15 cose da fare a Bolzano
La peculiarità di Bolzano sta nell'essere una città grande e allo stesso tempo a misura d'uomo. Un centro policulturale, dove la mentalità altoatesina e quella italiana si confrontano e convivono. Un ibrido che offre un piacevole soggiorno da condividere - assolutamente - col resto dell'Alto Adige. Nella classifica ho riportato le 15 esperienze da fare qui, alcune estive e altre invernali. Buon divertimento!
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1. Fare i regali di natale. Nel periodo natalizio la città di Bolzano vive all’interno di un’atmosfera unica: come una palla di vetro con la neve finta. A caratterizzarla sono i Mercatini di Natale, che riempiono le vie del centro e la centrale Piazza Walther. Si vende di tutto: dall’oggetto in vetro alla scultura in legno. Dal monile in bigiotteria, all’anello da migliaia di euro. Passando per elementi di arredo, vestiario e cibo. I mercatini, distribuiti all’interno di casotti in legno, vengono affiancati da stand del cibo, dove si vendono piatti fast della tradizione altoatesina. I più famosi sono i Wurst con salse e crauti. Ma la lista è molto ricca.
2. Colazione coi wafer. Gli gnomi più famosi d’Italia parlano tedesco: la Loacker è una delle maggiori aziende della città . Non hanno la sola industria di produzione, ma possiedono anche attività commerciali specializzate nella vendita dei wafer. La più celebre si trova all’angolo di Piazza Walther, di fronte al Duomo di Santa Maria Assunta. Col caffè, o cappuccino che sia, vi verrà offerto un Loacker. Se poi ne vorrete degli altri potrete scegliere fra le tantissime varietà , alcune delle quali novità ancora non commercializzate nel resto della penisola. Una curiosità : i lampadari sono composti da ganci metallici e sostengono piccole confezioni di Loacker. Insomma una colazione diversa dal solito nel segno degli gnomi più famosi d’Italia.
3. Shopping. La Via degli Argentieri, in tedesco Silbergasse, è nota per avere bancarelle e negozi. Assieme alla vicinissima Via dei Portici offre la possibilità di acquistare prodotti di ogni genere, dal vestiario all’alimentare. Di grande interesse la Piazza delle Erbe, i cui mercatini furono citati anche da Goethe nel libro “Viaggio in Italia”.
4. Farsi il bagno nel fieno. Ora so cosa state pensando: in che senso bagno nel fieno? Sì, proprio nel fieno. Si tratta di un trattamento di benessere, molto amato nel capoluogo altoatesino, noto anche col nome di fitobalenoterapia. Nacque dalla pratica contadina del riposarsi nel fieno dopo le dure fatiche giornaliere e serve per rigenerare il corpo dalla stanchezza. La persona viene sistemata per 20 minuti all’interno della vasca di fieno, completamente nuda. Il capo è l’unica parte a restare scoperta. Il trattamento elimina forme infiammatorie, contrasta gli spasmi e le malattie osteoartrosiche.
5. Vedere la mummia più famosa d’Italia. Conosciuta col nome di Ötzi o meglio ancora come “mummia del Similaun”, venne ritrovata nel 1991 nelle Alpi fra l’Alto Adige e l’Austria, perfettamente conservata fra i ghiacciai. L’aspetto è rimasto quasi del tutto immutato e il reperto antropologico è stato portato presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige, in una stanza termica. Oltre alla mummia, il museo espone fossili floreali e faunistici, ricostruzioni storiche ed elementi geologici.
6. Gustarsi lo Spritz altoatesino. Hugo, un nome simpatico per una bevanda. Si tratta di un cocktail alcolico composto da prosecco, sciroppo di fiori di sambuco, acqua gassata e foglie di menta. La sua creazione è recente: nasce soltanto nel 2005. Una curiosità : inizialmente doveva chiamarsi Otto, ma poi venne preferito Hugo.
7. Godersi la città dall’alto. Per vedere al meglio Bolzano non occorre spostarsi lungo le creste della montagna, ma è sufficiente muoversi verso la collina fiancheggiante la città . Qui si può intraprendere la Passeggiata Sant’Osvaldo, semplice e adatta per le famiglie. Un percorso che alterna tratti lineari a tornanti. Inoltre attraversa vigneti a boschi per aprirsi su panorami cittadini. Da qui si può arrivare al Castello di Roncolo o alla Chiesa di Santa Maddalena.
8. Cenare in una locanda storica. A far parte del “Südtiroler Gasthaus” sono 30 esercizi gastronomici storici, dalla storia centenaria. La tradizione è sempre la stessa: prodotti a chilometro zero coltivati nei vicini orti, ricette tipiche ripensate con la critica del presente. L’atmosfera, quella sì, è di altri tempi.
9. Destreggiarsi sulla neve. Andare a Bolzano e non sciare, soprattutto in inverno, è un vero e proprio reato. Nelle vicinanze della città vi sono fra le piste più belle dell’Alto Adige. A completare il quadro è il panorama unico, l’atmosfera altoatesina delle locande e la grande varietà di piste sciistiche.
10. L’azzurro più azzurro. Nei dintorni di Bolzano c’è uno dei laghi più affascinanti d’Italia: il Lago di Carezza. È caratterizzato da un azzurro intensissimo che ben si sposa con il fondale naturale del bosco e delle montagne (la Rosengarten). La visita invernale vi consegnerà un lago ghiacciato e ricoperto di neve. Tuttavia potrete godervi le piste sciistiche. D’estate il quadro naturale sarà migliore.
11. Chiudersi in birreria. Nel centro storico di Bolzano ci sono le migliori birrerie del territorio, alcune delle quali poste l’una al fianco dell’altra. Forsterbrau Bozen, Hopfen & Co, Paulaner Stuben, ma soprattutto la Ca’ de Bezzi, caratterizzata da un edificio medievale affiancato da un’ala contemporanea. Un ottimo modo per chiudere in compagnia una serata.
12. Visitare il Museion. L’architettura è un’opera d’arte e nonostante le sue forme geometriche discostino dal contesto, riesce a essere un elemento arricchente per la città . Le due grandi vetrate concave, disposte a tutta altezza nei lati minori opposti, donano luce alle sale e nelle ore notturne diventano veri e propri fari di luce. La visita comincia dall’ultimo piano e prosegue scendendo. Al primo piano è ricavata una biblioteca con sala studio e ricerche, che contiene molti volumi d’arte. Ma non solo: ci sono spazi dedicati ai bambini per il gioco e l’apprendimento. Uscendo dal Museion ci si può fermare nel locale ricavato al pian terreno: è l’ideale per godersi un aperitivo, magari con vista sul fiume Talvera.
13. Visitare il Castello Roncolo. È situato a pochi chilometri dal centro ed è raggiungibile con le navette gratuite, che si possono prendere direttamente da Piazza Walther. La particolarità del castello sta nel possedere gli affreschi profani meglio conservati dell’arco alpino. Consta di un cortile centrale da cui si viene smistati nelle varie parti del castello: il museo, la locanda, la chiesa e il refettorio. Consiglio la locanda per un banchetto diverso dal solito. Inoltre viene anche utilizzata per feste e concerti.
14. Girovagare fra vigneti. A Bolzano, così come nell’Alto Adige in generale, si hanno alcuni fra i vini più famosi della penisola. Non è difficile incontrare distese di vigneti, eleganti e caratterizzanti il paesaggio. In alcune giornate dell’anno è possibile entrare nelle tenute e passeggiare tra le piante. Si tratta del Bacchus Urbanus, che con una spesa minima offre escursioni e degustazioni.
15. Partecipare alla festa dei fiori. Con l’ingresso della primavera Bolzano si tinge di colori cangianti, grazie alle tante specie floreali che arricchiscono le vie del centro. Due giorni di festa, per brindare alla calda stagione.
COME ARRIVARE A BOLZANO?
[Premessa. Qualsiasi sia il mezzo di trasporto, si passerà in quel corridoio naturale che prende il nome di Brennero. Un rettilineo di 150 km caratterizzato da una doppia cortina di montagne che accompagna il viandante verso il capoluogo. Sulle creste montuose si affacciano i tanti castelli che dominano la valle. Visti di giorno non offrono uno spettacolo indimenticabile, ma al calare del buio solo le uniche cose illuminate del circondario]
In automobile. Il tratto autostradale che collega Verona a Bolzano è nominato Autostrada del Brennero ed è riconosciuta con la sigla A22. Dal capoluogo di provincia veneto si procede verso nord, costeggiando dapprima il Lago di Garda e successivamente oltrepassando le città di Rovereto e Trento prima di entrare in Alto Adige. Si lascia l’autostrada all’uscita Brennero Bolzano Sud e si prosegue sulla SS12. Attenzione alle vie segnalate come ZTL e ai parcheggi non autorizzati.
In treno. Un comodo mezzo di trasporto per arrivare a Bolzano è il treno. Fiancheggia l’autostrada del Brennero, tange l’aeroporto di Bolzano ed entra direttamente nella città . La stazione ferroviaria è a soli cinque minuti a piedi dalla piazza principale, Piazza Walther. È servita da treni regionali e dalla Freccia Bianca. Non c’è l’alta velocità . Inoltre è possibile arrivare a Innsbruck e a Monaco di Baviera.
COSA VEDERE NELLE VICINANZE DI BOLZANO?
Il Sudtirol è una regione che vale la pena girare, interamente. Nei dintorni di Bolzano si possono scoprire le tante vallate isolate, sia nei mesi invernali per sciare, sia nei mesi estivi per rigenerarsi e stare a contatto con la natura. In un precedente articolo parlai di due valli: la valle Sarentino e la Val Gardena. Fra le attrazioni più famose sicuramente il Lago di Resia.
DOVE DORMIRE A BOLZANO
Situato nella centralissima Piazza Walther, l'Hotel Greif di Bolzano è una delle strutture alberghiere più importanti della città . Le sue camere, ricavate in stabili di differenti epoche, offrono una gradevole notte, nel segno della comodità e del lusso. Trovarlo
non è difficile, basta arrivare in Piazza Walther e porsi di spalle al
Duomo. È una struttura storica, capace di restare ancorata alla
tradizione guardando al futuro. Nulla è messo lì per caso e ogni
dettaglio arricchisce l'hotel senza renderlo pesante. Dalla hall si
percepisce la grandezza dello spazio: bancone sulla sinistra, bar/locale
sulla destra (con arredamento di design), e alle spalle delle scale e
dell'ascensore, si apre un corridoio che conduce nella galleria
commerciale. Il design si sposa col naturale: delle piante, che danno un
tocco di colore allo spazio, e nelle mele gialle, che mantengono saldo
il rapporto con la regione. Le trovi distribuite nei corridoi e ne puoi
prendere quante te ne pare, in qualsiasi momento della giornata.
Articolo Scritto: Maggio 2016.
Ultima Modifica: Maggio 2018.
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