Alla scoperta di Matera, città Best in Travel 2018 per Lonely Planet

La cosa che amo di più dei miei viaggi è quella di farmi coinvolgere dall’atmosfera di una città e di viverla per come è e non per come si mostra al suo visitatore. Alle volte sono riuscito a fondermi col contesto e a respirare quell’energia difficile da descrivere, ma bella da vivere. Per io che vengo da una località non tanto grande – Pescara - apprezzo di più la città piccola e raccolta. Pescara, come la definirebbe Beppe Severgnini, è una “p” city - città che cominciano con la “p” (Padova, Parma, Pesaro, Piacenza, Pordenone, Potenza, etc.) – e al pari delle altre è a misura d’uomo e con una modesta estensione territoriale. Così, a seguito dell’onda mediatica derivante dal titolo di “Città della Cultura 2019”, ho provato a cercare in Matera quell’atmosfera: città piccola ma unica nel suo genere, a misura d’uomo ma dai connotati internazionali. Mi sono ritrovato per tre volte in questa città nel giro di due anni, scoprendola volta per volta, con i suoi segreti e aneddoti.


Ero passato di qui molti anni fa, durante una gita liceale. Un paio di ore, adatte per ricercare una buona pizzeria dove pranzare, non per visitare la città. Successivamente mi sono ritrovato ad alloggiare non in un lussuoso hotel del centro – e vi giuro ce ne sono alcuni dove si vive all’interno di una favola -, bensì al terzo piano di uno stabile del quartiere espansionistico anni ’60, costruito a seguito dello sgombero dei sassi. Qui è situata Casa Netural, che è la sede di un’associazione che cura il territorio organizzando eventi e incontri incentrati sulla cultura e sul rispetto dell’ambiente: non a caso ho partecipato alla Netural Walk sul Pollino. Ci sono tornato in estate, ritrovandomi a combattere il grande caldo che non lascia pietà, e recentemente in autunno, avendo modo di girare per Matera in un clima favorevole e piacevole, senza le forti pressioni turistiche. In quest’ultimo appuntamento ho avuto l’onore di collaborare con Lonely Planet Italia e con il direttivo di Matera 2019, in un evento che ci ha portato alla scoperta di alcuni luoghi della città da non perdere.

Matera, la Civita sul fondo

 
  
Tralasciando la periferia e concentrandosi sul centro, caratterizzato dalla presenza dei sassi e dei palazzi borbonici, il giro comincia da Piazza Vittorio Veneto. È una piazza pedonale e la si può godere in tutti i suoi angoli, che sia dal settecentesco Palazzo dell’Annunziata, sede della biblioteca comunale e avente un bar con vista panoramica sul terrazzo, o dai tavolini del piccolo Bar Tripoli, adatto per una colazione elegante. Nel lato opposto, al di sotto di una triplice arcata, si ha la terrazza di affaccio sui famosi sassi di Matera: da una balconata si gode della vista del Sasso Barisano. Sotto il livello stradale c’è l’ingresso alla cisterna dell’acqua, accessibile da una scalinata che scende in questa spaccatura nella piazza. La si può visitare al costo di pochi euro e all’interno si mostra come un canyon all’apparenza naturale, alto una ventina di metri, con una passerella che rasenta il livello della cisterna. In occasione di Matera 2019 verrà inaugurata una nuova sezione, in cui saranno esposti gli oggetti ritrovati fra le acque negli ultimi 300 anni di storia.

Matera, negozi nel Sasso Barisano

Si entra su Via del Corso, caratterizzata da antichi ed eleganti palazzi che dialogano con le nuove costruzioni. Non c’è traccia di asfalto: ogni mattonella fa parte di un mosaico dove il colore bianco della pietra rende più luminosa la via. Arriva alla Chiesa di San Francesco di Assisi, un gioiello tardo barocco, con al suo fianco il Conservatorio Statale dalla facciata a forma di arco trionfale con due torrioni. Sulla fronteggiante Piazza del Sedile si possono gustare aperitivi all’aperto a base di salumi e prodotti tipici locali, in una piacevole atmosfera. Continuando si arriva in Via Domenico Ridiola, un prolungamento del corso caratterizzato dalla presenza di antichi palazzi. L’accoglienza nella via è anticipata dalla Chiesa del Purgatorio, altro importante monumento religioso della città, che possiede una facciata convessa con elementi richiamanti il barocco. È situato al fianco del Museo Nazionale Ridiola che si prolunga verso gli altre costruzioni, creando un’unica paratia scenografica. Al termine della via, su Piazzetta Pascoli, si arriva al Museo di Arte Medievale, ospitato nel Palazzo Lanfranchi.

Chiesa del Purgatorio
Matera, Chiesa del Purgatorio
Museo Nazionale Ridiola
Matera, Museo Nazionale Ridiola
 
Da Piazzetta Pascoli è consigliato l’affaccio sui sassi. Se si scende lateralmente – sulla sinistra guardando Palazzo Lanfranchi - si accede al Sasso Caveoso. Si affaccia verso sud e ha una forma che ricorda un anfiteatro romano. Al di sopra dei gradoni sono ricavate le abitazioni mentre al centro c’è la Civita, un grande ammasso roccioso sul quale sono ricavate la Cattedrale e i palazzi nobiliari. Separa i due sassi e da qui si entra nel Sasso Barisano con abitazioni molto più elaborate e ricche. È bello perdersi fra le vie ricavate senza una precisa regola urbanistica e andare alla scoperta degli spazi aperti al pubblico. Si possono visitare delle case – sasso, ossia musei con all’interno l’arredo tipico di una abitazione materana presgombero. Interessanti ancor di più sono le piccole chiese rupestri, affrescate e ricavate in grotte naturali. Ma soprattutto è affascinante l’affaccio sulla gravina, sotto la quale scorre il torrente. Questa depressione rocciosa separa Matera dalla Murgia, un’area naturale fatta di grotte.

Sasso Caveoso
Matera, Sasso Caveoso
Matera, la casa museo


Matera, chiesa rupestre scavata nella roccia

Per accedere alla Murgia ci sono due modi. Il primo è quello di scendere da Matera e seguire il sentiero (non sempre aperto). Si guaderà il fiume per poi risalire il versante opposto. Questa escursione richiede tempo disponibile, spirito di avventura e soprattutto una minima capacità nel muoversi nella natura. Il secondo è comodo: si arriva al di sopra della Murgia con la propria automobile, lasciandola nell’apposito parcheggio. È consigliata per chi ha poco tempo a disposizione, per chi possiede il mezzo e infine per chi è impossibilitato a utilizzare il sentiero. Si arriva in prossimità di grotte naturali, ognuna delle quali diviene un rifugio per godersi il panorama in compagnia. La città di Matera, oltre la gravina, sembra un gran presepe che col passare delle ore si illumina, assumendo un fascino del tutto particolare. E grazie a questa immagine di insieme si capisce come Matera possa puntare su un turismo cinematografico: i suoi luoghi sono il set di pellicole che richiedono ambientazioni storiche.

Matera, vista dalla Murgia

Se di giorno la città è presa d’assalto dai turisti che ne invadono ogni angolo, la sera cambia completamente. Le strade si illuminano e le piccole botteghe si riscoprono localini notturni dove gustarsi un aperitivo o bersi un cocktail. I ristoranti nei sassi sono fra i più eleganti e ti permettono di respirare un’atmosfera unica. La via del corso è un fiume di persone, i sassi si spopolano e permettono una visita più meno frenetica. Il colore bianco della città viene risaltato dalla illuminazione e Matera assume un aspetto più elegante.




MATERA BEST IN TRAVEL 2018

Da quando Matera ha ottenuto il meritato riconoscimento di Capitale Europea della Cultura 2019, è come se in città si respirasse un clima di attesa per il 19 gennaio 2019, giorno di apertura della rassegna. Durante quell’anno sono attesi a Matera milioni di turisti provenienti da tutto il mondo e la prenotazione di strutture ricettive diverrà un’avventura. Al contempo l’atmosfera tipica della città risulterà alterata. Pertanto il 2018 resta l’ultimo anno prima del cambiamento, l’ultimo in cui scoprire la Matera più autentica. È per questo motivo che nell’edizione Best in Travel 2018 della Lonely Planet, redatta dalla casa editrice EDT, Matera è stata inserita fra le destinazioni dell’anno. Si legge nella guida: “in vista del suo ruolo di capitale europea della cultura nel 2019, si stanno moltiplicando le manifestazioni culturali ed enogastronomiche: visitatela prima che si sparga troppo la voce”.

COME ARRIVARE A MATERA

Nonostante sia una delle città più importanti d’Italia, e in prospettiva acquisirà sempre più notorietà anche a livello internazionale, Matera non è collegata alla rete delle ferrovie dello stato e inoltre non possiede un aeroporto di riferimento. Per chi decide di arrivare tramite ferrovia deve prendere un treno delle F.A.L. (Ferrovie Appulo Lucane) da Bari, con tempistiche dai 60 ai 90 minuti. L’aeroporto più vicino è quello di Bari Palese, a 60 km di distanza, altrimenti quello di Brindisi (a 140 km) o quello di Napoli (a 250 km). Per chi viene in navetta ci sono dei servizi di transfer dalla Stazione di Bari, di Metaponto e di Ferrandina, mentre in bus il trasporto low cost è garantito dai Flixbus. In auto si può giungere dalla costa tirrenica [Autostrada Salerno – Reggio Calabria, indicazioni per Potenza, strada Basentana SS407 verso Metaponto, uscita Matera], dalla costa adriatica [Autostrada A14, uscita Bari Nord, direzione SS96 – SS99 Altamura – Matera], dalla Calabria [Autostrada Salerno – Reggio Calabria, uscita Sibari, SS106 Jonica per Taranto, uscita Matera], dal Salento [SS106 Jonica con uscita per Matera].

COSA VEDERE NELLE VICINANZE DI MATERA

Quando parliamo di Matera tendiamo a coinvolgere l’intera regione Basilicata. Fra le cose da vedere nelle immediate vicinanze ci sono centri abitati eleganti come Pisticci, o altri del tutto particolari come il borgo di Craco, interamente abbandonato. Nella provincia di Potenza, oltre allo stesso capoluogo di Regione, vale la pena visitare il borgo di Castelmezzano, reso famoso dal Volo dell’Angelo. Consigliate le visite a Melfi e a Venosa. Dirigendosi in Puglia la città più vicina è quella di Bari. A pochi chilometri si trovano le “città bianche”: Alberobello, Locorotondo, Cisternino e Ostuni. 


IN QUALE PERIODO DELL’ANNO CONVIENE VISITARE MATERA

Matera è una città molto calda. Nel periodo estivo la visita potrebbe essere scoraggiata dalle temperature molto elevate che inducono alla continua ricerca di ombra. Il periodo migliore è quello tardo primaverile (aprile – maggio) e quello autunnale (settembre – ottobre). 


CONSIGLI

La città è un sali scendi continuo, su pietre e pavimentazioni dure: meglio indossare delle scarpe comode. Nei mesi estivi è consigliato un cappello. La città al tramonto è più suggestiva se vista dalla Murgia.

Scritto: Novembre 2017
Ultima modifica: Novembre 2017 

3 commenti:

  1. Ciao, ci sono stata l'anno scorso a Matera... E' un posto bellissimo e voglio tornarci sicuramente :)

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    1. Ciao Alice! :) Hai perfettamente ragione! Non perdere l'occasione per scaricare gratuitamente la guida Lonely Planet sulla città! Un saluto grande! :)

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