Il Tour completo dei luoghi di Vincent Van Gogh

Un insieme di luoghi in cui visse e operò Vincent Van Gogh, uniti ad altri in cui sarà possibile ammirare le sue opere dal vivo. In tre nazioni differenti, quali i Paesi Bassi, il Belgio e la Francia. Il tutto attraverso un percorso denominato Route Van Gogh Europe.

Non è stato un artista come gli altri e nonostante la sua vita sia stata tutt'altro che bella Vincent Van Gogh è considerato come un punto di riferimento. Un po' per quella tecnica pittorica sopraffina, un po' per quelle lettere in cui si leggeva una forte sensibilità. Sta di fatto che oggi è fra gli artisti più amati della storia dell'arte.

Un vuoto interiore, colmato solo col pennello, che lo portò a dipingere un numero elevato di tele, oggi conservate in musei di tutto il mondo. Van Gogh fu soprattutto un viaggiatore che nel corso della sua vita si spostò da una città all'altra, arrivando a soggiornare in una decina di località sparse fra i suoi Paesi Bassi, il Belgio e la Francia. E proprio in quest'ultima nazione si affermerà, donando al mondo quadri protagonisti del XIX secolo. Prima della sua prematura morte, per suicidio.

I luoghi di Van Gogh sono visitabili. Sia singolarmente, sia attraverso un percorso organizzato denominato Route Van Gogh Europe. Questo tour permetterà di ripercorrere i luoghi della vita dell'artista, nelle tre precedenti nazioni indicate. E di vedere le sue opere esposte nei principali musei, da Amsterdam a Parigi.

Ma quali sono i luoghi di Van Gogh? In questa lista ho inserito i principali. In alcuni Van Gogh visse o transitò, in altri sono esposte alcune delle sue opere.

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VAN GOGH: PICCOLA BIOGRAFIA DELL'ARTISTA

Nato nei Paesi Bassi nel 1853, Van Gogh fu uno dei maggiori pittori del XIX secolo e con la sua arte influenzò tutto il panorama artistico del XX secolo. Soffriva di disturbi mentali e questa malattia lo portò ad avere una vita travagliata, nonché a suicidarsi a soli 37 anni. Disegnò per lo più autoritratti e paesaggi, ma anche scene di vita lavorative nei campi e in miniera.

Suo padre, un pastore protestante, gli impose una rigida educazione figlia anche di un forte credo religioso. E anche per motivi religiosi, Van Gogh si ritrovò a viaggiare, entrando in empatia con le persone che incontrava. Raccontando la storia dei più deboli, come contadini e minatori. Rendendoli i protagonisti delle sue tele. La sua svolta artistica ci fu attorno al 1881, quando trasformò la sua stanza in uno studio. Ma fu solo col trasferimento in Francia che Van Gogh divenne un nome rinomato nel panorama artistico della città.

Tuttavia lasciò Parigi e si trasferì in Provenza, ad Arles. Qui la produzione artistica riscontrò uno dei momenti più intensi della vita del pittore, tanto da permettergli di realizzare alcune delle opere più famose della storia dell'arte. Quindi tornò alle porte di Parigi, dove si suicidò nel 1890.



VAN GOGH NEI PAESI BASSI


1. LA CASA NATALE A ZUNDERT

La Vincent Van GoghHuis si trova laddove un tempo sorgeva la casa natale del pittore olandese. L'attuale edificio, dallo stile tipico olandese, con una galleria vetrata che unisce di due fabbricati, ospita al suo interno delle collezioni temporanee, dedicate ad artisti del XX e del XXI secolo. Inoltre con presentazione "Vincent Van Gogh - Le radici di un maestro" si potrà ricostruire la vita dell'artista in questo centro abitato alle porte di Breda, al confine col Belgio. 


2. IL VINCENTS TEKENLOKAAL

Nel 1866, all'età di 13 anni Vincent Van Gogh lascia Zudert e si trasferisce a Tilburg, località a est di Breda. Qui frequenta la Rijksschool Willem II, la prima scuola superiore del Brabante. Quell'edificio ospita oggi il Vincents Tekenlokaal, uno spazio in cui la storia si sposa alle nuove tecniche artistiche. In questi spazi i visitatori avranno la possibilità di mettersi alla prova, disegnando con l'aiuto di tutor. 


3. LA CASA DI NIEUW-AMSTERDAM, VEENOORD

Nel 1883 Vincent Van Gogh si trasferisce nel Drenthe, in cui rimarrà per tre mesi. In questo periodo l'artista si appassiona del paesaggio, in particolar modo alle torbiere, ossia delle formazioni naturali in cui l'ambiente è ricco di acquatrini e stagni. Entra in contatto con le persone del territorio, raffigurando i lavoratori del vicino Veenpark. Alloggiò nella stanza di un'elegante casa bianca, per tre mesi. Qui all'interno è installato un museo in cui è possibile rivivere quel soggiorno dell'artista. 


4. LA CASA DI ETTEN-LEUR, BRABANT

Fra il 1875 e il 1882 la famiglia di Van Gogh si trasferì nella canonica di Etten. Vincent soggiornò saltuariamente in questa abitazione. Il periodo di permanenza più lungo ci fu solo nel 1881. All'interno di questa abitazione, in mattoncini dallo stile tipicamente centro europeo, c'è un museo in cui è possibile osservare il primo studio dell'artista, oltre che a rivivere una cronologia animata della sua vita.


5. LA CASA DI NEUEN, BRABANT

Nel biennio dal 1883 al 1885 Vincent Van Gogh soggiorna in questa località del Brabante, dando vita a uno dei momenti più intensi della sua carriera. Soltanto in questo periodo realizzerà un quarto della sua produzione artistica. Disegna e dipinge soprattutto lavoratori quali tessitori e contadini. Il quadro "I Mangiatori di Patate" venne dipinto proprio qui.

Van Gogh, I mangiatori di patate, 1885, Van Gogh Museum


6. IL KROLLER-MULLER MUSEUM
 
La seconda più vasta collezione al mondo di opere di Van Gogh si trova in questo museo, situato presso la località di Otterlo. Comprende 90 quadri e 180 disegni, raccolti da Helene Kroller-Muller fra il 1908 e il 1929. Ma non solo: anche dipinti di Monet, Picasso, Mondrian e Seurat, oltre a 160 sculture di artisti di fama mondiale.
Ma chi era Helene Kroller-Muller? Era la moglie di un ricco imprenditore olandese che in 30 anni acquistò alcune delle più importanti opere del panorama artistico europeo. Conobbe Van Gogh ancor prima del suo successo internazionale, tornando da Parigi con una quindicina di sue tele. Riconobbe in Van Gogh una spiritualità a lei famigliare, tanto da farla innamorare della sua forma d'arte.

Van Gogh, La terrazza del Cafè la sera, 1888, Kröller-Müller di Otterlo


7. IL NOORDBRABANTS MUSEUM

Conserva alcune fra le più importanti opere di Van Gogh ed è l'unico museo nel sud dei Paesi Bassi in cui sia presente l'artista. Le opere qui esposte raccontano gli anni nel Brabante, quando i soggetti erano persone umili, per lo più lavoratori nei campi. 


8. IL VAN GOGH MUSEUM AD AMSTERDAM

Diviso su più livelli, il Van Gogh Museum ospita la più grande collezione mondiale di quadri, disegni e lettere di Vincent Van Gogh. Alcune presenti in tutti i libri di storia dell'arte, quali "I Girasoli", "I mangiatori di patate" e "La camera di Vincent ad Arles". Inoltre il museo fa da collegamento fra il Rijkmuseum e lo Stedelijk Museum, in quell'area di Amsterdam chiamata Museumplein.

Van Gogh, La Stanza di Vincent ad Arles, 1888, Van Gogh Museum



VAN GOGH IN BELGIO


9. LA PRIMA CASA DI MONS

Fra il dicembre del 1878 e l'ottobre del 1880, Van Gogh visse in un casa rossa presso la località di Confontaine, nel Borinage. Si trasferì qui con l'intento di raffigurare i minatori che estraevano il carbone dalla terra, nella vicina località di Marcasse. Ebbe modo di conoscere da vicino la vita nella miniera del Grand Hornu, un complesso industriale fra i più innovativi dell'epoca, in cui oggi è installato il Museo Mac's.

 

10. LA SECONDA CASA DI MONS

Denominata la Maison du Marais, è un'abitazione in cui l'artista visse in un breve periodo, fra il 1879 e il 1880. La casa è particolare. Oltre a essere immersa nel verde, ha una struttura completamente pendente. Al suo interno è ricostruito lo Studio di Van Gogh oltre a una piccola collezione di disegni. 


11. IL BAM DI MONS

Un museo di 5000 mq, in cui sono presenti collezioni permanenti e temporanee dedicate alla sfera artistica europea. Di particolare risalto le opere del periodo belga di Van Gogh, protagoniste di quel 2015 in cui Mons fu eletta Capitale Europea della Cultura.





VAN GOGH IN FRANCIA


12. LA CASA GIALLA DI ARLES

Fu il suo amico Gauguin a spronare Van Gogh, consigliando lui di trasferirsi in una terra lontana dalla capitale. Se Gauguin scelse la Bretagna, Van Gogh si spostò a sud, in Provenza. Giunse ad Arles nel 1888 e soggiornò in una modesta casa di Place Lamartine 2, in cui per pagarsi il tutto affittò delle stanze. Una di queste fu affittata proprio a Gauguin, che visse qui per tre mesi, prima del forte litigio con lo stesso Vincent. In quella casa di Arles furono realizzate alcune delle tele più famose, fra cui "La Notte Stellata", a lungo esposta nelle camere interne. Di quella casa, oltre ai dipinti di Van Gogh e Gauguin, resta una foto scattata anni dopo, in cui si poteva leggere in facciata l'insegna "Grand Bar Tabacs". Con la seconda guerra mondiale essa fu danneggiata e quindi abbattuta. Al suo posto fu costruito un anonimo palazzo tutt'oggi esistente.

Van Gogh, La Casa Gialla, 1888, Van Gogh Museum


Van Gogh si innamorò della Provenza e della Camargue. A tal proposito scrisse al fratello Theo di come quei paesaggi facevano pensare a terre lontane come il Giappone. Soprattutto per la chiarezza dell'atmosfera e per i colori gioiosi. Sempre nel 1888 dipinse una serie di dipinti, denominati "Il Ponte di Langlois", ritraenti un piccolo ponte in legno che prese nome dell'anziano signore che ne garantiva il funzionamento. Quel ponte è tutt'oggi visitabile.

Van Gogh, Il Ponte di Langlois, 1888, Kröller-Müller di Otterlo


13. LA FONDAZIONE VAN GOGH AD ARLES

Per ricordare gli anni in cui l'artista visse ad Arles, è stata aperta, nel 2014, la Fondation Vincent Van Gogh di Arles, che raccoglie alcune opere dell'artista olandese oltre ad altri dipinti di artisti contemporanei.


14. LA CASA DI AUVERS-SUR-OISE

Gli ultimi 70 giorni della vita di Van Gogh furono trascorsi in questo villaggio alle porte di Parigi. Un vilaggio di artisti in cui il pittore ebbe modo di dipingere circa 80 opere: un numero elevato. Tra le più importanti si ricordano "il Campo di grano con Corvi" (in cui si suicido successivamente), "La Chiesa di Auvers", "Il ritratto del dottor Gachet".

Van Gogh, Campo di grano con Corvi, 1890, Van Gogh Museum


15. LA TOMBA DI VINCENT E THEO VAN GOGH

E proprio nel villaggio di Auvers-sur-Oise Van Gogh morì il 29 luglio 1890, dopo due giorni di agonia. Un colpo di pistola in petto e un suicidio in parte annunciato. Van Gogh fu seppellito nel cimitero locale, assieme a suo fratello Theo: la persona che ha amato di più. La tomba è molto umile, con due lapidi sovrastate da un prato, in cui sono stati apposti dei girasoli.

Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/pieonane-6778364/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=3258723">pieonane</a> da <a href="https://pixabay.com/it/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=3258723">Pixabay</a>

16. IL MUSEO D'ORSAY

La storia degli ultimi 300 anni di storia dell'arte è racchiusa in questo museo parigino, ricavato all'interno di una vecchia stazione ferroviaria. Fra le opere più importanti di Van Gogh ci sono "La Notte Stellata sul Rodano", "L'autoritratto" e "La stanza di Arles".
Va aggiunto che a Parigi è possibile vedere il palazzo in cui Vincent Van Gogh visse assieme a suo fratello Theo. A ricordare la finestra dell'artista, c'è un vaso di girasoli apposto.

Van Gogh, La Notte Stellata, 1888, Museo D'Orsay

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Articolo Scritto: Aprile 2020.
Ultima Modifica: Aprile 2020.

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