Cosa fare a Bruxelles in 2 giorni

Bruxelles è una delle capitali europee più semplici da visitare. È molto piccola e il suo patrimonio artistico e culturale è concentrato in pochi chilometri. Sono sufficienti 2 giorni per visitarla. In questo articolo vi consiglio cosa si può fare a Bruxelles in questi 2 giorni, sfruttandoli al meglio in modo da vedere quanto più possibile.

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Non è la solita capitale, siamo d’accordo, e come scrissi in un precedente articolo, Bruxelles è un ecosistema dove convivono le diverse culture. Dove la ricchezza e la povertà confinano. Dove le patatine fritte ti vengono servite assieme alle cozze. E viceversa. Magari davanti a una birra, con l’elefantino rosa in bella vista.

È difficile raccontarla e potrei sfruttare un aneddoto personale per farvi comprendere al meglio questa realtà: “tornavo nell’appartamento, affittatomi da un uomo di origine italiana, attraversando il portone al fianco del market gestito da un pakistano, di quelli che ti vendono frutta e alcolici senza un orario. Mi apriva la porta un turco mentre dalle scale una donna congolese faticava a trascinare il carrozzino. Dai piani superiori si sentivano aromi di chissà quale pietanza e dalla finestra si vedevano i palazzi in stile europeo, con stucchi sulle finestre e cornici marcapiano: facevano da sfondo alla passeggiata di persone di cultura araba. Come se fossimo in una stravagante via marocchina priva di architetture arabe. E a farmi tornare in Europa bastavano le luci della Stazione Midì di Bruxelles, crocevia per chi visita il Belgio”. Questa è Bruxelles: un condominio dove si incontrano gli abitanti del mondo.

Sembra grande, ma non lo è. E sono sufficienti due giorni per farsi un’idea completa della città. Per osservare i monumenti presenti in tutte le guide turistiche, per vivere un pizzico di quell’atmosfera che la rendono una capitale diversa dalle altre. A partire dal cielo, il più delle volte avente un colore che va dall’azzurro molto chiaro fino alle tante sfumature di grigio. Perché la pioggia non è una novità, e bisogna conviverci. Ma ve lo assicuro: appena vi abituerete non sarà più un fastidio. Perciò, preparate le scarpe più comode che avete, non dimenticate un ombrello o un impermeabile e intraprendete questo tour cittadino di due giorni.


PRIMO GIORNO

Il tour di Bruxelles, in due giorni, inizierà davanti la più importante architettura della città: la Borsa. È simbolo della ricchezza e della finanza del Belgio e non ha nulla da invidiare a cattedrali cittadine – da dividere in cattoliche e protestanti – o a Palazzi Reali. La sua facciata ricorda un tempio e segue lo stile neoclassico al tempo in voga in tutta Europa. La forma non è un caso: doveva rappresentare un Pantheon dell’economica. Correva il 1801, anno in cui fu ordinata la costruzione da Napoleone: non dimentichiamoci che parte del Belgio era sotto il controllo francese. Oggi rappresenta un polo di aggregazione sociale: sulle sue scalinate si radunano giovani di tutto il mondo. Sulla piazza antistante artisti di strada suonano, cantano, danzano, in cerca di spiccioli di euro. Ma soprattutto è andata alla ribalta mondiale per lo spirito pacifista manifestatosi a seguito degli attentati terroristici di Bruxelles: qui si radunò la popolazione, disegnando con gessetti colorati per manifestare la pace.

Alle spalle della Borsa, una via possiede alcune delle vetrine più eleganti della città. È Rue Au Beurre e come un cordone ombelicale collega l’omonima Piazza alla Grand Place, la più famosa della nazione. È il cuore della città e ha un’eleganza difficile da trovare altrove in Bruxelles. Su questo perimetro rettangolare si concentrano l’Hotel de Ville, ossia il municipio cittadino, e la Maison du Roi, in cui è ospitato un interessante museo che propone la storia e la cultura dei reali del Belgio. Una volta ogni due anni la piazza si colora, ospitando migliaia di fiori: è la festa del Flower Carpet.

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Sculture e bassorilievi, posti nella Grand Place, raccontano la storia del territorio. Difficile conoscere tutti i segreti qui nascosti e a tal proposito scrissi un articolo. Uno di questi si trova in un passaggio al fianco dell’Hotel de Ville. Sotto l’arcata si trova un bassorilievo dedicato a Charles Buls, il sindaco di Bruxelles che agli inizi del ‘900 fece tanto per preservare il patrimonio cittadino. A Buls è dedicata quella stessa via che si immette sulla Grand Place e percorrendola si arriverà dapprima nel punto esatto in cui Verlaine sparò a Rimbaud (una targa ricorda il tutto), e successivamente a ridosso di una curiosa statua transennata.

È la statua del Le Manneken Pis, simbolo del Belgio. Curioso come una statuina alta poco più di 60 cm sia divenuta un’attrazione mondiale, che richiama flussi di turisti come se si trattasse di un Colosseo, o di una Torre Eiffel. La sua fama ha costretto il comune di Bruxelles ha inserire delle transenne al fine di evitare atti vandalici. Tuttavia ha preservato al meglio questo monumento, rappresentante un bambino mentre fa la pipì. I belgi lo hanno adottato come un loro simbolo, perché rappresenta la trasgressione. Le Manneken Pis viene vestito in base a una ricorrenza specifica, o a un accadimento storico: l’uomo va nello spazio? Viene vestito da astronauta. È la festa di San Patrizio? Viene vestito da Irish. La Spagna vince il mondiale? Indosserà la casacca delle furie rosse. Gli abiti indossati saranno successivamente catalogati e alcuni di essi posti all’interno della Maison du Roi, in specifiche teche.

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Tornando su Rue du Marché aux Fromages, nei pressi della Grand Place, ci si ritrova a vivere un’atmosfera Bohèmien, in cui locali invadono la strada con i loro tavolini. Non mancano le birrerie, ma la vera attrazione è un’altra: la più piccola casa del Belgio. Si trova sotto un passaggio arcato, è divisa in due livelli e desta in stato di abbandono. Tuttavia gli interni sono visibili grazie a una finestra. Si continua su svoltando a sinistra, su Rue des Eperonniers. All’incrocio con la piazza sarà visibile la Galleria Reale Saint-Hubert, che contiene negozi storici, come cioccolaterie, librerie, ristoranti e negozi di vestiario. Ma anche un cinema. Nei pressi della stessa si troverà un locale molto famoso, soprattutto per il suo nome: A la Mort Subite. È un ristorante che ha l’arredamento tipico dei primi anni del ‘900, in modo da rivivere l’Art Noveau che proprio a Bruxelles nacque.

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Attira l’attenzione del turista una via che spezza la galleria. È Rue des Bouchers, che entra nel cuore del quartiere dell’Ilot Sacré. È la via dei ristoranti più famosi del Belgio, centro della movida della capitale. Chez Leon – famoso per le cozze e forse il più noto di tutto il Belgio -, Le Bourgeois, La Terrassem, Saint Laurent e infine Georgette, un punto di riferimento per chi ama le patatine fritte. Fra di loro si distingue un isolato: quello che ospita il Delirium, una grande birreria che ha come simbolo un elefantino rosa su un fondo azzurro. La birra ha prezzi modesti e i buttafuori saranno lì non tanto per sedare eventuali risse, ma per assicurarsi che nessuno rubi i bicchieri del locale.

Si risale sul Mont des Arts e si arriva nell’omonimo parco. Esso è circondato dalla Biblioteca Nazionale e da altri eleganti edifici. Risale fino al Palazzo Reale, proprio come se si trattasse di un’area sacra (per esempio il Tempio di Palestrina, o il Walhalla). In quest’area si concentra gran parte del patrimonio cittadino. Per esempio la Concattedrale di di San Michele e Santa Gudula, o la Galleria Ravenstein. Arrivati davanti al Palazzo Reale è obbligatoria una visita ai Musei Reali delle Belle Arti del Belgio. Vi sono conservate opere di importanza mondiale, come quelle di Rubens e Van Dyck. Ma soprattutto i dipinti di René Magritte.

Bruxelles, Musei Reali delle Belle Arti del Belgio


La sera, del primo giorno, è consigliata una birra al Moeder Lambic, una delle birrerie più amate di Bruxelles. In alternativa un cocktail nell’Halles de Saint Géry.


IL SECONDO GIORNO

La mattinata si aprirà con una passeggiata lungo Rue de Blaes. Questa via è la spartiacque fra la Bruxelles ricca, e la Bruxelles più popolare. Sulla sinistra, verso il Palazzo di Giustizia (uno dei monumenti più grandi al mondo) sono presenti palazzi più eleganti della borghesia belga. Sulla destra si alternano vie in cui la Street Art ha dato una risposta al disagio sociale. Tuttavia si vive un’atmosfera particolare e a giocare un ruolo di allaccio, di cerniera fra i due “sistemi”, è proprio l’arte: qui si trovano gallerie e negozi di antiquariato, che sfociano nel Mercato delle Pulci del Sablon. Si tiene ogni giorno e vi si espone di tutto. Da non dimenticarsi di fotografare i tanti murales con a tema i personaggi dei fumetti belgi.

Bruxelles, murale


Alle spalle del Palazzo Reale, dopo una piacevole camminata, si trova il Parlamento Europeo. La struttura, contemporanea, è visitabile e consentirà di conoscere al meglio la storia dell’Europa, nata anche grazie al Belgio, uno dei primi sei paesi fondatori e firmatari.

Nel pomeriggio si raggiunge l’Atomium, costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1958 (Expo 1958). È costruito in acciaio e rappresenta i 9 atomi di una cella unitaria di un cristallo di ferro: riferimento agli atomi, al tempo al centro degli studi scientifici. È visitabile e consente di osservare la città da un punto di vista privilegiato. Il centro città è lontano, tuttavia si ha un’interessante prospettiva dell’area in cui è presente.

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In alternativa si potranno visitare le architetture di Victor Horta, la celebrità del panorama artistico belga. Fu lui che negli ultimi anni dell’800, e i primi del ‘900, diede inizio al periodo artistico dell’Art Noveau, che successivamente arriverà in Italia col nome di Liberty. Fra le architetture consigliate ci sono la Casa dello stesso Horta, l’Hotel Tassel, l’Hotel Van Eetvelde, l’Hotel Solvay.


INFORMAZIONI GENERALI SU BRUXELLES

Oltre a essere la capitale del Belgio, Bruxelles viene considerata anche la capitale dell’Unione Europea, per via della presenza della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea. Inoltre è qui presente la NATO. Vi risiede un quarto della popolazione di tutto il Belgio e il territorio appartiene all’omonima Regione. Al suo interno convivono più culture: la maggior parte degli stranieri proviene dal Marocco, per una percentuale dell’oltre il 70%. Non mancano colonie come quella iraniana, turca, italiana e soprattutto congolese, in quanto questa terra africana è stata una delle poche nazioni controllate dal Belgio.

In città si mescolano la cultura fiamminga, dall’Olanda, e quella francofona, dalla Francia. E con loro due differenti religioni: protestante e cattolica. Ne vien fuori una doppia identità, che fa del Belgio una nazione dalle tante sfaccettature.

Il primo nucleo della città sorse tardi rispetto alle altre città europee. Nel VI secolo d.C., quando il vescovo di Cambrai ne ordinò la costruzione per via della posizione strategica fra Bruges e Colonia. Successivamente passò sotto il dominio di Austria, Francia, Spagna e Olanda. Dopo l’indipendenza del Belgio ha vissuto momenti di pace, interrotti solo dalle due guerre e dagli attentati terroristici del 2016.


COME ARRIVARE A BRUXELLES

A Bruxelles ci sono due aeroporti internazionali. Il primo, Bruxelles-Zaventem, è il più importante della città e si trova a 12 km dal centro. Il secondo è Bruxelles-Charleroi e viene collegato al resto d’Europa con voli low-cost (molti della Ryanair). Quest’ultimo è a 45 km dal centro, tuttavia è coperto da un servizio di bus navetta e da taxi privati che portano in città in 30 minuti. Per chi arriverà in treno la stazione principale è Bruxelles Midì, la stessa che permette di raggiungere capitali vicine, come Parigi e Amsterdam. Per chi sceglierà gli autobus, le tratte sono coperte da Flixbus: si fermeranno al fianco della Stazione Centrale.


COME MUOVERSI A BRUXELLES

La capitale è piccola e si gira facilmente a piedi. Per arrivare al Parlamento Europeo, o all’Atomium, è consigliata la linea metropolitana. Un consiglio è quello di acquistare la Brussels Card, in quanto permette trasporti illimitati sulle linee pubbliche. Inoltre consente Musdi entrare in 39 musei, fra cui:

- Maison du Roi
- Musei Reali delle Belle Arti del Belgio
- Casa di Erasmo
- Choco-Story Brussels
- Palazzo delle Belle Arti
- Casa dei Birrai Belgi
- Museo belga della Massoneria
- Casa di René Magritte
- Moof
- Museo delle Scienze Naturali
- Museo del fumetto
- Museo della Moda e del Merletto



COSA VEDERE NELLE VICINANZE DI BRUXELLES

La città di Bruxelles si trova nel centro della Nazione, il che gli consente di essere collegata facilmente con tutte le località del Belgio. I collegamenti sono efficienti e in meno di due ore vi ritroverete fra l’Olanda e la Francia. Fra le località da visitare:

- Waterloo. È la località in cui fu combattuta l’omonima battaglia del 1815, lì dove Napoleone Bonaparte fu sconfitto dall’esercito del Duca di Wellington. Resta visibile la Collina del Leone, innalzata per ricordare l’accaduto. Le antiche abitazioni del villaggio, un tempo fattorie usate dai soldati come accampamenti, sono state trasformate in musei.

- La Hulpe. È molto vicina a Waterloo ed è in aperta campagna. Qui c’è uno dei castelli più belli del Belgio, reso famoso dai due blocchi cilindrici interamente ricoperti dalla vegetazione. Nella stessa località, adatta per chi vuole andare a cavallo, si trova la Fondazione Folon, che ospita il museo dedicato a questo artista belga, scomparso pochi anni fa.

- Liegi. È a un’ora da Bruxelles e la si raggiunge per via ferroviaria. L’approccio con la città è dei migliori: si scenderà nell’imponente stazione progettata da Calatrava, definita come “La Cattedrale di Luce”. A Liegi si resterà affascinati dall’atmosfera cittadina, fatta di una cultura millenaria che abbraccia i romani e i grandi imperatori: Carlo Magno, Carlo V. In questa città si trovano un numero sproporzionato di chiese, ma anche la più lunga scalinata del Belgio, i luoghi dello scrittore Simenon e infine i simboli massonici sparsi.

- Gent. Una fra le città più belle delle Fiandre. Il suo centro è molto caratteristico ed è formato da eleganti palazzi che creano una cortina sul lungo fiume. Assolutamente consigliata una visita al castello, ma anche alle tante chiese e sulla torre.


DOVE DORMIRE A BRUXELLES

Nei miei soggiorni nella capitale belga scelgo lo Sleep Well Hostel. Si trova a cinque minuti dalla Piazza Grande, in quella che è la via commerciale della città. Ha a cinque minuti anche la Stazione Centrale e inoltre è vicina a supermercati e centri commerciali.


CONSIGLI SU BRUXELLES

A seguito degli attentati terroristici degli ultimi anni, Bruxelles è una città comunque sicura, tuttavia è aumentata la presenza dell’esercito in città. Questo fattore potrebbe destare preoccupazioni. Preferite i quartieri centrali, quelli posti nelle immediate vicinanze del centro storico. Evitate di passeggiare nelle ore notturne in quartieri considerati pericolosi.


Scritto: Febbraio 2018.
Ultima Modifica: Aprile 2020.

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