Trekking nelle Gole di Celano: uno dei percorsi più belli d′Abruzzo

Le Gole di Celano sono considerate uno dei luoghi naturali più belli e interessanti non solo d'Italia, ma anche d'Europa. Disegnano un paesaggio fatto di stretti passaggi fra alte pareti di montagna. Il tutto è visitabile in un trekking di poche ore.
 


La natura è l’unica in grado di plasmare delle opere perfette, figlie del tempo e della casualità. Le Gole di Celano nascono per puro caso, dalla lenta erosione delle acque che ha portato a un logorio nel tempo. Un paesaggio affascinante, meta di appassionati di trekking e attività outdoor. Ma anche delle famiglie, che qui si radunano nei weekend dei mesi più caldi. Le gole sono fra le più suggestive d’Europa e oggi rappresentano una realtà nel patrimonio naturale d’Abruzzo. Il tutto ha inizio poco prima di Celano, laddove una stradina conduce a un grande parcheggio. 
 


Dal parcheggio si entra nel boschetto, dove si incontreranno i primi cartelli illustrativi indicanti le Gole. Questo tratto di bosco dura pochi minuti e termina in una grande radura. È qui che si inizieranno a vedere i due blocchi della montagna separati fra loro. Ma l’immagine più famosa e spettacolare delle gole è ancora lontana. Bisognerà prestare attenzione al bivio nella radura: il sentiero sulla destra (forse più marcato) porta in un punto cieco. Quello di sinistra consente di continuare sulla via giusta. Da questo momento, fino all’arrivo nelle gole, si attraverserà un tratto di faggeta, per circa un’oretta. Nel bosco, assieme alla ricca e fitta vegetazione, si incroceranno diversi vespai a terra, riconoscibili dal forte ronzio: sarà fondamentale schivare questi insetti, passando alla larga. Attenzione soprattutto se avete con voi dei cani. 
 


Terminato il tratto di bosco comincia quello delle gole. Dal sentiero sterrato ci si ritroverà su una strada fatta di piccole pietre su cui, nei mesi di piena, scorre il torrente. Da qui le pareti si restringeranno arrivando anche a una luce di 3 metri. Il tratto è spettacolare fin dall’inizio, con passaggi sulle rocce e altri all’interno di gallerie naturali, createsi con la caduta di blocchi di roccia. A un’ora e mezzo di marcia si entra nel tratto più spettacolare, quello che rende le Gole di Celano uniche nel loro genere, soprattutto nel centro sud Italia. Così particolari da essere paragonate a una Petra, o a una di quelle ambientazioni tipiche di Indiana Jones. 
 


La parte più bella del percorso comincia da un restringimento delle pareti rocciose, sempre più alte e irregolari. La luce a malapena filtra, creando un gioco continuo di ombre e di profondità. Anche la temperatura a tratti scende, soprattutto nei punti molto ombreggiati. Se inizialmente c’è un allargamento della parete di destra, come se la stessa fosse stata scavata e levigata, successivamente si giunge nel punto più fotografato, in cui un grande letto di blocchi rocciosi è inquadrato fra le due pareti della montagna, alte fino a 150 di metri con una larghezza di 10. Camminando su queste rocce, cercando di non inciampare, ti fa sentire piccolo rispetto alla natura. Se questa parte è angusta e impervia, nel tratto successivo il percorso diviene più semplice. 
 


Proseguendo oltre si potrà arrivare fino alla Fonte degli Innamorati, a 1029 m, oppure nella Val d’Arano. La cosa più interessante è la presenza delle tante specie animali: uno su tutti l’orso marsicano. Alzando lo sguardo al cielo si potrebbero incontrare anche aquile reali, falchi pellegrini, rondini montane e gufi reali. Il sentiero delle Gole di Celano termina nel comune di Ovindoli
 



DATI UTILI SULLE GOLE DI CELANO

Tempi di percorrenza: 3:30 ore l’intero percorso, 1:30 per arrivare nel punto più suggestivo.
Difficoltà: E+.
Segnaletica: sentiero giallo-rosso.


COME ARRIVARE ALLE GOLE DI CELANO

Per raggiungere le Gole si dovranno seguire le indicazioni per Celano. Dall’omonima uscita autostradale, Aielli-Celano, ci si ritroverà lungo la superstrada SR5. Alla rotatoria si svolterà a destra, sulla SS5, risalendo verso il paese. Si procederà per un km circa e al primo grande curvone si dovrà fare attenzione a ritrovare l’indicazione per il ristorante “Le Foci”. Si trova appena oltre il curvone, sulla destra. Si entrerà sulla stradina, stretta e a tratti dissestata. Si oltrepasserà il ristorante, continuando fino alla fine della strada. La marcia si concluderà in un grande parcheggio brecciato: sarà questo il punto di inizio dell’escursione. Nel parcheggio possono sostare, contemporaneamente, una trentina di automobili: dettaglio ideale per chi vuole organizzare una comitiva per l’escursione. 
 
 


COSA VEDERE NELLE VICINANZE DELLE GOLE DI CELANO

Il comune di Celano merita una visita. Il suo centro storico è molto elegante e gode di affacci suggestivi sulla Piana del Fucino. Il punto di riferimento è sicuramente il Castello Piccolomini: con la sua imponente molte domina il circondario. Il paese può essere osservato da un punto panoramico, situato a cinque minuti di macchina dal centro. È una strada molto irta (in automobile quasi tutto in prima), ma vale la pena vedere un panorama su Celano, Avezzano e Casalmartino. 
 


Nella vicina Avezzano si potranno visitare i Cunicoli di Claudio, ossia quei grandi canali utilizzati per prosciugare il Fucino. Sempre lì è consigliata una passeggiata nella città romana di Alba Fucens, oggi il sito archeologico più importante d’Abruzzo.


CONSIGLI

Informarsi sull’apertura delle gole. A seguito degli eventi sismici, che hanno colpito l’Abruzzo negli ultimi 10 anni, le Gole di Celano sono state parzialmente chiuse per alcuni periodi di tempo. Il rischio è quello di ritrovarsi in punti esposti, dove grandi blocchi lapidei potrebbero staccarsi dalla parete. È fondamentale informarsi con largo anticipo.

Abbigliamento e scarpe adatte. Camminare su grandi blocchi rocciosi potrebbe risultare difficile e scomodo, soprattutto se non si possiede il giusto abbigliamento. I pantaloni devono essere quanto più comodi possibile, preferibilmente quelli da escursione. La stessa cosa vale per le scarpe da trekking: riducono il rischio di cadute e di infortuni e inoltre aumentano la stabilità.

Un caschetto? Perché no! I caschetti da cantiere sono perfetti. Possono proteggere la testa da eventuali elementi lapidei. Certo, sia chiaro: se si stacca un intero blocco non c’è precauzione che tenga. Tuttavia anche la più piccola pietra, staccatasi da un’altezza di 50 metri, potrebbe farvi molto male. Meglio prevenire.


Articolo Scritto: Settembre 2018.
Ultima Modifica: Settembre 2018.

1 commento:

  1. Consiglio anche una visita al mio paese, Aielli, con i nuovi murales originati dall'iniziativa Borgo Universo e disseminati lungo le strade del borgo antico (e non solo).
    Un articolo sul tema: http://www.famedisud.it/fontamara-il-capolavoro-di-silone-trascritto-integralmente-su-un-muro-di-aielli/

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