La Cracovia di Oskar Schindler: dalla Fabbrica al quartiere ebraico

La città di Cracovia fa da sfondo a una pagina difficile del '900: l'allestimento e il successivo rastrellamento del Ghetto Ebraico. In quegli anni cruenti una figura emerse: quella di Oskar Schindler. Colui che con la sua fabbrica riuscirà a salvare le vite di migliaia di ebrei.


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Cracovia fu una piacevole scoperta. La scelsi come prima tappa del mio Interrail nel centro Europa, trascorrendovi alcune giornate intense. Giornate che correvano veloci, vissute il giorno e la notte, in questa città che vive nei suoi ricordi. Ricordi lontani e recenti, fatti di palazzi classicheggianti e di casermoni sovietici: insieme plasmano un’atmosfera mai satura.

Ma se scelsi Cracovia c’era un motivo: volevo vedere quei luoghi raccontati nel film “Schindler’s List”. D’altronde è stata una delle pellicole più premiate nella storia e ha saputo raccontare i drammi del ghetto ebraico di Cracovia, durante l’occupazione nazista. Oskar Schindler non era originario di questa città e vi restò per pochi anni: tuttavia il suo nome è presente in tutti i tour turistici.

Della sua storia furono scritti il libro “La lista di Schindler”, dell’australiano Thomas Keneally, e la già citata trasposizione cinematografica, ad opera di Steven Spielberg. Quei luoghi, immortalati nel film, sono gli stessi che si possono visitare ancora oggi: a Cracovia.

schidlers list cracovia
Il ciak utilizzato sul set del film


LA STORIA DI OSKAR SCHINDLER

Oskar Schindler nacque in Cecoslovacchia nel 1908. Svolse diversi lavori, senza mai eccellere. Andò in bancarotta, gettandosi nella politica. Entrò nel Partito dei Tedeschi dei Sudeti e fu reclutato dall’Abwehr, il servizio segreto militare del partito nazista tedesco. Divenne una spia. Ma dopo esser stato arrestato dal governo ceco rischiò la condanna a morte. Si salvò con l’annessione tedesca della Cecoslovacchia.

Strinse amicizie influenti fra la Gestapo, arrivando a farsi conoscere nell’ambiente nazista del tempo. Nel frattempo rilevò a un basso costo, dalla comunità ebraica, la fabbrica di utensili per la cucina Rekord, rinominandola Deutsche Emaillewaren-Fabrik. Prese come contabile l’ebreo Itzhak Stern: colui che diverrà, nel tempo, la sua spalla. Assunse una manodopera ebrea a costi molto convenienti e nonostante le leggi razziali naziste, intrattenne affari con la comunità polacca. Gli ebrei provenivano dal ghetto che nel frattempo era stato allestito dalle SS. Durante la guerra la fabbrica costruì solo attrezzatura bellica.

Nel 1942, dopo i rastrellamenti di Cracovia (Liquidazione del Ghetto) e la successiva deportazione nel Campo di Concentramento di Krakow-Plaszow, Schindler restò colpito dal trattamento con cui gli ebrei venivano torturati e uccisi senza alcun fine. Così sfruttò le sue capacità comunicative e divenne amico di Amon Goth, il comandante del campo di concentramento: da lui riuscì a comprare 900 ebrei, portandoli in Cecoslovacchia per farli lavorare in un’altra sua fabbrica. Stilò una lista di nomi: la famosa “Schindler’s List”, salvando quegli ebrei da una sicura morte.

Dopo aver salvato oltre 1000 vite, Schindler attese la fine della guerra e fuggì in Argentina: d’altronde era stato un membro del partito nazista. Tornò in Germania nel 1958 e chiarì la sua situazione durante la guerra. Nel 1967 gli fu riconosciuto il titolo di Giusto fra le Nazioni e per l’occasione piantò un albero nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme. Restò in contatto con molti degli ebrei da lui salvati, prima di morire nel 1974.
 
oskar schindler fabbrica
Cracovia, la Fabbrica di Oskar Schindler
 

VISITARE LA FABBRICA DI OSKAR SCHINDLER A CRACOVIA

La Fabbrica di Oskar Schindler è considerata fra le attrazioni principali di Cracovia tanto da essere inserita in molti tour tematici per la città. Il più delle volte sono tour dedicati alla persecuzione ebraica che partono dal vicino ghetto e si concludono fra le mura della fabbrica. Oltre il fiume Vistola, per la precisione all’indirizzo Lipowa 4. All’interno della Fabbrica è ricavato un museo, ma attenzione: non è dedicato alla figura di Oskar Schindler. Dell’imprenditore sono conservati alcuni cimeli, delle fotografie e la sua scrivania personale. Il resto della collezione racconta gli anni dell’occupazione nazista.

La stessa Fabbrica è stata una dei set del film “Schindler’s List”. Soprattutto l’esterno, caratterizzato dal famoso ingresso in cui ogni mattina entrava la manodopera ebraica. Alcuni oggetti di scena sono conservati nel bar al piano terra, laddove sulle vetrate sono presenti le fotografie degli ebrei di Oskar. Fra questi Itzhak Stern.


Cracovia, la Fabbrica di Oskar Schindler


IL GHETTO EBRAICO DI CRACOVIA

Poco prima dell’occupazione nazista la città di Cracovia contava una comunità di 68000 ebrei, la maggior parte dei quali residenti nel quartiere di Kaziemierz. Ma con le nuove disposizioni centrali, e le leggi razziali, si allestì un nuovo quartiere cittadino da utilizzare come ghetto. Esso era il quartiere di Podgorze. Da qui furono cacciati i 3000 abitanti polacchi per far posto a 15000 ebrei. I restanti ebrei, di quella prima comunità, furono trasferiti fuori città o immediatamente mandati nei campi di concentramento. Il quartiere era piccolo, schiacciato fra la ferrovia e il fiume Vistola. E proprio oltre la linea ferroviaria si trovava la Fabbrica di Schindler.

Lì si consumò una delle pagine più cruente della storia, ossia quella della Liquidazione del Ghetto di Cracovia: tutte gli abitanti ebrei furono cacciati dalle abitazioni e stipati in convogli diretti nei campi di concentramento e sterminio. In quella sola giornata morirono 700 persone, trucidate per le strade: per lo più persone inadatte a lavori nei campi di concentramento, quali anziani, bambini e infermi.

Gran parte delle esecuzioni si svolsero nell’attuale piazza centrale di Podgorze: Plac Bohaterow Getta (“Piazza degli Eroi del Ghetto”). Sulla stessa sono oggi installate 70 sedie per mantenere viva la memoria. Ma perché delle sedie? Per via di una fotografia, in cui si vede una bambina che trasporta la sedia di scuola durante i trasferimenti nel ghetto.

Un ultimo luogo merita una visita. E quel luogo si trova proprio in Plac Bohaterow Getta. All’angolo si può osservare un ex farmacia su cui si può leggere: Apteka Pod Orlem. Apparteneva all’unico abitante non ebreo del ghetto: Tadeusz Pankiewicz. Fu lui che scrisse il libro “Una farmacia del ghetto di Cracovia”. Egli distribuì medicinali fra la popolazione ebrea, rimediò clandestinamente generi alimentari e mise in salvo delle persone, rischiando ogni giorno la vita. Anche a lui, come a Oskar Schindler, fu insignito il titolo di Giusto fra le Nazioni.


Il cimitero ebraico
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CRACOVIA: TUTTO QUELLO CHE BISOGNA VEDERE

Il ghetto ebraico e la Fabbrica di Oskar Schindler sono solo due delle attrazioni che questa città possiede e possono essere inserite all’interno di un percorso giornaliero dedicato alla storia recente della città. Ma ci sono molte altre attrazioni, quasi tutte concentrate in un raggio di pochi chilometri.

1. Il Castello di Cracovia. Denominato Wavel, esso è il monumento più importante della città e forse di tutta la Polonia. Sia perché qui venivano incoronati i sovrani del Regno, poco prima che Varsavia divenisse la capitale, sia perché vi è contenuta la Cappella Reale.

2. La Cattedrale del Wavel. È l’edificio di culto più importante della Polonia. Conserva al suo interno le reliquie del santo patrono e di generazioni di sovrani della Polonia.

3. Il quartiere Kazimierz.
Fino a una trentina di anni fa il quartiere destava in uno stato di degrado tuttavia con il film “Schindler’s List” c’è stato un progressivo recupero. Consigliata la visita al Cimitero Ebraico Antico che fino al XIX venne dismesso. Fu recuperato dopo la seconda guerra mondiale e oggi ospita 700 lapidi ammassate fra loro. Infine qui si trova l’ultima delle 7 sinagoghe rimaste nel quartiere: la Sinagoga Remuh.

4. Il Rynek Glowny.
È il cuore pulsante della parte vecchia di Cracovia: Stare Maisto. Qui si trovano alcuni dei palazzi più importanti della città. Consigliata una sosta alla caffetteria Naworolsky: la stessa in cui sostarono personaggi illustri, fra cui Lenin.

5. La Torre del Municipio. Con i suoi 70 metri sovrasta Cracovia. La parte più interessante nella visita a questo monumento non sta nelle stanze interne, in cui è raccontata la storia locale, ma in quella terrazza superiore in cui si potrà osservare la città dall’alto.

6. La Basilica di Santa Maria. L’impianto originale era duecentesco, tuttavia i restauri successivi hanno stravolto l’impianto architettonico. Colpisce la facciata turrita, con due torri di diversa altezza. Al suo interno è un trionfo di romanico, gotico e barocco. Qui si è ambientata la leggenda dell’Hejnal Mariacki: ricorda il giorno in cui il custode della chiesa fu trafitto da una lancia, mentre suonava le campane per annunciare l’arrivo delle truppe nemiche.

7. La Dama con l’Ermellino. Il capolavoro di Leonardo da Vinci è esposto presso il Museo Czartoryski.

8. Santuario di Skalka. La chiesa è situata presso un argine del fiume Vistola, nelle vicinanze del quartiere ebraico. È meta di pellegrinaggio cristiano in quanto qui venne in visita il papa (di casa) Giovanni Paolo II. Al suo interno sono sepolte alcune celebrità polacche, fra cui il Premio Nobel per la Letteratura Czeslaw Milosz.

9. I Campi di Concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau e Krakow-Plaszow. Auschwitz si trova a 40 km dalla città e non ha bisogno di presentazioni. Scrissi un articolo a riguardo. Del Campo di Concentramento di Plaszow resta ben poco, come la Villa dell’Ufficiale di Caserma. La stessa in cui visse l’ufficiale nazista Amon Goeth: colui che giustiziava gli ebrei sparando dal proprio balcone, con un fucile di precisione.

10. Miniere di Sale. Si trovano a pochi km da Cracovia e sono registrate fra i Patrimoni UNESCO. Constano in 300 km di cunicoli e grotte in cui è presente un lago salato. Ma la protagonista è la Cappella di Santa Kinga in cui tutti gli elementi presenti sono scolpiti nel sale.


Il Castello di Wavel
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COME MUOVERSI A CRACOVIA

Cracovia è una città relativamente piccola. Il suo centro storico lo si può girare a piedi o con un qualsiasi mezzo lento. Solo per i trasferimenti extraurbani sono consigliati i mezzi pubblici.


COME ARRIVARE A CRACOVIA

La città è collegata al resto d’Europa dall’Aeroporto di Cracovia-Balice. Si trova a una ventina di minuti di autobus dalla città ed è ben collegato.


DOVE DORMIRE A CRACOVIA

Nel mio soggiorno a Cracovia alloggiai presso il Freedom Hostel. Venni poi a sapere che il palazzo in cui è ospitato fu utilizzato dalle truppe naziste per compiere torture. Tuttavia i prezzi molto accessibili, e la vicinanza al centro storico, rendono la soluzione ideale.

Cracovia, cortile del Freedom Hostel


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Articolo scritto: Febbraio 2021.
Ultima modifica: Febbraio 2021.

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