Tour della Puglia: la Valle d′Itria e Polignano a Mare in 7 giorni

Negli ultimi anni la Puglia si è ritagliata un ruolo di assoluta protagonista nel turismo italiano. Non solo Salento, ma anche la Valle d'Itria è diventata una delle mete più amate. In questo tour di 7 giorni vi porto alla scoperta di un angolo particolarissimo della nostra penisola, con un arrivo eccezionale: Polignano a Mare.
Valle d'Itria, Alberobello
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La particolarità della Puglia è quella di avere un paesaggio che muta km dopo km. Probabilmente per via della sua forma, lunga e slanciata, che va dalla provincia di Foggia fino a quella di Lecce. Quando pensiamo a questa regione tendiamo ad associarla alle sue costruzioni tipiche: i trulli. Essi si concentrano prevalentemente nella parte sud della Puglia, in quella terra chiamata Valle d'Itria. un angolo in cui riscoprire il fascino delle campagne, coltivate a uliveti e vigneti, dove le masserie sorgono isolate dal contesto, lontane dai grandi centri abitati. Centri abitati simili fra loro, colorati di bianco, omogenei. Un viaggio piacevole, adatto a ogni forma di target, per vivere 7 giorni di sole, di spensieratezza, di buon cibo.


Giorno 1
PUTIGNANO E LE GROTTE DI CASTELLANA


Il tour della Valle d’Itria comincia da una località famosa per il suo carnevale: Putignano. Il centro storico è un gioiello urbanistico, con una strada principale (chiancata) a collegare quelli che erano i due accessi principali del paese e la Piazza del Plebiscito a rappresentare il cuore pulsante, l’ombelico di Putignano. Il resto è un dedalo di piccoli vicoli, con i loro stretti passaggi, gli archi di collegamento e le corti dentro i palazzi baronali. Da Putignano è consigliabile una visita alla località di Castellana, per visitare le omonime grotte. Sono fra le attrazioni speleologiche più importanti d’Italia e vennero scoperte – interamente – solo nel 1938. Sono carsiche e si estendono per 3 km, con un ingresso naturale a voragine, denominato la Grave. Al loro interno si troveranno stalattiti di ogni forma e dimensione, fra cui quelle eccentriche: il loro andamento non è verticale, ma dinamico, con tratti orizzontali che sfidano la gravità. 
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Giorno 2
ALBEROBELLO E LOCOROTONDO


Quando pensiamo a quelle particolari costruzioni dal nome di “trulli”, tendiamo ad associarli a una località pugliese in particolare: Alberobello. In realtà queste costruzioni sono diffuse in tutta la Valle d’Itria e si rincorrono continuamente nel paesaggio, da quello cittadino fino al rurale. Ad Alberobello, però, c’è una maggiore concentrazione degli stessi, in una porzione della città che l’ha resa un punto di riferimento per il turismo in Puglia. Forse un po’ troppo turistica, con la difficoltà nel parcheggiare, nel muoversi fra gli stessi, nell’entrare senza impattare con oggetti artigianali esposti. Le migliaia di persone si concentrano fra le poche vie, affollando queste costruzioni dalla pianta circolare e dal tetto conico. Ma perché i trulli si concentrarono ad Alberobello? 
Valle d'Itria, Alberobello


Tutto è da far risalire al 1481, alla Pragmatica di Baronibus. Era un editto che prevedeva una tassazione per ogni nuovo centro abitato. I conti di Conversano Acquaviva, al tempo proprietari di questo territorio, imposero ai contadini la costruzione di edifici a secco, privi di malta, in modo da poter considerare le loro costruzioni come provvisorie, esentandole dalle tasse. Essi rimasero in eterno e divennero un simbolo per la valle. La maggior parte si concentra in una determinata area, ospitante le costruzioni più famose del genere. Fra questi il Trullo Sovrano è il più grande, tanto da ospitare manifestazioni musicali. C’è poi la Chiesa a trullo Parrocchia di Sant'Antonio da Padova, costruita durante lo scorso secolo, con una pianta a croce greca e la particolarità di essere sovrastata da strutture che riprendono la forma dei trulli. Alcuni trulli sono trasformati in museo, altri in attività commerciali dove acquistare oggetti d’artigianato ma anche prodotti turistici. 
Valle d'Itria, Locorotondo


La seconda tappa è Locorotondo, un paese che prende il nome dal suo assetto urbanistico. Un nome cambiato più volte nel corso del tempo, dall’800 rimasto tale. Locorotondo identifica un paese formato da tante file di abitazioni disposte a semicerchio, a formare, per l’appunto, un luogo rotondo. Al pari degli altri paesi precedentemente raccontati, è reso ancor più affascinante dal bianco delle sue vie. Vie eleganti, impreziosite da quell’arredo urbano spontaneo (creato dalla popolazione stessa) in cui fiori colorati si sposano con cornici che inquadrano dettagli del muro, dove le biciclette di un tempo vengono messe in risalto assieme a sedute del tutto particolari. Il centro del paese coincide con quella piazza su cui si affaccia la Chiesa di San Giorgio, punto di riferimento per la religione locale. 
Valle d'Itria, Locorotondo



Giorno 3
MARTINA FRANCA


Lungo le strade di campagna della Valle d’Itria ci si innamorerà di un paesaggio del tutto particolare, fatto di campi pianeggianti recintati da muretti bassi, in cui uliveti e vigneti scandiranno lo spazio. Poco prima di entrare a Martina Franca sarà questo lo scenario. Per il resto la città si presenta come un comune molto più grande rispetto agli altri, in cui il barocco ha espresso uno degli esempi più significativi nel panorama artistico italiano. Ecco perché in un tour cittadino sarà necessario muoversi con la testa all’insù, alla ricerca di targhe e iscrizioni che indicheranno chiese e palazzi costruiti in quell’età d’oro. L’ordine sarà sempre lo stesso: perdersi quanto più possibile in questa città, lasciandosi trasportare dalla sola atmosfera del luogo.


Giorno 4
CISTERNINO


Cisternino è una sorpresa continua e ti emoziona e colpisce per la sua semplicità. Per la sua identità, assai lontana dal mondo turistico concentrato verso la costa. Sorge al di sopra di un’altura ed è formata da abitazioni tipiche pugliesi, eleganti palazzi baronali, costruzioni sorte dall’assemblaggio di forme. Il tutto rigorosamente bianco. La luce delle sue strade rende questo paese vivo.
Il tour di Cisternino comincia da Via San Quirico, in cui consiglio di parcheggiare la propria macchina. Si accederà al paese passando al fianco della torre normanno sveva e immettendosi su Via Basiliani. Si incontrerà dapprima la Chiesa di San Nicola di Patara, quindi Piazza Vittorio Emanuele, con la Torre dell’Orologio a svettare. Questo è il centro di Cisternino e colpisce come uno spazio così piccolo, chiuso alle automobili, rappresenti il cuore aggregativo di questa città. Al suo interno si svolgono rassegne ed eventi. Prendendola come riferimento, consiglio di girare il paese senza una precisa meta, quasi con la volontà di perdersi: si scopriranno degli angoli interessanti. 
Valle d'Itria, Cisternino



Giorno 5
OSTUNI


Il soprannome di questo paese ci dà l’esatta immagine di come possa essere: “la città bianca”. Già, perché le abitazioni di questo paese, situato nella parte più settentrionale della provincia brindisina, è quello di avere le abitazioni colorate di bianco. Un fattore storico, da far risalire a secoli fa. Questo dettaglio è oggi uno dei punti di forza di Ostuni e il bianco dell’insieme tende da una parte a far risaltare la luce, dall’altra a mettere in risalto quegli elementi colorati presenti nelle vie. Si trova nelle vicinanze del mare, più precisamente a 8 km dalla costa adriatica. In quel intermezzo si alternano uliveti, vigneti e le tipiche masserie, alcune delle quali con forme geometriche tipiche della Puglia. Ostuni è una città gioiello, centrale nella rivoluzione turistica della regione, avvenuta oramai 20 anni fa. 
Valle d'Itria, Ostuni


Per visitare Ostuni si dovrà necessariamente parcheggiare in una delle tante aree di sosta posizionate all’infuori del centro storico, onde incappare in zone a traffico limitato. Si risalirà verso il centro, concentrandosi sulla parte storica della città. Qui, come nel caso di Cisternino, consiglio di perdersi fra vicoli e vicoletti, senza una precisa meta. La prima attrazione assolutamente da vedere è la Basilica Minore, nota anche come Concattedrale. Ha una facciata molto particolare, tripartita e con gioco di figure concave e convesse. Poco distante la Chiesa di San Vito Martire, dallo stile barocco. Di notevole fattura i tanti palazzi, che si alterneranno ad altre costruzioni, con piccoli passaggi a galleria e archi di collegamento. All’interno dei vicoli si respirerà la tipica atmosfera pugliese: dove tutto sembra più lento, più affascinante. 
Valle d'Itria, Ostuni



Giorno 6
FASANO E MONOPOLI


La località di Fasano viene associata al suo zoo safari. Si tratta di una grande area attrezzata in cui entrare, necessariamente, con la propria macchina. Gli animali entreranno a stretto contatto con i turisti, muovendosi fra le stesse macchine alla ricerca di attenzione e in alcuni casi di cibo. Appena dopo Fasano si trova la città di Monopoli, uno dei paesi più belli dell’intera Puglia. Ha un caratteristico centro storico, di origine alto medievale, sorto su quelle che erano delle costruzioni messapiche risalenti a secoli prima. Viene nominata la città delle cento contrade e oltre a possedere un numero così elevato di contrade, ne ha uno altrettanto elevato di chiese. Suggestivo il rapporto con il Mare Adriatico. 
Valle d'Itria, Monopoli
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Giorno 7
POLIGNANO A MARE


Il tour della Valle d’Itria e dei borghi bianchi della Puglia termina con un gioiello della provincia di Bari. Il paese che più di tutti sta riscuotendo successo in questi anni, che ha saputo sfruttare le nuove forme di comunicazione per coinvolgere un turismo di massa. È Polignano a Mare. La città che diede i natali a Modugno, oggi ricordato con una statua sul lungomare, in cui il rapporto con l’acqua è una costante, indissolubile. A differenza degli altri borghi precedentemente citati, esso ha un qualcosa in più: l’affaccio sul mare. Le architetture spontanee e gli intonaci bianchi sono gli stessi e a essi vanno aggiunte quelle forme spontanee di coinvolgimento, pensate e realizzate dai locali, come scritte sui muri, oggetti che assumono una nuova identità se lasciati nelle strade e tanto altro ancora. Persino il primo modello di una Vespa bianca sembra far parte di quel paesaggio statico. 
Polignano a Mare


Se da una parte il centro storico incanta ed emoziona, dall’altra il mare pensa a fare il resto. Come nel caso della spiaggia Lama Monachile / Cala Porto, ossia quella rientranza che disegna un paesaggio unico nel suo genere. Questo tratto è reso ancor più scenografico della presenza delle tante abitazioni costruite a picco sullo strapiombo, in cui i turisti affittano camere per i loro soggiorni. La spiaggia è balneabile e vi si accede discendendo una via lastricata che arriva al di sotto del grande ponte: lo stesso da cui scattare le fotografie da cartolina di Polignano a Mare. Dall’altra parte il mare continua a essere protagonista. Questa volta all’interno della Grotta Palazzese, in cui si trova uno dei ristoranti più belli al mondo. Esso è ricavato dentro una grotta e consente di vivere un momento altamente scenografico. Prezzi molto alti. 
Polignano a Mare
COME ARRIVARE IN VALLE D'ITRIA
Scendendo lungo l'Autostrada Adriatica A14, si dovrà uscire a Bari e da lì prendere le SS100 e SS172. Dalla Calabria E90 fino a Taranto e quindi SS172. Dalla Campania si potrà scegliere se proseguire per Canosa di Puglia, e da lì per Bari, oppure passare da Potenza, Matera e quindi Taranto.
COME MUOVERSI IN VALLE D'ITRIA
Il modo più consigliato per questo tour nella Valle d'Itria è quello di farlo in automobile. Ci si guadagnerà in flessibilità e in tempi di percorrenza e si avrà il modo di attraversare anche le campagne, molto interessanti da un punto di vista paesaggistico. Da non escludere i mezzi lenti come la bicicletta: ma attenzione alle strade e al caldo.
Valle d'Itria, Ostuni

COSA VEDERE NELLE VICINANZE
Il tour della Valle d'Itria richiederà, già di per se, diverse giornate di visita. Tuttavia ci sono delle possibili alternative consigliate lungo il percorso. Di grande interesse l'intero Salento, che comincia dalla provincia di Brindisi. Al fianco della Valle d'Itria si apre la Murgia, che raggiunge la sua area più famosa con la provincia di Matera, in Basilicata.  
Valle d'Itria, Alberobello

Articolo Scritto: Agosto 2018.
Ultima Modifica: Aprile 2020.

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