50 cose da fare in Abruzzo almeno una volta nella vita - Parte II
Il bello dell'Abruzzo sta nelle tante
opportunità che offre. Non mancano i luoghi da vedere e le esperienze
da fare. In questa seconda parte de le 50 cose da fare in Abruzzo si
parlerà di luoghi del tutto particolari, unici al mondo. Ma anche di
esperienze che renderanno speciale la visita della Regione.
Questo articolo è la seconda parte de le 50 Cose da fare in Abruzzo almeno una volta nella vita.
Punto 44 - Ritrovarsi in Tibet (Campo Imperatore) |
PRIMAVERA
1. FARE IL PASSO DEL GIAGUARO
Quello di San Giovanni all’Orfento
è uno degli eremi più visitati d’Abruzzo. È scavato interamente nella
roccia e per visitarlo occorrono autorizzazioni. Un tempo vi si accedeva
da una passerella lignea, oggi occorre entrare dalla scalinata, e
successiva nicchia, scavata nella roccia. L’ostacolo più grande sta
nell’oltrepassare una cavità alta poco più di trenta centimetri, con uno
strapiombo di fianco. È necessario fare il passo del giaguaro. Sì,
quello militare. Sconsigliatissimo per chi soffre di vertigini, agli
anziani e ai bambini.
2. SCOPRIRE UN ECOSISTEMA SOTT IL CEMENTO ARMATO
2. SCOPRIRE UN ECOSISTEMA SOTT IL CEMENTO ARMATO
(Caramanico).
Al fianco del ponte in cemento armato, poco prima dell’ingresso al
paese di Caramanico, parte un sentiero che scende fino alla Valle dell’Orfento.
È fra i posti naturali più belli di tutto l’Abruzzo. Sono delle gole,
scavate dal torrente, nella quale si possono ammirare piccole cascate,
acque cristalline, ponticelli in legno, colori cangianti della natura e
moltissimi animali (per lo più anfibi, rettili e insetti). La rigogliosa
natura impedisce alla luce solare di penetrare e rende l’ambiente umido
e ancora più affascinante. Necessaria l’autorizzazione.
3. RITROVARSI NELLA PETRA D'ABRUZZO
3. RITROVARSI NELLA PETRA D'ABRUZZO
(Celano). Le Gole di Celano
sono il fenomeno di erosione più importante dell’Appennino centrale. Le
pareti rocciose, con altezza anche di 200 metri, sono separate da 5
metri. In alcuni punti la sezione arriva anche ai 3 metri. Sono lunghe 4
km e sono state scavate dal torrente La Foce. Le alte pareti ricordano
la località di Petra, in Giordania.
Le Gole di Celano |
4. SCOPRIRE UN ECOSISTEMA DIETRO UNA CHIESA
(Serramonacesca). San Liberatore alla Majella
è una delle chiese più importanti del romanico italiano. La sua
architettura ha ispirato molte delle altre costruzioni religiose sparse
nella regione, e non solo. Al fianco della struttura si inoltra un
percorso naturalistico facile da visitare. Conduce alle Gole dell'Alento, una riserva
naturale abitata già dalla preistoria, dove sarà possibile osservare
delle tombe a nicchia all'interno della roccia. Un salto nella natura,
un salto nel tempo.
Le Gole dell'Alento |
5. PERCORRERE L'INTERA COSTA IN BICICLETTA
È
uno dei progetti più ambiziosi della Regione. l’intera costa abruzzese,
da Martinsicuro a San Salvo, verrà collegata da una ciclovia. Per il
momento questo progetto è in una fase embrionale. Tuttavia La fascia
Teramo-Pescara dispone già di ottime piste pedonali. Nel chietino il
vecchio tracciato ferroviario diverrà una strada verde.
6. CUCINARE ARROSTICINI FRA LE MONTAGNE
(Campo
Imperatore). La piana è un vero e proprio hub di appassionati della
montagna. Lungo le distese si incontrano alpinisti, escursionisti,
scalatori, ma anche motociclisti e bikers. Il luogo in cui tutti loro si
incontrano non è la cima di una montagna, bensì uno dei rifugi
trasformati in macelleria (come il Rifugio Mucciante), in cui puoi
comprare carne di pecora (già infilzata in arrosticini) o salsicce. La
cucini te, sopra una delle fornacelle (griglia di cottura abruzzese) a
piacimento. E ti gusti il tutto in uno scenario da favola.
7. RITORNARE AL PALEOLITICO
7. RITORNARE AL PALEOLITICO
(Ripe di Civitella). È conosciuta sia come Grotta di Sant’Angelo,
sia come Eremo di San Michele Arcangelo. Questa cavità naturale è stata
abitata dall’uomo dal 10.000 a.C. e ce lo testimoniano i ritrovamenti.
Al suo interno scavi archeologici in vista e un altare. È molto vicina
alle Gole del Salinello, scavate dall’omonimo fiume, anch’esse molto
consigliate.
8. RITORNARE NELL'ANTICA ROMA
8. RITORNARE NELL'ANTICA ROMA
(Alba
Fucens – Peltuinum). Sono fra i siti archeologici più famosi d’Abruzzo,
entrambi di età romana. La prima località è famosa per l’anfiteatro,
ben conservato. La seconda per il suo teatro e per il tempio pagano.
9. SCOPRIRE FOSSILI MARINI IN MONTAGNA
9. SCOPRIRE FOSSILI MARINI IN MONTAGNA
(Monte
Amaro). Immaginate di fare un’escursione in uno dei monti più belli
dell’Abruzzo e ritrovarvi all’improvviso dei fossili marini nella
roccia. È una delle caratteristiche della Majella, soggetta a molti
studi dei geologi. Questi fossili rappresentano tanti piccoli libri
della storia del mondo.
10. ATTRAVERSARE IL PONTE IN SELLA
10. ATTRAVERSARE IL PONTE IN SELLA
(Pescara). È stato inaugurato a fine 2009, eppure in soli sei anni il Ponte del Mare
è diventato il simbolo della città di Pescara. 466 metri di lunghezza,
con altezza massima di 15 metri, diviso in un percorso pedonale e un
ciclabile. Avete mai provato a percorrerlo sulla vostra bicicletta senza
scendere durante la salita? Attenzione a non affaticarvi.
11. PASSEGGIARE FRA CONDOTTI IDRAULICI
11. PASSEGGIARE FRA CONDOTTI IDRAULICI
(Avezzano). Se si pensa che la Conca del Fucino venne svuotata dalle sue acque dai romani, la cosa colpisce. Sono i Cunicoli di Claudio,
delle condutture idrauliche che hanno reso possibile questa impresa.
Oggi rappresentano una visita diversa dal solito, comunque consigliata.
12. AFFACCIARSI DALLA TERRAZZA
12. AFFACCIARSI DALLA TERRAZZA
(Fossacesia). Fra i luoghi più belli d’Abruzzo c’è l’Abbazia di San Giovanni in Venere.
Vanta quasi un millennio di storia e per molti secoli ha rappresentato
una potenza religiosa. Alle spalle dell’abside si può godere un panorama
unico: la costa dei trabocchi vista dall’alto. La prospettiva quasi
impedisce di vedere la sottostante statale e il risultato è un quadro
naturale che rafforza l’identità del sito.
Abbazia di San Giovanni in Venere |
13. VISITARE LE CASCATE
(Borrello).
Sono le cascate naturali più alte d’Italia con triplice salto di 200 m.
Sono facilmente accessibili e adattissime per una giornata in famiglia.
Le Cascate del Borrello |
14. ASSISTERE ALL'EROSIONE DEL TERRENO
(Atri). I calanchi sono
un fenomeno geomorfologico di erosione del terreno. Fra i più belli in
Italia ci sono quelli di Atri: un percorso protetto da staccionata vi
porterà sulla loro cresta. Attenzione alla terra sotto i vostri piedi!
I Calanchi di Atri |
15. GODERSI IL TURCHESE
(Scafa). Situate nella località di De Contra, le Sorgenti del Lavino
sono una delle attrazioni naturali più belle dell’Abruzzo. Sono acque
solfuree, dall’azzurro talmente intenso da sembrare finto. Possiede
un’area pic-nic adatta per una giornata in natura.
Le sorgenti del Lavino |
ESTATE
16. MOUNTAIN BIKE IN NOTTURNA NELLA VALLE DEL TIRINO
(Bussi
– Capestrano). È uno degli appuntamenti più interessanti dell’estate
abruzzese. Si tratta di un giro turistico alla scoperta delle
peculiarità di questa valle, il tutto all’insegna del buon cibo e in
sella a una mountain bike. Non è impegnativo e le biciclette si possono
affittare presso il Centro Visite Tirino.
17. PASSEGGIARE FRA STALAGMITI E STALATTITI
(San Demetrio ne’ Vestini). Le Grotte di Stiffe
sono un complesso carsico accessibili con visite guidate. Il percorso
si snoda fra tunnel naturali e artificiali, costeggiando imponenti
stalagmiti e stalattiti, salti d’acqua e cascate interne. I colori
cangianti dell’insieme rendono ancor più affascinante la visita.
Grotte di Stiffe |
18. ASSISTERE AL CORTEO NUNZIALE
(Scanno). Una tradizione di quasi due secoli quella del Ju Catenacce,
un corteo nunziale in cui si sfila con l’abito tipico e col la
presentosa al collo. Si svolge ogni 14 agosto e nell’occasione è solo
una la coppia a sposarsi, le altre sono tutte comparse. Il lungo corteo
nunziale sembra dall’alto una catena nera, ecco spiegato il nome.
19. CAMMINARE NEL SENTIERO DELLA LIBERTÀ
Pensate:
ogni anno vi partecipano 700 persone. Il Sentiero della Libertà è un
trekking di tre giorni, con lunghezza di 60 km. Ripercorre quei sentieri
solcati dai prigionieri alleati e dagli italiani in fuga, durante gli
scontri lungo la Linea Gustav, nella seconda guerra mondiale. Oggi il
ricordo è tenuto vivo da questa esperienza.
20. IN CANOA SUL FIUME TIRINO
(Capestrano).
Che sia una canoa o un kayak questo non ha importanza. Sta di fatto che
il percorso sul fiume Tirino è stato riconosciuto come uno dei migliori
d’Italia. Bisogna remare – controcorrente – sulle sponde del fiume,
laddove le acque assumono dei colori cangianti. E in più si scoprono le
bellezze che caratterizzano la valle ai piedi di Capestrano.
21. SALIRE IN CABINA NELLE GROTTE
(Lama dei Peligni). Le Grotte del Cavallone sono
fra le più famose d’Abruzzo e vantano un turismo attivo da oltre 100
anni. Per accedervi occorre salire sulla cestovia e continuare sui 174
scalini scolpiti nella roccia. Entrando sarà possibile visitare sale
interne, laghetti, conformazioni rocciose e crateri.
22. ABBRONZARSI IN UNA DELLE SPIAGGE PIU' BELLE D'ITALIA
(Vasto). Punta Penna è una spiaggia cristallina e sabbiosa, Punta Aderci vanta
una terrazza naturale sul mare. Sono da considerarsi due delle localitÃ
più gettonate d’Abruzzo, prese d’assalto da migliaia di turisti in ogni
giornata d’estate. Occhio alle scottature.
Punta Aderci |
23. CAMMINARE FRA I LUPI
(Popoli). Il centro visite del lupo
organizza visite giornaliere per conoscere gli animali che vivono sulla
Majella. Il re assoluto è il lupo e lo si potrà osservate dietro delle
recinzioni. Ma non è l’unico animale: potrete camminare al fianco di
cervi, daini, mufloni, cinghiali, aquile reali, poiane, gheppi, falchi e
gufi reali.
24. FARSI TRASPORTARE DAL VENTO
In
Abruzzo esistono diverse piste lancio per il parapendio. Un’esperienza
che vi permetterà di osservare le bellezze della nostra regione da
un’angolazione molto suggestiva. Naturalmente, vertigini permettendo!
25. VEDERE LE STELLE
(Pretoro). Una sagra da vivere col naso all’insù. Durante la Notte di San Lorenzo
(e giorni vicini) il paese ospita bancarelle, stand enogastronomici e
il mercato dell’antiquariato. Il borgo medievale non è l’unico
protagonista: da qui si può godere lo splendido spettacolo del cielo
stellato.
26. PEDALARE SUL LAGO
(Scanno).
Quando il caldo diventa insopportabile si può scegliere di trascorre
una giornata diversa dal solito. Sulle sponde del Lago di Scanno vi è
un’area attrezzata adatta per un campeggio. Fra l’altro si possono
affittare i tanti pedalò e vagare nel lago.
27. ASSISTERE ALLA FIORITURA
(Navelli).
Non occorre andarsene in Umbria per assistere allo spettacolo della
fioritura: anche la piana di Navelli si colora con i fiori di zafferano.
Viene definito l’oro rosso e ha permesso al borgo di diventare uno dei
maggiori esportatori di questa spezia al mondo, da oltre mille anni.
28. OSSERVARE LE LONTRE
(Caramanico).
Fra l’Orta e l’Orfento si trova l’area faunistica della lontra, dove è
possibile osservare questo animale selvatico. Non è facile da avvistare:
occorre il massimo silenzio e anche un pizzico di fortuna. Certamente
un’esperienza da fare.
29.INNAMORARSI DAVANTI AL CUORE AZZURRO
(Scanno). Nonostante il Lago di Scanno
abbia una forma estesa e priva di fascino, se osservato da una
particolare prospettiva esso assume la forma di un cuore azzurro. Il
punto di osservazione si trova lungo il Sentiero del Cuore.
30. UN TUFFO DOVE L'ACQUA È PIU' BLU
30. UN TUFFO DOVE L'ACQUA È PIU' BLU
(San
Demetrio Ne’ Vestini). Il terremoto del 2009 ha rischiato di cancellare
per sempre uno dei laghi più belli dell’Abruzzo: il Lago Sinizzo.
Oggi è stato rimesso in sicurezza ed è possibile tuffarsi fra le sue
acque blu. È circondato da un’area attrezzata dove sarà possibile
godersi una giornata in famiglia e in natura.
Il Lago di Sinizzo |
31. GODERSI I FUOCHI D'ARTIFICIO
(Francavilla).
Prendete una giornata di metà agosto, salite nel punto più alto della
città e godetevi lo spettacolo pirotecnico più bello d’Abruzzo. Fuochi
di tutte le tipologie, sparati sul mare, alcuni a pelo d’acqua.
32. UNA FRITTURA FAST-FOOD
(San
Vito Chietino). Sono le più amate dai turisti e non. Le fritterie di
San Vito sono divenute famose per i piatti mordi e fuggi a prezzi bassi.
Durante l’estate è quasi impossibile trovare un tavolo vuoto e i locali
privi di fila. Sono adattissime dopo una mattinata al mare.
33. GIROVAGARE... CON L'ASINO
(Capestrano).
È fra le esperienze più singolari che vengano fatte in Abruzzo. Si
tratta di un trekking nelle vicinanze di Capestrano accompagnati da un
asino. L’animale trasporterà il vostro zaino, diventando un compagno
d’avventura.
AUTUNNO
AUTUNNO
34. AFFACCIARSI DALLA FINESTRA DANNUNZIANA
(San Vito Chietino). L’Eremo dannunziano
è uno dei posti più romantici della Regione. Si tratta di una casa, a
ridosso della costa, nella quale il vate trascorse un periodo della sua
vita assieme a Barbara Leoni. Qui scrisse “L’elogio della morte”, una
delle sue opere maggiori. Affacciandosi alla finestra si scopre la costa
dei trabocchi e il sottostante Trabocco del Turchino (oggi
semidistrutto).
L'Eremo Dannunziano |
35. RITROVARSI NELLA CAPPELLA SISTINA D'ABRUZZO
(Bominaco). L’Oratorio di San Pellegrino
è stato ribattezzato proprio così. Al suo interno si trovano affreschi
del XII secolo che sono stati dipinti su una volta a sesto acuto. Ogni
centimetro quadro è stato dipinto, rendendo questo spazio completo e
unico in tutto l’Abruzzo.
L'Oratorio di San Pellegrino |
36. VISITARE IL BORGO DELL'ARTISTA MATEMATICO
(Castrovalva).
Maurits Cornelis Escher è stato uno dei grandi geni della storia. Le
sue incisioni sono fra le più apprezzate e studiate, nate dall’unione
del disegno con gli studi matematici. Ma lo sapevate che passò in un
piccolo paese dell’Abruzzo? Certo, quello di Castrovalva. È fra i
paesi più suggestivi, quasi del tutto vuoto nei mesi invernali, preso
d’assalto durante l’estate. Una sola strada - molto stretta - conduce in
un paese che vive ancora nella sua storia, così, come lo vide Escher
quasi cento anni fa.
37. MACCHIARSI I DENTI DI NERO
(Atri). Il paese di Atri vanta una tradizione centenaria nell’estrazione e nella lavorazione della liquirizia.
Qui sono sorte alcune fra le maggiori aziende del settore e sempre qui i
negozi espongono in vetrina tutte le forme di questo oro nero.
Attenzione alla pressione!
38. RIVIVERE IL RISORGIMENTO ITALIANO
(Civitella
del Tronto). La storia d’Italia si è fermata in questo angolo
dell’Abruzzo, dove venne combattuta l’ultima battaglia fra il regno
sabaudo e il regno delle due Sicilie. L’assedio durò molti mesi e vide
la perdita di oltre 4000 persone. Oggi resta una fortezza ben
conservata, nella quale è possibile rivivere il risorgimento attraverso i
tantissimi reperti esposti.
39. FARSI UN BAGNO SOTTO LA CASCATA
39. FARSI UN BAGNO SOTTO LA CASCATA
(Abbateggio). La Cascata di Cusano
è fra i luoghi più belli e particolari d'Abruzzo. Per raggiungerla
bisogna inoltrarsi in campi, boschi e seguire il letto del fiume, fino a
immergersi nello stesso, per poi ritrovarsi al di sotto della cascata.
[Momentaneamente non accessibile].
40.TREKKING LUNGO IL TRATTURO MAGNO
Un
tempo la transumanza era un appuntamento annuale che cominciava il 29
settembre e terminava l’8 di ottobre. Oggi è quasi impossibile trovare
un pastore che ripercorra il Tratturo Magno.
Tuttavia sono state avviate molte iniziative, una su tutte un trekking
dall’Aquila a Foggia, che ripensano il tratturo come un’esperienza di
turismo attivo.
41. RITROVARSI NEL BORGO ABBANDONATO
(Morino).
Il terremoto della Marsica del 1915 ha spazzato via non solo la cittÃ
di Avezzano ma anche i borghi limitrofi. Quello di Morino fu
completamente distrutto. Oggi restano in piedi solo alcune abitazioni e
un campanile. Sembra che il tempo qui si sia fermato: il forno è ancora
con la bocchetta aperta, i pavimenti delle case hanno le stesse
mattonelle esagonali, il cimitero è stato rimangiato dalle piantagioni.
L’atmosfera è però unica, ogni passo nel borgo è un passo nella sua
storia.
Morino Vecchio |
42. SCENDERE NELLE MINIERE
La
storia delle miniere abruzzesi nasce secoli fa e arriva fino ai giorni
nostri, abbracciando anche il Belgio. Un tempo l'estrazione del bitume
portò allo scavo di decine di miniere, nel territorio fra Scafa e
Lettomanoppello. Successivamente le stesse furono chiuse. Molti
abruzzesi si trasferirono in Belgio continuando la professione di
minatori. Ed è proprio lì che la Strage di Marcinelle
segnò un connubio indissolubile fra la regione e le miniere. Alcune di
queste sono visitabili ma solo in momenti speciali e sotto la guida di
persone esperte.
Una miniera di Lettomanoppello |
INVERNO
43. RISOLVERE IL MISTERO
(Capestrano). Nella Chiesa di San Pietro ad Oratorium
si cela uno dei misteri più affascinanti dell’Abruzzo: il quadrato
magico. Al fianco del portale d’ingresso vi è una pietra, dalla forma
regolare, con su scritto ROTAS OPERA TENET AREPO SATOR. In qualsiasi
modo la si legga, si avrà sempre la stessa frase. Non si hanno notizie
certe sul significato, ma si pensa sia un messaggio cristiano. Quella di
Capestrano è probabilmente una pietra di recupero, utilizzata per la
costruzione della chiesa e ha la particolarità di essere l’unica al
mondo ribaltata.
44. RITROVARSI IN TIBET
(Campo Imperatore). La Piana di Campo Imperatore è
un altopiano situato a 1800 metri di quota. È caratterizzato da una
cortina di montagne che la circondano, fra cui il Gran Sasso. Durante
l’estate è un paesaggio verde con piccoli laghi, in inverno è
completamente ricoperto dalla neve. Per le sue caratteristiche è spesso
paragonato al Tibet.
45. MASCHERARSI AL CARNEVALE D'ABRUZZO
(Francavilla). Con i suoi sessant’anni è il Carnevale più antico d’Abruzzo.
La città si colora per l’occasione: le strade chiuse al traffico si
tingono delle tante tonalità di coriandoli e stelle filanti, i carri
elaborati sfilano per la città , le persone escono in maschera. Il tutto
accompagnato dall’allegria, dalla voglia di festeggiare e dai tanti
eventi correlati. Non dimenticatevi la maschera di Patanello, simbolo
della festa!
46. INNALZARE UNA FARCHIA
(Fara
Filiorum Petri). La festa si svolge ogni 16 gennaio e ricordano il
miracolo di Sant’Antonio abate durante l’invasione francese di fine
settecento: il protettore comparve alle truppe nemiche in avanzata e
fece prendere fuoco a tutte le querce attorno al borgo. Per far rivivere
la leggenda, 0ggi si utilizzano per l’appunto le farchie. Sono dei
fasci di legna secca – di salice rosso – con diametro di un metro e
altezza di otto.
47. SCENDERE NELLE TOMBE
(Fossa). Il sito archeologico della Necropoli di Fossa
venne riportato alla luce non troppi anni fa, a seguito di una casuale
costruzione di un capannone. Le tombe hanno datazioni differenti, che
vanno dall’età del ferro a quella ellenistica. E cambiano anche le
tipologie: a fossa e a camera.
48. ESSERE ASSOLTI DA TUTTI I PECCATI
(Campli).
Ci sono ventotto gradini in legno d’ulivo nella Scala Santa di Campli.
Occorre salirli in ginocchio, nei giorni previsti, per essere assolti da
tutti i peccati.
49. CREDERE NELLA LEGGENDA
(Atessa).
Nel Duomo di San Leucio è conservata una reliquia del tutto anomala:
una presunta costola di drago dalla lunghezza di due metri. Secondo la
tradizione il protettore del paese uccise l’animale mitologico che
terrorizzava gli abitanti. In realtà l’osso apparterrebbe a un
misticeto, un cetaceo simile alla balena. Ma è bello credere nella
leggenda.
50. ENTRARE IN UNA FOTOGRAFIA
(Scanno). Il borgo di Scanno è stato attraversato e immortalato da celebri nomi della fotografia, quali Cartier-Bresson,
Giacomelli, Warde-Jones, Scianna, Jodice, Lotz Bauer, Berengo Gardin.
Ve ne sono molti altri. E proprio la fotografia è divenuta l’assoluta
protagonista di questo paese: ogni anno si organizzano concorsi e una
via ha preso il nome “dei fotografi”. Perciò, se vi capita di
passeggiare fra le sue splendide vie, potreste diventare voi i soggetti
di una foto.
Scanno |
@Riproduzione Riservata
Questo articolo è protetto da copyright. Non è possibile né copiarlo, né riprodurlo, né appropriarsi della sua paternità . La violazione delle norme sul diritto d'autore comporta sanzioni anche penali.
Articolo Scritto: Agosto 2015.
Ultima Modifica: Aprile 2020.
al punto 41 morino vecchio , cosi chiamato sarebbe l'ultima cosa da vedere nella valle roveto nella sua immensità , a partire dalla riserva zompo lo schioppo flora e fauna protetta dall'orso ai lupi caprioli cervi , la lince , per poi proseguire per gli eremi sparsi per tutta la valle i castelli medioevali tutti gli antichi borghi a partire da civita d'antino patria dei pittori danesi , alle grotte di beatrice cenci acappadocia sulle sorgenti del fiume liri ,,,ecc ecc non basterebbe una settima per ammirare in tutta la sua bellezza , la valle roveto
RispondiEliminaGOFFREDO
Ciao Goffredo! Il tuo è stato uno dei commenti che ho apprezzato maggiormente. Mi hai dato moltissimi spunti e quando farò la terza lista ti citerò nei ringraziamenti. L'unica che già avevo in mente di inserire è la Riserva di Zompo lo Schioppo, non a caso ho conosciuto Morino Vecchio grazie a essa. Un saluto! A presto! :D
EliminaGrazie mille è un'altra lista bellissima!! :D
RispondiEliminaGrazie a te Sara :D Visto? Ti ho messa nei ringraziamenti finali!
Eliminapartecipare al carnevale di castiglione messer marino (ch) con i suoi bellissimi pulcinella!
RispondiEliminaGrazie mille per il consiglio! :)
Eliminae Lanciano? Mastrogiurato da vedere tutto, unzione a san biagio, miracolo eucaristico che vengono da tutto il mondo, frija crist, torri montanare, la cattedrale, salire sulla torre di san giovanni,girare per i 4 quartieri storici, gli spari alle feste di settembre, santa maria maggiore, fonte del borgo e tante altre cose...
RispondiEliminaSalve, grazie per la segnalazione. Un paio delle sue voci (Mastrogiurato e Miracolo Eucaristico) verranno inserite nell'ultima lista che uscirà a breve. Per le restanti servirebbe un articolo dedicato alla sola Lanciano
EliminaL'ultimo week end di luglio, "A Cena con i Bizantini" nel meraviglioso borgo di Crecchio (CH): un tuffo nel passato, unico per il suo genere, fra soldati, matrone, cortigiani, eunuchi, tra vicoli e piazze del centro storico, animate magicamente per tre serate dal rullare dei tamburi e dalle grida di battaglia dei soldati, incantati dal lungo corteo trionfale del comes Vitaliano, conquistatore di Aternum (Pescara) e liberatore dai longobardi.
RispondiEliminaOspiti della “Vassilissa”, patrizia al seguito delle truppe bizantine di origine egizia, potrete gustare prelibatezze del tempo, servite in piatti di ceramica sigillata africana, sorseggiare vino al miele, spezie e petali di rosa, distribuiti nei punti ristoro.
Salve Giuseppe, grazie mille per la segnalazione. Verrà inserito nell'ultima lista
Eliminamanca la cosa più importante: andarci con la tua pinetta!
RispondiEliminaPartecipare o solo assistere alla "corsa degli zingari" di Pacentro!!! Tradizione che va avanti dal medioevo!
RispondiEliminaSalve, la Corsa degli Zingari di Pacentro è stata inserita nella prima parte della lista. La trova qui http://www.iviaggididante.com/2015/06/cosa-fare-abruzzo.html
EliminaLa Perdonanza celestiniana e la festa dei Serpari!!!
RispondiEliminaSalve, la Perdonanza Celestiniana e la Festa dei Serpari sono state inserite nella prima parte della lista. La trova qui http://www.iviaggididante.com/2015/06/cosa-fare-abruzzo.html
EliminaLe Farchie sono fasci di canne,non di legna secca!
RispondiEliminaSalve, aggiungo anche canne nella descrizione. Informandomi si usa anche della legna secca di Salice
EliminaVi vorrei consigliare un salto alle Pagliare di Fontecchio!
RispondiEliminaGrazie mille per il consiglio :)
Eliminaciao volevo segnalare La battaglia dei Turchi .è un evento che si svolge a Tollo (CH) ogni prima domenica di agosto e rievoca l'assalto dei Turchi alla cittadina di Tollo .La rianimazione si svolge in piazza nassiriya ,dove per l'occassione viene eretta una torre dell'altezza di 15-20 metri accessibile dai figuranti al primo piano e alla vedetta.durante la ricostruzione degli assalti i figuranti cristiani sulla torre lanciano cocomeri ,pomodori spaghetti ,acqua sporca e quant'altro addosso ai turchi,i quali inscenano un combattimento con spade e scimitarre contro i difensori cristiani.una voce esterna narra i fatti storici il tutto accompagnato da un orchestra che accompagna in modo suggestivo la rappresentazione.la rievocazione si svolge la prima domenica di agosto a mezzogiorno e la seconda domenica di agosto prima della mezzanotte.
RispondiEliminaHa messo la canoa,mettiamo anche fare freeclimbing a Pennadomo!! :)
RispondiEliminaciao, io sono una abruzzese doc, appassionata di natura e tradizione e ti seguo su instagram facebook e sul tuo sito, attendo impazientemente la tua terza lista. E secondo me assolutamente non può mancare nella tua lista lappasseggiata che ti conduce sul sentiero del cuore a scanno, per vedere il lago dall'alto a forma di cuore, dormire al rifugio franchetti sul gran sasso e vedere il suo ghiacciaio, e l'alba con le nuvole che ricoprono l'intera valle sottostante... sciare d'inverno su al rifugio pomilio e mamma rosa, ora chiamata majelletta we, sulla majella, dove con il sole si scia con vista mare....attendo la tua lista...a presto
RispondiEliminaCiao Dante, ti segnalo anche la "festa dei banderesi" a Bucchianico che vanta il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, nonché quello del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Saluti:)
RispondiEliminaBellissima lista, prendo appunti...ma manca un pezzo d'Abruzzo..il Parco nazionale! Si potrebbe inserire "Avvistare gli animali selvatici nel parco" A Villetta Barrea ci sono i cervi che passeggiano nelle vie principali del paese. In autunno si avvista l'orso bruno marsicano che si rifocilla nei frutteti prima di affrontare l'inverno, per non parlare di lupi, camosci, uccelli e insetti rari. La rosalia alpina schiude le uova a luglio nella magica Val Fondillo. La Scarpetta di Venere e altre orchidee selvatiche fioriscono a maggio nel fantastico scenario della Camosciara, tra ruscelli e cascate. Paesaggi unici come quello che si vede da Barrea con l'omonimo lago e le foreste vetuste nei territori di Opi, Pescasseroli e Villavallelonga, con i colori caldi dell'autunno, il verde brillante dell'estate e il bianco candore del'inverno.
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