D′amore e Baccalà: scoprire Lisbona con il libro di Alessio Romano


D'Amore e Baccalà è l'ultimo libro dello scrittore Alessio Romano. Un viaggio alla scoperta di una Lisbona autentica: fatta di luoghi e personaggi che l'hanno resa famosa. A far da cornice alla storia c'è il buon cibo: baccalà in primis, non a caso il piatto tipico della città.




Cose da fare:



28) Girare Lisbona alla ricerca dei luoghi raccontati da Alessio Romano.

Tutti amiamo le liste, soprattutto se ci mettono in bella vista gli obiettivi da raggiungere. Ma ho una confessione da farvi: non ho una To Do List e il punto n°28, in alto riportato, è una singola riga appuntata su un foglio volante. Non esiste un punto n°1, tantomeno un punto 27. Se ho deciso di assegnare quel numero alla frase è perché i due vanno letti assieme. Cosa rappresenta il 28 per la capitale portoghese? Un simbolo, color giallo ocra, invecchiato dal tempo, romantico e malinconico, apprezzato da residenti e turisti.
Un qualcosa da includere in un itinerario della città. O nel caso da cui far cominciare il soggiorno portoghese. Ed è proprio quello che fa Alessio Romano nel suo libro, quando al primo capitolo prende il 28 al volo.

Il n°28 è il tram più importante della città e attraversa alcuni scorci suggestivi di Lisbona. L’autore, che è lo stesso protagonista del libro, afferra la barra metallica esterna della ferraglia e si aggrappa al mezzo in movimento. Un qualcosa che probabilmente è distante dalla nostra cultura: provate voi a fare lo stesso sui tram aerodinamici che corrono nelle nostre grandi città. Il tram n°28 è invece spigoloso, ha punti di aggrappo e soprattutto invecchia bene. La salita ricorda il buon caro Rag. Ugo Fantozzi, quando sale sul bus dopo una estenuante corsa. Ma questa volta la comica non sta nel far cadere dal bus tutti i passeggeri con un effetto "l'uno tira l'altro", ma nel cadere alla prima frenata del tram: così sbatte la testa e perde momentaneamente la memoria.

Si risveglia a casa di Amália Rodrigues, forse la cantante di Fado più famosa del Portogallo. Ma l'autore si ritrova realmente lì, visto che lei è morta da molti anni? È come se quella botta in testa lo avesse trasportato in una dimensione parallela. In un tempo prossimo, quando in città si potevano incontrare quelle celebrità culturali che hanno fatto grande Lisbona. Un qualcosa di simile alla pellicola Midnight in Paris, di Woody Allen.
I personaggi tanto amati sono vivi e assumono il ruolo di Virgilio, per guidarlo nella Lisbona più autentica, meno turistica. Si ritrova a dialogare con Fernando Pessoa (a tal proposito visitate il Cafe a Brasileira), Luís de Camões e infine con Antonio Tabucchi, incontrato mentre scendeva dal taxi.

Questa dimensione parallela si alterna con la vita reale. Nel frattempo Alessio, dopo la botta alla testa, si risveglia in una cucina di una tipica tasca portoghese. Qui ha modo di mangiare il Baccalà, il piatto più importante della città. Quello tipico, talmente richiesto da essere cucinato in 365 ristoranti differenti (è una leggenda, probabile, ma è bella riportarla): uno al giorno. Glielo cucina una anziana donna, mentre la cameriera del locale, una certa Beatriz, serve piatti in sala. È quest’ultima a far girare la testa all’autore, ancor più della botta in testa subita con la caduta. Beatriz diviene il punto fermo della città. E per ricercarla lui si ritrova fra le irte della capitale, scoprendo una Lisbona che lo avvolge, sempre più.  

Ne vien fuori un racconto diviso su tre livelli, mescolati fra loro: il primo è quello della Lisbona dei suoi personaggi d'oro; il secondo è la Lisbona di Beatriz; il terzo è la Lisbona vissuta in prima persona dall'autore, con persone reali incontrate nella città. Il tutto viene mescolato alla rinfusa per confondere il lettore senza mai distrarlo dalla fotografia d'insieme incentrata sulla città. In particolar modo sul cibo: presente in quasi tutte le pagine del libro.

Lisbona, il Tram 28
Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/PeterPaulRubens-5780453/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=2543511">Ilse Meister</a> da <a href="https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=2543511">Pixabay</a>



INFORMAZIONI SUL LIBRO
Titolo: "D'Amore e Baccalà"
Autore: Alessio Romano
Editore: EDT
Anno: 2018
Pagine: 176
Data di uscita: 22/03/2018



INFORMAZIONI SULL'AUTORE
Alessio Romano è uno scrittore pescarese, nato nel 1978. Ha studiato lettere moderne a Bologna, tecniche della narrazione presso la Scuola Holden di Torino e infine si è laureato a Roma con una tesi su John Fante. Il suo primo libro è stato "Paradise for all" (Fazi, 2005), seguito da "Solo sigari quando è festa" (Bompiani, 2015), e infine da "Gli Stonati: manifesto letterario per la legalizzazione della cannabis" (Neo Edizioni, 2017). Ha vissuto un periodo a Lisbona, per scrivere il suo ultimo libro "D'Amore e Baccalà" (EDT, 2018).

Articolo Scritto: Ottobre 2018.
Ultima Modifica: Aprile 2020.

Nessun commento:

Powered by Blogger.