Abruzzo, il borgo di Guardiagrele e le Sise delle Monache

Guardiagrele è uno dei comuni più eleganti d’Abruzzo e conserva il suo impianto medievale. Si trova nel chietino sotto le pendici della Majella, a meno di un’ora da Pescara e a circa mezzora dal suo capoluogo. Il suo centro storico è raccolto all’interno di una cinta di case-mura e si distacca dall’espansione cresciuta ai bordi dell’ex strada statale 363. 

Guardiagrele, il Torrione Orsini


Il giro turistico del paese comincia da Porta San Giovanni, un gioiello architettonico caratterizzato da un arco a tutto sesto in mattoncini, distrutto per poi essere ricostruito nel 1841. Immette sull’omonima via che arriva fino al belvedere. È vicina alla duecentesca Chiesa di Santa Chiara e viene spezzata da Via Roma, il Corso cittadino. È qui che si incontra il Museo dell’Artigianato Artistico Abruzzese: ospita opere realizzate nelle rassegne annuali qui tenutesi ed è composto da otto sale divise per materiali e oggettistica. Appena oltre si trovano le pasticcerie Palmerio e Lullo, entrambi famose per il dolce “I Tre Monti” conosciuto anche col nome di “Sise delle Monache”. 

Guardiagrele, lungo Via Roma


Il centro del paese è Piazza Santa Maria Maggiore, dove sorge l’omonima collegiata. È il centro nevralgico del paese e lo si capisce dal fatto che qui si radunano le tante persone per salutarsi, fermandosi su uno dei tanti muretti che compongono il complesso clericale. La collegiata è un esempio di architettura del XII secolo, con due portici ai lati di una facciata turrita con campanile. L’ingresso è posto al lato e immette in uno spazio con un’alta scalinata che, gradualmente, allarga la vista sulla navata unica della chiesa. Al di sotto della chiesa c’è la cripta di San Rocco, accessibile anche dalla strada. È consigliata una visita ai due portici, per vedere gli affreschi de “Il Tabernacolo con la Madonna del Latte” e “Il Sancristoforo”. 

Guardiagrele, la Collegiata


Guardiagrele, portico della Collegiata


Continuando su Via Roma ci si potrà soffermare nella Chiesa di San Nicola di Bari per poi arrivare fino a Largo Garibaldi. È qui che si trova il Torrione degli Orsini, l’ultimo baluardo difensivo progettato dai longobardi. Infine consigliate le visite alla Chiesa di San Francesco d’Assisi, con le reliquie di San Nicola Greco, e la Chiesa della Madonna del Carmine, con la singolare facciata liberty. 

Guardiagrele, Chiesa della Madonna del Carmine



LE SISE DELLE MONACHE, IL DOLCE TIPICO DI GUARDIAGRELE

Le “Sise delle Monache” è un dolce abruzzese, inserito fra i prodotti tipici dal Ministero delle politiche agricole e forestali. La sua produzione è riservata nella sola città di Guardiagrele, a qualche minuto di macchina da Chieti, e viene sfornata dalle pasticcerie di “Palmerio” e “Lullo”. La ricetta è da attribuire a Giuseppe Palmerio, nel lontano 1884. Figlio di un pasticcere, venne mandato a Napoli per perfezionare la sua attitudine al mondo dolciario. Rientrato a Guardiagrele ha dato il via alla produzione della ricetta, ispirata al dolce partenopeo della “Zizza d’a regina”. 

Guardiagrele, ingresso della Pasticceria Palmerio


Il nome ha una sua storia, che abbraccia folklore e letteratura. La prima versione attribuisce al dolce la denominazione “tre colli”, che probabilmente deriva dalla conformazione geologica del paese, formato da tre distinte contrade. La seconda denominazione “Sise delle monache” è ispirata alla credenza popolare che le monache nascondano sotto una involto di stoffa il loro terzo seno. E infine l’ultima denominazione fa nascere la ricetta all’interno di un monastero. Esiste anche una versione secondo cui il poeta Modesto della Porta abbia esclamato: “questi dolci sono bianchi e dritti proprio come le zinne delle monache”. Non sapremo mai l’esatta etimologia del nome, ma ognuno è libero di scegliere la versione da lui preferita. 

Guardiagrele, le Sise delle Monache


Da quali ingredienti è composto il dolce? Da uno strato di Pan di Spagna ripieno di crema e cannella, coperto da una spolverata di zucchero a velo. Il locale ha l’arredamento di un tempo e i macchinari che una volta venivano utilizzati per la lavorazione degli ingredienti, sono stati esposti come pezzi da museo.


COME ARRIVARE A GUARDIAGRELE

Dall’Autostrada A14 uscire a Pescara Ovest/Chieti e immettersi sull’Asse Attrezzato in direzione Chieti. Da lì SS81 in direzione Guardiagrele. In alternativa, lungo lo stesso tratto autostradale, uscire a Val di Sangro, prendere la SS652 e continuare sulla SS81 in direzione Guardiagrele.


COSA VEDERE NELLE VICINANZE DI GUARDIAGRELE

Il comune di Guardiagrele si trova in uno degli angoli più belli d’Abruzzo. Da qui partono alcune escursioni interessanti, da fare nelle stagioni più calde. La più famosa è quella che porta alla Cascata di San Giovanni. Di grande interesse il Parco Avventura Majella, in cui destreggiarsi su percorsi a cinque metri di altezza, con installazioni sugli alberi. Infine è consigliata un’escursione a Pennapiedimonte e al Blockhaus.


Scritto: Aprile 2014
Ultima Modifica: Gennaio 2018

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