Visitare i luoghi di Raffaello Sanzio

Raffaello Sanzio รจ considerata una delle figure di rilievo nella cultura italiana. A lui si devono alcuni dei grandi capolavori rinascimentali. Nacque a Urbino, ma visse in Umbria, a Firenze e a Roma. Ecco il tour per visitare tutti i suoi luoghi. 
La Scuola di Atene [Foto di Wilkimages, dal sito https://pixabay.com/it/photos/affresco-murale-scuola-di-atene-67667]

Il programma di Storia dell’Architettura, all’interno delle facoltร  italiane, รจ uno dei piรน belli e al contempo complessi da studiare. Proietta lo studente dalle civiltร  classiche fino ai giorni nostri, attraversando correnti artistiche che hanno cambiato il modo di progettare. Fra tutti i grandi nomi ce n’รจ uno a cui รจ dedicato un capitolo corposo, particolarmente grande se si pensa che la sua vita si รจ arrestata prematuramente all’etร  di 37 anni. Sto parlando di Raffaello Sanzio, colui che se ne andรฒ troppo in fretta, facendoci porre quella maledettissima domanda: che ne sarebbe stato dell’architettura se lui avesse vissuto di piรน? Chissร , probabilmente avrebbe potuto cambiare la storia.

A differenza degli altri contemporanei, Raffaello si รจ ritagliato una posizione di grande rispetto, arrivando ad essere molto amato dalle generazioni che lo hanno studiato. Di Leonardo tutti hanno un grande rispetto, per Michelangelo tutti nutrono una profonda ammirazione, per Raffaello si puรฒ parlare di un qualcosa di piรน. Forse perchรฉ le sue opere sono armoniche e trasmettono una grande serenitร . O forse perchรฉ ha vissuto la sua vita in punta di piedi, arrivando alla fama ma senza lasciarsi influenzare dalla stessa. Insomma fu un simbolo di quella generazione di artisti e oggi piรน che mai rappresenta appieno la nostra cultura.

Essendo uno dei miei artisti preferiti, in questi anni sono andato alla ricerca dei luoghi in cui Raffaello Sanzio visse la sua vita. Ho inoltre ricercato le sue opere nei musei europei e alla fine ho deciso di omaggiarlo al meglio con un articolo. In questo mio piccolo viaggio nei luoghi di Raffaello spazierรฒ da Urbino, sua cittร  natale, fino all’Umbria in cui si formรฒ. Arrivando a Firenze e quindi a Roma.


URBINO: LA CASA NATALE DI RAFFAELLO SANZIO

A differenza dei grandi nomi del Rinascimento, Raffaello Sanzio non era toscano bensรฌ marchigiano. Nacque nella cittร  di Urbino nel 1483, in un periodo storico fiorente in cui Federico da Montefeltro si circondรฒ dei maggiori artisti dell’epoca per la costruzione del Palazzo Ducale. Fu figlio di Giovanni Santi, anche lui artista, possessore di una bottega. Apprese l’arte dal padre e frequentรฒ, giร  da bambino, i tanti artisti che arrivavano fin qui.

La cosa bella di Urbino รจ quella di aver mantenuto inalterati i connotati di cittร  medievale. Visitarla oggi รจ un po’ come tornare indietro di 500 anni, quando Raffaello Sanzio girovagava nel saliscendi delle vie. La stessa casa dell’artista si trova nel mezzo di un’irta salita, che dalla piazza principale della cittร  porta verso il punto piรน collinare della stessa. L’edificio รจ elegante ed รจ diviso su piรน livelli. รˆ stato unito a un secondo palazzo retrostante, un tempo appartenuto alla madre di Raffaello. Questo รจ il primissimo luogo da visitare: qui dove tutto รจ cominciato. Al suo interno sono presenti le stanze con mobilio e pavimenti originali, arricchiti da riproduzioni di opere famose e scritti appesi alle pareti. Le sale espositive sono strette e rendono il tutto ancor piรน piacevole. Le due rampe di scale portano nei livelli della casa che fu di Raffaello. Ma il punto piรน bello della casa natale di Raffaello รจ sicuramente il cortile interno, caratterizzato da un portico, da un pozzo e da una passerella di collegamento.

Biglietto d’ingresso intero: 6,50€


IL PALAZZO DUCALE E LA GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE

Dall’altra parte della cittร  rispetto la casa natale di Raffaello, e a meno di dieci minuti a piedi, si giunge al Palazzo Ducale. รˆ uno dei luoghi piรน eleganti della cittร  ed รจ caratterizzato da una piazza antistante dallo stile tipicamente rinascimentale. Sembra di rivedere le prospettive de La Cittร  Ideale, tela conservata proprio all’interno del Palazzo citato. Al suo interno passarono i maggiori artisti del tempo e molte delle opere sono tutt’ora conservate ed esposte al suo interno. Fra di queste la Madonna di Senigallia e la Flagellazione di Piero della Francesca, la Cittร  Ideale, il Miracolo dell’Ostia profanata di Paolo Uccello. Ce n’รจ una che rispetto alle altre si distingue per la perfezione: รจ La Muta, opera di Raffaello. รˆ esposta in una teca, all’interno di una stanza buia che ne risalta i colori cangianti.

Biglietto d’ingresso intero: 8,00€


I LUOGHI UMBRI DI RAFFAELLO

A 17 anni Raffaello Sanzio lascia Urbino e si trasferisce in Umbria. Ottenne il riconoscimento di Magister e si formรฒ ulteriormente presso Cittร  di Castello. Qui la famiglia di mecenati dei Vitelli portรฒ in cittร  artisti dal circondario, fra cui tale Luca Signorelli, fonte di ispirazione di Raffaello. In questi anni cominciรฒ a dipingere su richiesta e realizzรฒ alcune delle sue prime opere. La Crocifissione venne realizzata per il complesso di San Domenico, tuttavia oggi รจ conservata nella National Gallery. Lo Sposalizio della Vergine fu commissionato per il complesso di San Francesco, e oggi รจ conservato a Milano, nella Pinacoteca di Brera. Di lรฌ a poco Raffaello andrร  a lavorare nella bottega del Perugino.


I LUOGHI TOSCANI DI RAFFAELLO

Fu una lettera di raccomandazione, scritta direttamente dalla figlia del Duca di Montefeltro, a far conoscere Raffaello a Firenze. Approdรฒ nel capoluogo toscano all’etร  di 21 anni, entrando a contatto con gli artisti piรน famosi del momento. Non solo potรฉ imparare quanto piรน possibile dagli stessi, ma ebbe la fortuna di studiare la vecchia generazione di artisti e architetti che avevano dato vita al rinascimento fiorentino, uno su tutti Brunelleschi. Restรฒ in cittร  per 4 anni, dipingendo molte delle sue Madonne di cui abbiamo notizia. Al contempo lavorรฒ per Michelangelo, facendo da intermediario fra l’artista di Caprese e la famiglia Doni per la vendita del Tondo. Alcune delle sue opere sono rimaste conservate nei musei: gli Uffizi, la Galleria Palatina e Palazzo Pitti. All’interno del Corridoio Vasariano รจ conservato il celebre autoritratto.

A piรน riprese Raffaello si spostรฒ nella vicina Siena per andare a trovare il suo amico Pinturicchio. I due avevano uno stile differente, tuttavia il loro stretto rapporto li portรฒ a collaborare. Non รจ mai stato verificato, tuttavia si pensa che Raffaello abbia contribuito ad affrescare le pareti della Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena.


I LUOGHI ROMANI DI RAFFAELLO

Dopo essersi fatto conoscere nella Firenze dei Medici, Raffaello fu convocato a Roma da uno dei papi piรน influenti e importanti della storia: Giulio II. Grazie a questo pontefice Roma tornรฒ a rinascere, dopo secoli di pura decadenza. Tornรฒ a essere un centro artistico e qui vi giunsero alcuni grandi artisti. Da Michelangelo a Bramante, passando dai Sangallo a Bernini, Borromini e tanti altri ancora. Raffaello fu quindi uno dei tanti, ma senza saperlo sarebbe diventato uno dei piรน importanti di sempre, soprattutto grazie alle opere realizzate in cittร . Giulio II, sotto la spinta del Bramante, conterraneo di Raffaello, gli affidรฒ la pittura delle Stanze Vaticane (chiamate anche Stanze di Raffaello) e fu in quel momento che l’artista urbinate realizzรฒ delle opere mature, fra le piรน importanti della storia. Fra queste vale la pena ricordare La Scuola di Atene e l’Incendio di Borgo.

Il grande successo portรฒ Raffaello a diventare l’architetto di San Pietro e a curare i progetti della fabbrica in costruzione da un secolo. I suoi disegni saranno una grande fonte di ispirazione per Michelangelo, colui che firmerร  il progetto definitivo. Nel frattempo dipinse le stanze di Villa Farnesina e anche una delle sue piรน celebri opere: la Fornarina, oggi conservata a Palazzo Barberini. Progettรฒ anche Palazzo Branconio, ispirandosi a Palazzo Caprini, in cui visse nel soggiorno romano. Il primo fu abbattuto per la realizzazione del Colonnato del Bernini, il secondo – che fra l’altro fu il prototipo di palazzo in stile rinascimentale italiano - per la costruzione di Via della Conciliazione.

L’ultima opera realizzata da Raffaello fu la Trasfigurazione, dipinta a 4 mani assieme a Giulio Romano. รˆ oggi conservata nella Pinacoteca Vaticana. Raffaello morรฌ nel 1520 e venne sepolto all’interno del Pantheon, come lui stesso aveva richiesto.


LE OPERE DI RAFFAELLO E DOVE TROVARLE

La vasta produzione artistica di Raffaello รจ conservata nei principali musei mondiali. Fra di questi: i Musei Vaticani, la Pinacoteca Vaticana, Palazzo Barberini a Roma, Villa Farnesina a Roma, Galleria Pamphili a Roma, Palazzo Apostolico a Roma, gli Uffizi di Firenze, la Galleria Palatina di Firenze, il Museo di Capodimonte di Napoli, il Museo del Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, Victoria and Albert Museum di Londra, Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, la National Gallery of Art di Washington, l’Isabella Stewart Gardner di Boston. E ancora a Brescia, Perugia, Modena, Pisa, Edimburgo, San Pietroburgo, Strasburgo, Berlino, Dresda, Cracovia, Budapest, Baltimora, Pasadena, Boston, San Paolo del Brasile e naturalmente Urbino.


Articolo Scritto: Luglio 2019.
Ultima Modifica: Luglio 2019.

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