Lo Château de Beloeil: la Versailles del Belgio
Uno dei più bei castelli del mondo si trova in Vallonia, ed è considerato come la Versailles del Belgio. Si tratta dello Château de Beloeil: un luogo monumentale che non ha nulla da invidiare alle altre residenze gentilizie.
Château de Beloeil, vista dal viale di ingresso |
Le grandi speculazioni turistiche hanno fatto sì che i castelli francesi godessero di una fama maggiore rispetto agli altri sparsi nell’Europa Continentale. Quelli della Loira, uniti alla più nota Reggia di Versailles, hanno azzerato la concorrenza, godendo della loro luce riflessa, diventando una tappa fondamentale per gli amanti di questi luoghi. Luoghi che uniscono la geometria alla natura, l’arte all’isolamento, i giochi acquatici alle feste di corte. Il tutto in uno scenario da fiaba: di quelli dove ambienteresti una storia.
I castelli alla francese non si sono concentrati nel solo territorio transalpino, ma anche in quelli che erano territori dominati per millenni, uno su tutti la Vallonia. La regione sud del Belgio, chiaramente francofona nella lingua e nella cultura, vanta castelli di grande pregio, che non hanno nulla da invidiare agli altri più blasonati. Capofila di questi luoghi è uno in particolare: lo Château de Beloeil, meglio noto come “La Versailles del Belgio”.
Si trova a nord-est di Mons, al di fuori delle grandi vie di comunicazione, in un territorio naturale a mezz’ora dalle città di Mons, Tournai e Valenciennes. Sorge a ridosso di un villaggio, per l’appunto Beloeil, composto da piccole abitazioni concentrate nel raggio di un km. Una distanza irrisoria, se paragonata a quella del vasto parco che circonda il castello: primo grande gioiello del luogo. Si entra dal viale principale, con un suo asse che arriva fino alla corte aperta della struttura. È lungo un centinaio di metri e oltrepassa il fossato con l’acqua, oggi non più utile per contrastare le invasioni. Ma prima di descrivere la struttura, è giusto raccontare la storia della famiglia che lo possiede da cinque secoli.
Si trova a nord-est di Mons, al di fuori delle grandi vie di comunicazione, in un territorio naturale a mezz’ora dalle città di Mons, Tournai e Valenciennes. Sorge a ridosso di un villaggio, per l’appunto Beloeil, composto da piccole abitazioni concentrate nel raggio di un km. Una distanza irrisoria, se paragonata a quella del vasto parco che circonda il castello: primo grande gioiello del luogo. Si entra dal viale principale, con un suo asse che arriva fino alla corte aperta della struttura. È lungo un centinaio di metri e oltrepassa il fossato con l’acqua, oggi non più utile per contrastare le invasioni. Ma prima di descrivere la struttura, è giusto raccontare la storia della famiglia che lo possiede da cinque secoli.
Château de Beloeil, la tenuta |
LO CHÂTEAU DE BELOEIL: UN PO’ DI STORIA
La storia del castello è antecedente al 1515, anno in cui Antoine de Ligne avviò i lavori per la geometrizzazione del grande parco. Tutto cominciò nel medioevo, quando sul luogo si trovava una fortezza difensiva. Il giardino venne completato nel settecento e contemporaneamente furono aggiunte le due ali laterali che donarono al complesso una forma a C. Esse vennero risparmiate dal grande incendio del 1900, che costò la perdita di una parte del patrimonio. Tuttavia le parti mancanti furono ripristinate nel 1906.
La famiglia dei Ligne proveniva dall’omonima località, a 8 km a nord-est di Beloil. Avevano grandi amicizie con la famiglia degli Hainaut, con i Re di Francia e Spagna, i Duca di Borgogna, gli Imperatori di Austria, i reali del Belgio.
Parallelamente alla trasformazione del castello in una residenza gentilizia, ci fu un continuo aggiornamento delle raccolte artistiche. Dipinti, sculture, oggetti di arredamento e altri del tutto curiosi: come i capelli di una famosa imperatrice. Ogni salone interno ha un suo stile. È decorato con pitture ricercate e con mobilio proveniente da qualsiasi parte del mondo. Che sia di fattura italiana o giapponese. Cinese o indiana. A contribuire in maniera significativa a questa raccolta fu il feldmaresciallo Charles-Joseph, un letterato e pensatore che si ritaglio uno spazio di prestigio nel mondo della politica. Era molto legato a Caterina II di Russia, ma anche ad altre donne del tempo: un po’ Casanova, un po’ Napoleone III. A lui arrivarono molti regali “reali”, inviatigli dalle sue amanti.
La famiglia dei Ligne è tutt’oggi una famiglia dal sangue blu. I discendenti devono sposarsi con persone nobili e vige ancora la regola del primogenito maschio. Insomma, una delle ultime rimaste a seguire queste tradizioni storiche.
Château de Beloeil, il cortile interno |
LO CHÂTEAU DE BELOEIL: TUTTO QUELLO CHE C’È DA VEDERE
La visita al castello comincia dal cortile centrale a C, con una guida che illustrerà i processi storici e farà notare i dettagli nella facciata. A far compagnia al turista le tante oche, utilizzate per far da guardia alla tenuta: tranquilli, non attaccano. Si entra nell’edificio sulla sinistra e ci si ritrova in una sala caratterizzata dalla presenza di una grande scalinata a forbice: scenografica e monumentale. È impreziosita dalle finestre a tutt’altezza che non solo illuminano l’ambiente facendo rimbalzare la luce sui marmi bianchi, ma consentono di osservare la vasca principale del giardino in tutta la sua grandezza. Prende il nome di Grand Ètang ed è stata riempita con il dirottamento delle acque di un vicino corso. Salendo si trova una prima collezione esposta nelle vetrine, formata da orologi, cimeli e cose molto particolari e a tratti discutibili (fa strano vedere dei capelli di 200 anni conservati in una teca). Questo spazio anticipa la visita alle stanze, collegate l’una con l’altra da passaggi.
Château de Beloeil, una delle sale interne |
Sono molto spaziose e alte: motivazione che le rende fredde e difficili da scaldare. Ecco perché il castello è visitabile nei mesi più caldi. Il rischio di utilizzare un sistema di riscaldamento con stufe è quello di un possibile incendio: già verificatosi. Meglio evitare. E proprio l’incendio modificò l’assetto interno del castello. Alcune stanze furono ricostruite, con dimensioni leggermente ridotte. Lo si può notare dal tappeto della seconda sala, con delle dimensioni maggiori rispetto alla superficie coperta del pavimento. Venne risparmiato dall’incendio, grazie al repentino intervento di chi mise al sicuro i tanti oggetti. A riempire le sale ci sono i mobili collezionati e provenienti da tutto il mondo. Alcuni di fattura artigianale, altri artistica. Intagli nei dettagli. Legni pregiati. Decorazioni esotiche.
Château de Beloeil, il corridoio con i quadri |
Il giro attraversa un corridoio scenografico, con pareti riempite di quadri dei componenti della famiglia dei Ligne. Vanno dal medioevo fino ai giorni nostri, con gli ultimi componenti fotografati e non ritratti. Lo stesso è molto amato dai visitatori: qui, in alcune fotografie, sono stati immortalati i profili di fantasmi. Ma lo si sa: in molti ci crederanno, in altrettanti no. Il bello sta nel mezzo: chi vuole crederci avrà un motivo in più per affascinarsi… o per spaventarsi! Si scende e si entra nella biblioteca. I volumi sono molti, ben 20.000, divisi su due piani soppalcati. Tutto è in legno ed è stato progettato dopo il 1900. Gli stessi libri furono risparmiati dal grande incendio, o meglio: salvati dalle inservienti. Furono loro a caricarsi i tomi nelle gonne piegate a fagotto e a lanciarli fuori dalla finestra, nella neve fresca. In altri casi li fecero scivolare lungo le acque ghiacciate del fossato: come una partita di Curling. Il giro passa per le ultime stanze, alcune delle quali affittabili per feste e banchetti: ma solo se l’attuale principe darà il consenso.
Château de Beloeil, la biblioteca |
Il giro turistico del castello termina dalla sala con la scalinata a forbice. Prosegue all’esterno, nella grande tenuta. Si sale a bordo di un trenino – lento, molto lento – e si attraversano i tanti viali ricavati dalla vegetazione, in cui scoprire angoli incantati che sembrano essere usciti da un manuale di giardini. Le geometrie si uniscono alle prospettive, i giochi d’acqua ai ponticelli. Le statue ai piccoli animali che vivono nel bosco. Tutto molto delicato e monumentale: come una Versailles in miniatura.
Château de Beloeil, il tour col trenino |
DOVE MANGIARE NELLO CHÂTEAU DE BELOEIL
All’interno del castello, per l’esattezza al pian terreno dell’ala di destra, è ricavato un ristorante. Si mangeranno piatti tipici della tradizione belga, bevendo dell’ottima birra artigianale. Lo spazio è molto elegante e si potrà condividere un piacevole momento grazie alle grandi e lunghe tavolate.
COME ARRIVARE A BELOIL
Beloeil si trova nel sud-est del Belgio, a pochi chilometri dal confine con la Francia. Dalla capitale ci vogliono circa 1 ora e 20 minuti in automobile: si procederà dapprima sulla E19, successivamente – svoltando nei pressi di Halle – sulla E429; nel bivio per Ath si continuerà lungo la N56. In alternativa si potrà procedere da Mons, città molto vicina: E42 fino al bivio con la N505. La stessa E42 la si può prendere da Tournai.
COSA VEDERE NEI DINTORNI DI BELOIL
La città più vicina a Beloil è quella di Mons. Una delle più belle ed eleganti della Vallonia, già Capitale Europea della Cultura 2015. Qui si potrà visitare l’elegante centro storico, con i suoi monumenti e le sue attrazioni. Ma soprattutto la casa in cui visse Vincent Van Gogh, durante il periodo del Borinage. Non distante si trova la città di Tournai, con l’elegantissima Cattedrale di Notre Dame, alta 130 metri.
Articolo Scritto: Giugno 2018.
Ultima Modifica: Giugno 2018.
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