Liegi, 12 cose da fare nella città ardente
Ribattezzata la "Città Ardente", per un incendio che la distrusse, Liegi è fra le città più interessanti e particolari del Belgio. Così autentica dal permettere di vivere qui delle esperienze differenti. Ma quali sono le 12 cose da fare nella città ardente?
1. Sfidare gli scalini. La scalinata di Bueren, a pochi metri dalla centralissima Piazza St Lambert, possiede un record europeo: è la scalinata più alta senza pianerottoli intermedi. Conta 374 scalini di fila, che attraversano conducono alla cittadella e permettono di osservare al meglio la città. Attenzione: potrebbe essere pericoloso, soprattutto per chi soffre di cuore. Il mio record? Salita e discesa in 12 minuti. Non consiglio di batterlo.
1. Sfidare gli scalini. La scalinata di Bueren, a pochi metri dalla centralissima Piazza St Lambert, possiede un record europeo: è la scalinata più alta senza pianerottoli intermedi. Conta 374 scalini di fila, che attraversano conducono alla cittadella e permettono di osservare al meglio la città. Attenzione: potrebbe essere pericoloso, soprattutto per chi soffre di cuore. Il mio record? Salita e discesa in 12 minuti. Non consiglio di batterlo.
2. Restare abbagliati dalla “Cattedrale della Luce”. La nuova stazione di Liegi Guillemins è firmata dall’architetto Santiago Calatrava. La sua geometria, caratterizzata dall’uso di acciaio e di ampie vetrate, fa sì che lo spazio assuma un’illuminazione naturale perfetta. Scendendo dal treno si rimane affascinati dall’impatto visivo.
3. Vedere una delle sette meraviglie del Belgio. Nella Chiesa di San Bartolomeo è ospitato un fonte battesimale realizzato con la tecnica della cera perduta. La qualità dell’opera ha fatto sì che fosse considerata una delle sette opere più importanti dell’intero Belgio. Prezzo per la visita: 2€.
4. Scendere in miniera. La miniera di Blegny è una fra le miniere meglio conservate del Belgio. La possibilità è quella di scendere nei vecchi cunicoli scavati sotto terra. Se siete caustrofobici, meglio evitare.
5. Farsi una foto col maestro del giallo. In un angolo di Piazza St Lambert, si trova una panchina con una statua al fianco. Rappresenta il celebre scrittore Simenon. È posizionata nel punto nevralgico della sua vita: a pochi metri dalla casa natale, dalla sede della redazione per la quale lavorava e dal commissariato di polizia dalla quale prendeva informazioni.
6. Visitare le tante chiese. La città di Liegi era denominata la Gerusalemme del nord, per via delle tantissime chiese fatte costruire durante il governo del vescovo. Quasi tutte sono ancora oggi visitabili. Meno una, la più famosa, la vecchia cattedrale: venne distrutta a seguito dei moti rivoluzionari di fine settecento. Restano visibili le sole fondamenta.
7. Vedere la scalinata illuminata. La notturna sui colli della cittadella si svolge il primo sabato di ottobre sulla scalinata di Bueren. L’evento viene accompagnato da spettacoli correlati, quali animazioni musicali e teatranti in strada.
8. Mettersi un pile fuori dal pub. La città di Liegi possiede temperature proibitive per gran parte dell’anno. I pub, che offrono posti all’esterno, non hanno investito su funghi o stufe riscaldatrici, bensì su copertine in pile. Le si trovano in tutte le sedie e permettono una piacevole birra anche alle basse temperature.
9. Assistere a uno spettacolo nell’Opera. L’Opera di Liegi è una delle più famose d’Europa. È stata recentemente ristrutturata e vanta spettacoli di qualità.
10. Cercare simboli massonici nella città. Liegi ha da sempre
avuto un fortissimo legame con la massoneria. Negli edifici cittadini si
possono trovare elementi tipici della massoneria, come la piramide con
l’occhio.
11. Frugare fra le cianfrusaglie nel mercatino di Saint-Pholien. Da molti anni, il venerdì di Liegi ha questo appuntamento. Comincia alle 7:00 del mattino, per terminare alle 12:00. Si svolge nel Boulevard de la Costitution, Outremeuse (Oltre Mosa).
12. Cenare al ristorante “Le Thème”. Consiglio di cenare in questo ristorante. È situato in uno stretto vicolo di Liegi e ha come caratteristica quella di mutare il proprio aspetto a seconda di un tema scelto. Il giorno in cui sono andato, il locale riprendeva lo stile di “Alice nel paese delle meraviglie”.
Articolo scritto: Maggio 2015.
Ultima modifica: Febbraio 2020.
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