sono sempre un inferno. Io ero fuori forma in modo indecoroso. Senza speranza. Lo zaino era troppo pesante. Ma davvero troppo. Ero assolutamente impreparato: non mi era mai capitato nulla di così difficile”.
43. Bill Bryson, Una passeggiata nei boschi – “I primi giorni di marcia, in questo genere di viaggi, sono sempre un inferno. Io ero fuori forma in modo indecoroso. Senza speranza. Lo zaino era troppo pesante. Ma davvero troppo. Ero assolutamente impreparato: non mi era mai capitato nulla di così difficile”.
Nazione attraversata: USA
44. José Saramago, Viaggio in Portogallo - Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito”.
44. José Saramago, Viaggio in Portogallo - Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito”.
Nazione attraversata: Portogallo
45. Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni – “Non viaggiava, tracciava semplicemente una circonferenza sul globo terrestre. Era un corpo grave, che percorreva un’orbita e seguiva le leggi della meccanica razionale”.
46. Edmondo De Amicis, Sull’oceano - “Ma il più singolare era che quel viaggio da un emisfero all’altro, il quale avrebbe dovuto persuader tutti della rotondità della terra, forniva invece a molti un argomento in contrario, che li riconfermava nell’incredulità antica, perché ora vedevano finalmente coi propri occhi che tutto era piano”.
47. John Steinbeck, Viaggio con Charley - A un tratto mi fermai accosto al marciapiede, in divieto di sosta, spensi il motore, mi appoggiai allo schienale e scoppiai a ridere, e non mi fermai più... Un poliziotto all'antica, con un bel viso rosso e gelidi occhi azzurri si chinò su di me. "Che succede, amico?" Bevuto?" chiese.
Io dissi: "Agente, ho guidato questo arnese per tutto il paese, montagne, pianure, deserti. E ora che son tornato nella città mia, dove vivo, sono sperso”.
45. Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni – “Non viaggiava, tracciava semplicemente una circonferenza sul globo terrestre. Era un corpo grave, che percorreva un’orbita e seguiva le leggi della meccanica razionale”.
46. Edmondo De Amicis, Sull’oceano - “Ma il più singolare era che quel viaggio da un emisfero all’altro, il quale avrebbe dovuto persuader tutti della rotondità della terra, forniva invece a molti un argomento in contrario, che li riconfermava nell’incredulità antica, perché ora vedevano finalmente coi propri occhi che tutto era piano”.
47. John Steinbeck, Viaggio con Charley - A un tratto mi fermai accosto al marciapiede, in divieto di sosta, spensi il motore, mi appoggiai allo schienale e scoppiai a ridere, e non mi fermai più... Un poliziotto all'antica, con un bel viso rosso e gelidi occhi azzurri si chinò su di me. "Che succede, amico?" Bevuto?" chiese.
Io dissi: "Agente, ho guidato questo arnese per tutto il paese, montagne, pianure, deserti. E ora che son tornato nella città mia, dove vivo, sono sperso”.
Nazione attraversata: USA
48. Eddy Cattaneo, Mondoviaterra – “Nostalgia di casa?" "No." "Ti manca qualcuno?" "No, nessuno." "Stai trovando in questo viaggio quello che sognavi?" "Ho la completa libertà, il mondo come orizzonte. Il sogno si sta avverando”.
49. Mark Twain, Seguendo l’equatore – “L'India ha due milioni di dei e li venera tutti. In fatto di religione, tutte le altre nazioni sono povere; l'India è l'unica milionaria”.
50. Bill Bryson, Una città o l’altra. Viaggi in Europa – “Mi affascinava come gli europei potessero essere tanto uguali tra loro pur rimanendo così eternamente e sorprendentemente diversi”.
48. Eddy Cattaneo, Mondoviaterra – “Nostalgia di casa?" "No." "Ti manca qualcuno?" "No, nessuno." "Stai trovando in questo viaggio quello che sognavi?" "Ho la completa libertà, il mondo come orizzonte. Il sogno si sta avverando”.
49. Mark Twain, Seguendo l’equatore – “L'India ha due milioni di dei e li venera tutti. In fatto di religione, tutte le altre nazioni sono povere; l'India è l'unica milionaria”.
50. Bill Bryson, Una città o l’altra. Viaggi in Europa – “Mi affascinava come gli europei potessero essere tanto uguali tra loro pur rimanendo così eternamente e sorprendentemente diversi”.
Articolo Scritto: Aprile 2016.
Ultima Modifica: Marzo 2020.
Una bella lista! Ne avrei inserito almeno un altro di Theroux (Dark Star Safari), uno di Barry Lopez (sogni artici) e magari Autostop con Buddha di Will Ferguson. Anche Giorgio Bettinelli, Fosco Maraini e Pico Iyer mancano. Ma è una bella lista con molti libri belli, anche non scontati!
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