Abruzzo, il borgo di Castelli e l′escursione al Fondo della Salsa

Il borgo di Castelli è uno dei più belli d'Italia. È famoso al mondo per la tradizione artigiana delle ceramiche. Nel suo territorio, alle pendici del Gran Sasso, partono alcuni sentieri nella natura, fra cui quello al Fondo della Salsa.

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Il borgo di Castelli



L'ESCURSIONE AL FONDO DELLA SALSA


Non è un'escursione difficile ed è perfetta per una piacevole giornata in natura. Ideale per le famiglie, nel cuore dell'Abruzzo. Soli 4,5 km, con un dislivello di 380 metri, per un totale di circa 2 ore di trekking fra andata e ritorno. Bisogna superare il paese di Castelli, superare il Convento di San Francesco, le frazioni di San Rocco e San Salvatore per ritrovarsi in corrispondenza di Colle Rustico. 

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Il Fondo della Salsa


Il sentiero (n°245) inizia a ridosso della strada, laddove uno spiazzo, distante poco più di una decina di metri, permette la sosta di quattro macchine contemporaneamente. Si entra nel bosco e ci si ritrova subito davanti un’area attrezzata per il pic-nic, con una panca in legno. Il sentiero si dirama e frontalmente, soprattutto in alcuni periodi dell’anno, è un letto di foglie. Si deve proseguire dritto, evitando di andare sulla destra: ci si ritroverebbe a ridosso di un casotto senza poter proseguire oltre. Quasi tutto il percorso è all’interno del bosco e questo aiuterà nel non soffrire il caldo nei mesi più caldi. Al contempo potrebbe rappresentare un pericolo in caso di temporale, per la possibile caduta di fulmini. La durata della marcia è di circa quaranta minuti, in cui si arriverà a ridosso di una parete rocciosa. Voltandosi si potrà vedere il paesaggio sullo sfondo, che guarda a Castelli. Continuando si dovrà guadare un torrente: non è pericoloso, tuttavia bisogna evitare passi falsi per non bagnarsi. Gli ultimi tornanti nella natura e ci si ritroverà sotto la montagna, laddove un ghiacciaio molto spesso trasforma il paesaggio.

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Fondo della Salsa, vista verso Castelli


La prima regola, una volta arrivati al ghiacciaio, che caratterizza il Fondo della Salsa, è quella di evitare di attraversarlo: in alcuni punti è molto sottile e si rischia di ritrovarsi fra le rocce sottostanti, alcune delle quali molto spigolose. Meglio costeggiarlo fin dove si può. Il sentiero termina a ridosso di una pietra, utilizzata come lapide commemorativa. Un po’ come le grandi vette mondiali, in cui le rocce raccontano di scalatori morti per un sogno. Qui sono ricordati uno scalatore ventenne che negli anni ’70 precipitò per scalare il Monte Camicia, o il giovane pilote schiantatosi nel ghiacciaio nel 1994. In entrambi i casi sono visibili le corde utilizzate per la scalata e parte dei rottami dell’aereo

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Fondo della Salsa, il ghiacciaio

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Fondo della Salsa, pietra commemorativa



CASTELLI: IL BORGO DELLE CERAMICHE

Il borgo di Castelli è famoso al mondo per le sue ceramiche. Durante la mia visita al paese c’erano degli autobus organizzati che portavano turisti, tutti armati di denaro per acquistare una ceramica. La maestria degli artigiani è una tradizione antichissima, nel tempo è sopravvissuta, con tecniche e metodi di lavorazione originali. Divennero celebri nel ‘500, quando le maioliche venivano esportate in tutta la penisola, arrivando anche all’estero. Non è un caso che una delle collezioni di maggior rilievo si trovi all’Hermitage di San Pietroburgo: sottolinea come nell’alta borghesia le ceramiche di Castelli fossero apprezzate. Hanno uno stile riconoscibile, con decorazioni dipinte sulla loro superficie. Il più delle volte hanno motivi floreali, ma anche disegni di vedute, di scene religiose e di tanto altro ancora. In paese sono diverse le botteghe in cui acquistare delle ceramiche: il consiglio è di non fermarsi alla sola esposizione ma di vedere anche il processo di realizzazione. 

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Castelli, bottega di ceramiche


Ho avuto la fortuna di entrare in un laboratorio di ceramica: è la Casa d'Arte Ceramica Simonetti, in cui ho avuto modo di vedere tutte le fasi di lavorazione della ceramica. Essa ha una storia che comincia nel 1967, quando il ceramista Giovanni inaugurò il laboratorio. Al suo interno si potranno osservare tutte le tipologie di ceramica di Castelli esistenti. Successivamente sono stato nella ditta Fazzini Pina, ricavata nel vecchio carcere di Castelli. 

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Castelli, ceramiche tipiche

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Castelli, ceramiche tipiche



COSA VEDERE A CASTELLI

Fra le costruzioni più importanti di Castelli c'è la Chiesa di San Donato. Si trova al di fuori del centro storico e Carlo Levi la definì come la "Cappella Sistina della Maiolica". Ed è proprio alzando la testa al soffitto che si possono scorgere 800 mattoni decorati, risalenti alla prima metà del XVII secolo. Di grande importanza la piccola Chiesa di San Rocco, con un tondo decorato con ceramiche in facciata, a sostituire il rosone. Nel borgo bisogna prestare attenzione alle piccole cose qui conservate, come delle ceramiche decorative poste sulle abitazioni e nell'arredo urbano.

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COME ARRIVARE A CASTELLI

In automobile uscita Giulianova – Teramo e Roseto degli Abruzzi, quindi 40 km in direzione Teramo. Dalla A24, autostrada che da Roseto arriva a Roma, l’uscita è Colledara – San Gabriele. Altrimenti la strada pedemontana che collega il versante pescarese, passante per Farindola e Rigopiano. 


Articolo Scritto: Aprile 2019.
Ultima Modifica: Aprile 2019
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