50 cose da fare in Abruzzo almeno una volta nella vita - Parte II
Il bello dell'Abruzzo sta nelle tante
 opportunità che offre. Non mancano i luoghi da vedere e le esperienze 
da fare. In questa seconda parte de le 50 cose da fare in Abruzzo si 
parlerà di luoghi del tutto particolari, unici al mondo. Ma anche di 
esperienze che renderanno speciale la visita della Regione.
Questo articolo è la seconda parte de le 50 Cose da fare in Abruzzo almeno una volta nella vita.
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| Punto 44 - Ritrovarsi in Tibet (Campo Imperatore) | 
PRIMAVERA
1. FARE IL PASSO DEL GIAGUARO
Quello di San Giovanni all’Orfento
 è uno degli eremi più visitati d’Abruzzo. È scavato interamente nella 
roccia e per visitarlo occorrono autorizzazioni. Un tempo vi si accedeva
 da una passerella lignea, oggi occorre entrare dalla scalinata, e 
successiva nicchia, scavata nella roccia. L’ostacolo più grande sta 
nell’oltrepassare una cavità alta poco più di trenta centimetri, con uno
 strapiombo di fianco. È necessario fare il passo del giaguaro. Sì, 
quello militare. Sconsigliatissimo per chi soffre di vertigini, agli 
anziani e ai bambini. 
 
 
2. SCOPRIRE UN ECOSISTEMA SOTT IL CEMENTO ARMATO
2. SCOPRIRE UN ECOSISTEMA SOTT IL CEMENTO ARMATO
(Caramanico).
 Al fianco del ponte in cemento armato, poco prima dell’ingresso al 
paese di Caramanico, parte un sentiero che scende fino alla Valle dell’Orfento.
 È fra i posti naturali più belli di tutto l’Abruzzo. Sono delle gole, 
scavate dal torrente, nella quale si possono ammirare piccole cascate, 
acque cristalline, ponticelli in legno, colori cangianti della natura e 
moltissimi animali (per lo più anfibi, rettili e insetti). La rigogliosa
 natura impedisce alla luce solare di penetrare e rende l’ambiente umido
 e ancora più affascinante. Necessaria l’autorizzazione.  
 
 
3. RITROVARSI NELLA PETRA D'ABRUZZO
3. RITROVARSI NELLA PETRA D'ABRUZZO
(Celano). Le Gole di Celano
 sono il fenomeno di erosione più importante dell’Appennino centrale. Le
 pareti rocciose, con altezza anche di 200 metri, sono separate da 5 
metri. In alcuni punti la sezione arriva anche ai 3 metri. Sono lunghe 4
 km e sono state scavate dal torrente La Foce. Le alte pareti ricordano 
la località di Petra, in Giordania. 
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| Le Gole di Celano | 
4. SCOPRIRE UN ECOSISTEMA DIETRO UNA CHIESA
(Serramonacesca). San Liberatore alla Majella
 è una delle chiese più importanti del romanico italiano. La sua 
architettura ha ispirato molte delle altre costruzioni religiose sparse 
nella regione, e non solo. Al fianco della struttura si inoltra un 
percorso naturalistico facile da visitare. Conduce alle Gole dell'Alento, una riserva 
naturale abitata già dalla preistoria, dove sarà possibile osservare 
delle tombe a nicchia all'interno della roccia. Un salto nella natura, 
un salto nel tempo. 
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| Le Gole dell'Alento | 
5. PERCORRERE L'INTERA COSTA IN BICICLETTA
È
 uno dei progetti più ambiziosi della Regione. l’intera costa abruzzese,
 da Martinsicuro a San Salvo, verrà collegata da una ciclovia. Per il 
momento questo progetto è in una fase embrionale. Tuttavia La fascia 
Teramo-Pescara dispone già di ottime piste pedonali. Nel chietino il 
vecchio tracciato ferroviario diverrà una strada verde. 
6. CUCINARE ARROSTICINI FRA LE MONTAGNE
(Campo
 Imperatore). La piana è un vero e proprio hub di appassionati della 
montagna. Lungo le distese si incontrano alpinisti, escursionisti, 
scalatori, ma anche motociclisti e bikers. Il luogo in cui tutti loro si
 incontrano non è la cima di una montagna, bensì uno dei rifugi 
trasformati in macelleria (come il Rifugio Mucciante), in cui puoi 
comprare carne di pecora (già infilzata in arrosticini) o salsicce. La 
cucini te, sopra una delle fornacelle (griglia di cottura abruzzese) a 
piacimento. E ti gusti il tutto in uno scenario da favola.  
 
 
7. RITORNARE AL PALEOLITICO
7. RITORNARE AL PALEOLITICO
(Ripe di Civitella). È conosciuta sia come Grotta di Sant’Angelo,
 sia come Eremo di San Michele Arcangelo. Questa cavità naturale è stata
 abitata dall’uomo dal 10.000 a.C. e ce lo testimoniano i ritrovamenti. 
Al suo interno scavi archeologici in vista e un altare. È molto vicina 
alle Gole del Salinello, scavate dall’omonimo fiume, anch’esse molto 
consigliate.  
 
 
8. RITORNARE NELL'ANTICA ROMA
8. RITORNARE NELL'ANTICA ROMA
(Alba
 Fucens – Peltuinum). Sono fra i siti archeologici più famosi d’Abruzzo,
 entrambi di età romana. La prima località è famosa per l’anfiteatro, 
ben conservato. La seconda per il suo teatro e per il tempio pagano.  
 
 
9. SCOPRIRE FOSSILI MARINI IN MONTAGNA
9. SCOPRIRE FOSSILI MARINI IN MONTAGNA
(Monte
 Amaro). Immaginate di fare un’escursione in uno dei monti più belli 
dell’Abruzzo e ritrovarvi all’improvviso dei fossili marini nella 
roccia. È una delle caratteristiche della Majella, soggetta a molti 
studi dei geologi. Questi fossili rappresentano tanti piccoli libri 
della storia del mondo. 
 
 
10. ATTRAVERSARE IL PONTE IN SELLA
10. ATTRAVERSARE IL PONTE IN SELLA
(Pescara). È stato inaugurato a fine 2009, eppure in soli sei anni il Ponte del Mare
 è diventato il simbolo della città di Pescara. 466 metri di lunghezza, 
con altezza massima di 15 metri, diviso in un percorso pedonale e un 
ciclabile. Avete mai provato a percorrerlo sulla vostra bicicletta senza
 scendere durante la salita? Attenzione a non affaticarvi.  
 
 
11. PASSEGGIARE FRA CONDOTTI IDRAULICI
11. PASSEGGIARE FRA CONDOTTI IDRAULICI
(Avezzano). Se si pensa che la Conca del Fucino venne svuotata dalle sue acque dai romani, la cosa colpisce. Sono i Cunicoli di Claudio,
 delle condutture idrauliche che hanno reso possibile questa impresa. 
Oggi rappresentano una visita diversa dal solito, comunque consigliata. 
 
 
 
12. AFFACCIARSI DALLA TERRAZZA
12. AFFACCIARSI DALLA TERRAZZA
(Fossacesia). Fra i luoghi più belli d’Abruzzo c’è l’Abbazia di San Giovanni in Venere.
 Vanta quasi un millennio di storia e per molti secoli ha rappresentato 
una potenza religiosa. Alle spalle dell’abside si può godere un panorama
 unico: la costa dei trabocchi vista dall’alto. La prospettiva quasi 
impedisce di vedere la sottostante statale e il risultato è un quadro 
naturale che rafforza l’identità del sito. 
| Abbazia di San Giovanni in Venere | 
13. VISITARE LE CASCATE
(Borrello).
 Sono le cascate naturali più alte d’Italia con triplice salto di 200 m.
 Sono facilmente accessibili e adattissime per una giornata in famiglia. 
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| Le Cascate del Borrello | 
14. ASSISTERE ALL'EROSIONE DEL TERRENO
(Atri). I calanchi sono
 un fenomeno geomorfologico di erosione del terreno. Fra i più belli in 
Italia ci sono quelli di Atri: un percorso protetto da staccionata vi 
porterà sulla loro cresta. Attenzione alla terra sotto i vostri piedi! 
| I Calanchi di Atri | 
15. GODERSI IL TURCHESE
(Scafa). Situate nella località di De Contra, le Sorgenti del Lavino
 sono una delle attrazioni naturali più belle dell’Abruzzo. Sono acque 
solfuree, dall’azzurro talmente intenso da sembrare finto. Possiede 
un’area pic-nic adatta per una giornata in natura.
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| Le sorgenti del Lavino | 
ESTATE
16. MOUNTAIN BIKE IN NOTTURNA NELLA VALLE DEL TIRINO
(Bussi
 – Capestrano). È uno degli appuntamenti più interessanti dell’estate 
abruzzese. Si tratta di un giro turistico alla scoperta delle 
peculiarità di questa valle, il tutto all’insegna del buon cibo e in 
sella a una mountain bike. Non è impegnativo e le biciclette si possono 
affittare presso il Centro Visite Tirino.
 
 
17. PASSEGGIARE FRA STALAGMITI E STALATTITI
(San Demetrio ne’ Vestini). Le Grotte di Stiffe
 sono un complesso carsico accessibili con visite guidate. Il percorso 
si snoda fra tunnel naturali e artificiali, costeggiando imponenti 
stalagmiti e stalattiti, salti d’acqua e cascate interne. I colori 
cangianti dell’insieme rendono ancor più affascinante la visita. 
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| Grotte di Stiffe | 
18. ASSISTERE AL CORTEO NUNZIALE
(Scanno). Una tradizione di quasi due secoli quella del Ju Catenacce,
 un corteo nunziale in cui si sfila con l’abito tipico e col la 
presentosa al collo. Si svolge ogni 14 agosto e nell’occasione è solo 
una la coppia a sposarsi, le altre sono tutte comparse. Il lungo corteo 
nunziale sembra dall’alto una catena nera, ecco spiegato il nome.  
 
 
19. CAMMINARE NEL SENTIERO DELLA LIBERTÀ
Pensate:
 ogni anno vi partecipano 700 persone. Il Sentiero della Libertà è un 
trekking di tre giorni, con lunghezza di 60 km. Ripercorre quei sentieri
 solcati dai prigionieri alleati e dagli italiani in fuga, durante gli 
scontri lungo la Linea Gustav, nella seconda guerra mondiale. Oggi il 
ricordo è tenuto vivo da questa esperienza. 
 
 
20. IN CANOA SUL FIUME TIRINO
(Capestrano).
 Che sia una canoa o un kayak questo non ha importanza. Sta di fatto che
 il percorso sul fiume Tirino è stato riconosciuto come uno dei migliori
 d’Italia. Bisogna remare – controcorrente – sulle sponde del fiume, 
laddove le acque assumono dei colori cangianti. E in più si scoprono le 
bellezze che caratterizzano la valle ai piedi di Capestrano. 
 
 
21. SALIRE IN CABINA NELLE GROTTE
(Lama dei Peligni). Le Grotte del Cavallone sono
 fra le più famose d’Abruzzo e vantano un turismo attivo da oltre 100 
anni. Per accedervi occorre salire sulla cestovia e continuare sui 174 
scalini scolpiti nella roccia. Entrando sarà possibile visitare sale 
interne, laghetti, conformazioni rocciose e crateri. 
 
 
22. ABBRONZARSI IN UNA DELLE SPIAGGE PIU' BELLE D'ITALIA
(Vasto). Punta Penna è una spiaggia cristallina e sabbiosa, Punta Aderci vanta
 una terrazza naturale sul mare. Sono da considerarsi due delle località
 più gettonate d’Abruzzo, prese d’assalto da migliaia di turisti in ogni
 giornata d’estate. Occhio alle scottature.
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| Punta Aderci | 
23. CAMMINARE FRA I LUPI
(Popoli). Il centro visite del lupo
 organizza visite giornaliere per conoscere gli animali che vivono sulla
 Majella. Il re assoluto è il lupo e lo si potrà osservate dietro delle 
recinzioni. Ma non è l’unico animale: potrete camminare al fianco di 
cervi, daini, mufloni, cinghiali, aquile reali, poiane, gheppi, falchi e
 gufi reali.
24. FARSI TRASPORTARE DAL VENTO
In
 Abruzzo esistono diverse piste lancio per il parapendio. Un’esperienza 
che vi permetterà di osservare le bellezze della nostra regione da 
un’angolazione molto suggestiva. Naturalmente, vertigini permettendo!
 
 
25. VEDERE LE STELLE
(Pretoro). Una sagra da vivere col naso all’insù. Durante la Notte di San Lorenzo
 (e giorni vicini) il paese ospita bancarelle, stand enogastronomici e 
il mercato dell’antiquariato. Il borgo medievale non è l’unico 
protagonista: da qui si può godere lo splendido spettacolo del cielo 
stellato.
 
 
26. PEDALARE SUL LAGO 
(Scanno).
 Quando il caldo diventa insopportabile si può scegliere di trascorre 
una giornata diversa dal solito. Sulle sponde del Lago di Scanno vi è 
un’area attrezzata adatta per un campeggio. Fra l’altro si possono 
affittare i tanti pedalò e vagare nel lago.  
 
 
27. ASSISTERE ALLA FIORITURA
(Navelli).
 Non occorre andarsene in Umbria per assistere allo spettacolo della 
fioritura: anche la piana di Navelli si colora con i fiori di zafferano.
 Viene definito l’oro rosso e ha permesso al borgo di diventare uno dei 
maggiori esportatori di questa spezia al mondo, da oltre mille anni.
 
 
28. OSSERVARE LE LONTRE
(Caramanico).
 Fra l’Orta e l’Orfento si trova l’area faunistica della lontra, dove è 
possibile osservare questo animale selvatico. Non è facile da avvistare:
 occorre il massimo silenzio e anche un pizzico di fortuna. Certamente 
un’esperienza da fare.  
 
 
29.INNAMORARSI DAVANTI AL CUORE AZZURRO
(Scanno). Nonostante il Lago di Scanno
 abbia una forma estesa e priva di fascino, se osservato da una 
particolare prospettiva esso assume la forma di un cuore azzurro. Il 
punto di osservazione si trova lungo il Sentiero del Cuore.  
 
 
30. UN TUFFO DOVE L'ACQUA È PIU' BLU
30. UN TUFFO DOVE L'ACQUA È PIU' BLU
(San
 Demetrio Ne’ Vestini). Il terremoto del 2009 ha rischiato di cancellare
 per sempre uno dei laghi più belli dell’Abruzzo: il Lago Sinizzo.
 Oggi è stato rimesso in sicurezza ed è possibile tuffarsi fra le sue 
acque blu. È circondato da un’area attrezzata dove sarà possibile 
godersi una giornata in famiglia e in natura.
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| Il Lago di Sinizzo | 
31. GODERSI I FUOCHI D'ARTIFICIO
(Francavilla).
 Prendete una giornata di metà agosto, salite nel punto più alto della 
città e godetevi lo spettacolo pirotecnico più bello d’Abruzzo. Fuochi 
di tutte le tipologie, sparati sul mare, alcuni a pelo d’acqua. 
 
 
32. UNA FRITTURA FAST-FOOD
(San
 Vito Chietino). Sono le più amate dai turisti e non. Le fritterie di 
San Vito sono divenute famose per i piatti mordi e fuggi a prezzi bassi.
 Durante l’estate è quasi impossibile trovare un tavolo vuoto e i locali
 privi di fila. Sono adattissime dopo una mattinata al mare.  
 
 
33. GIROVAGARE... CON L'ASINO
(Capestrano).
 È fra le esperienze più singolari che vengano fatte in Abruzzo. Si 
tratta di un trekking nelle vicinanze di Capestrano accompagnati da un 
asino. L’animale trasporterà il vostro zaino, diventando un compagno 
d’avventura.  
   
AUTUNNO
 
AUTUNNO
34. AFFACCIARSI DALLA FINESTRA DANNUNZIANA
(San Vito Chietino). L’Eremo dannunziano
 è uno dei posti più romantici della Regione. Si tratta di una casa, a 
ridosso della costa, nella quale il vate trascorse un periodo della sua 
vita assieme a Barbara Leoni. Qui scrisse “L’elogio della morte”, una 
delle sue opere maggiori. Affacciandosi alla finestra si scopre la costa
 dei trabocchi e il sottostante Trabocco del Turchino (oggi 
semidistrutto). 
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| L'Eremo Dannunziano | 
35. RITROVARSI NELLA CAPPELLA SISTINA D'ABRUZZO
(Bominaco). L’Oratorio di San Pellegrino
 è stato ribattezzato proprio così. Al suo interno si trovano affreschi 
del XII secolo che sono stati dipinti su una volta a sesto acuto. Ogni 
centimetro quadro è stato dipinto, rendendo questo spazio completo e 
unico in tutto l’Abruzzo. 
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| L'Oratorio di San Pellegrino | 
36. VISITARE IL BORGO DELL'ARTISTA MATEMATICO
(Castrovalva).
 Maurits Cornelis Escher è stato uno dei grandi geni della storia. Le 
sue incisioni sono fra le più apprezzate e studiate, nate dall’unione 
del disegno con gli studi matematici. Ma lo sapevate che passò in un 
piccolo paese dell’Abruzzo? Certo, quello di Castrovalva. È fra i
 paesi più suggestivi, quasi del tutto vuoto nei mesi invernali, preso 
d’assalto durante l’estate. Una sola strada - molto stretta - conduce in
 un paese che vive ancora nella sua storia, così, come lo vide Escher 
quasi cento anni fa.  
 
 
37. MACCHIARSI I DENTI DI NERO
(Atri). Il paese di Atri vanta una tradizione centenaria nell’estrazione e nella lavorazione della liquirizia.
 Qui sono sorte alcune fra le maggiori aziende del settore e sempre qui i
 negozi espongono in vetrina tutte le forme di questo oro nero. 
Attenzione alla pressione! 
 
 
38. RIVIVERE IL RISORGIMENTO ITALIANO
(Civitella
 del Tronto). La storia d’Italia si è fermata in questo angolo 
dell’Abruzzo, dove venne combattuta l’ultima battaglia fra il regno 
sabaudo e il regno delle due Sicilie. L’assedio durò molti mesi e vide 
la perdita di oltre 4000 persone. Oggi resta una fortezza ben 
conservata, nella quale è possibile rivivere il risorgimento attraverso i
 tantissimi reperti esposti. 
 
 
39. FARSI UN BAGNO SOTTO LA CASCATA
39. FARSI UN BAGNO SOTTO LA CASCATA
(Abbateggio). La Cascata di Cusano
 è fra i luoghi più belli e particolari d'Abruzzo. Per raggiungerla 
bisogna inoltrarsi in campi, boschi e seguire il letto del fiume, fino a
 immergersi nello stesso, per poi ritrovarsi al di sotto della cascata. 
[Momentaneamente non accessibile]. 
 
 
40.TREKKING LUNGO IL TRATTURO MAGNO
Un
 tempo la transumanza era un appuntamento annuale che cominciava il 29 
settembre e terminava l’8 di ottobre. Oggi è quasi impossibile trovare 
un pastore che ripercorra il Tratturo Magno.
 Tuttavia sono state avviate molte iniziative, una su tutte un trekking 
dall’Aquila a Foggia, che ripensano il tratturo come un’esperienza di 
turismo attivo.  
 
 
41. RITROVARSI NEL BORGO ABBANDONATO
(Morino).
 Il terremoto della Marsica del 1915 ha spazzato via non solo la città 
di Avezzano ma anche i borghi limitrofi. Quello di Morino fu
 completamente distrutto. Oggi restano in piedi solo alcune abitazioni e
 un campanile. Sembra che il tempo qui si sia fermato: il forno è ancora
 con la bocchetta aperta, i pavimenti delle case hanno le stesse 
mattonelle esagonali, il cimitero è stato rimangiato dalle piantagioni. 
L’atmosfera è però unica, ogni passo nel borgo è un passo nella sua 
storia. 
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| Morino Vecchio | 
42. SCENDERE NELLE MINIERE
La
 storia delle miniere abruzzesi nasce secoli fa e arriva fino ai giorni 
nostri, abbracciando anche il Belgio. Un tempo l'estrazione del bitume 
portò allo scavo di decine di miniere, nel territorio fra Scafa e 
Lettomanoppello. Successivamente le stesse furono chiuse. Molti 
abruzzesi si trasferirono in Belgio continuando la professione di 
minatori. Ed è proprio lì che la Strage di Marcinelle
 segnò un connubio indissolubile fra la regione e le miniere. Alcune di 
queste sono visitabili ma solo in momenti speciali e sotto la guida di 
persone esperte.
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| Una miniera di Lettomanoppello | 
INVERNO
43. RISOLVERE IL MISTERO
(Capestrano). Nella Chiesa di San Pietro ad Oratorium
 si cela uno dei misteri più affascinanti dell’Abruzzo: il quadrato 
magico. Al fianco del portale d’ingresso vi è una pietra, dalla forma 
regolare, con su scritto ROTAS OPERA TENET AREPO SATOR. In qualsiasi 
modo la si legga, si avrà sempre la stessa frase. Non si hanno notizie 
certe sul significato, ma si pensa sia un messaggio cristiano. Quella di
 Capestrano è probabilmente una pietra di recupero, utilizzata per la 
costruzione della chiesa e ha la particolarità di essere l’unica al 
mondo ribaltata. 
 
 
44. RITROVARSI IN TIBET
(Campo Imperatore). La Piana di Campo Imperatore è
 un altopiano situato a 1800 metri di quota. È caratterizzato da una 
cortina di montagne che la circondano, fra cui il Gran Sasso. Durante 
l’estate è un paesaggio verde con piccoli laghi, in inverno è 
completamente ricoperto dalla neve. Per le sue caratteristiche è spesso 
paragonato al Tibet. 
 
 
45. MASCHERARSI AL CARNEVALE D'ABRUZZO
(Francavilla). Con i suoi sessant’anni è il Carnevale più antico d’Abruzzo.
 La città si colora per l’occasione: le strade chiuse al traffico si 
tingono delle tante tonalità di coriandoli e stelle filanti, i carri 
elaborati sfilano per la città, le persone escono in maschera. Il tutto 
accompagnato dall’allegria, dalla voglia di festeggiare e dai tanti 
eventi correlati. Non dimenticatevi la maschera di Patanello, simbolo 
della festa!
 
 
46. INNALZARE UNA FARCHIA
(Fara
 Filiorum Petri). La festa si svolge ogni 16 gennaio e ricordano il 
miracolo di Sant’Antonio abate durante l’invasione francese di fine 
settecento: il protettore comparve alle truppe nemiche in avanzata e 
fece prendere fuoco a tutte le querce attorno al borgo. Per far rivivere
 la leggenda, 0ggi si utilizzano per l’appunto le farchie. Sono dei 
fasci di legna secca – di salice rosso – con diametro di un metro e 
altezza di otto. 
 
 
47. SCENDERE NELLE TOMBE
(Fossa). Il sito archeologico della Necropoli di Fossa
 venne riportato alla luce non troppi anni fa, a seguito di una casuale 
costruzione di un capannone. Le tombe hanno datazioni differenti, che 
vanno dall’età del ferro a quella ellenistica. E cambiano anche le 
tipologie: a fossa e a camera.
 
 
48. ESSERE ASSOLTI DA TUTTI I PECCATI
(Campli).
 Ci sono ventotto gradini in legno d’ulivo nella Scala Santa di Campli. 
Occorre salirli in ginocchio, nei giorni previsti, per essere assolti da
 tutti i peccati.
 
 
49. CREDERE NELLA LEGGENDA
(Atessa).
 Nel Duomo di San Leucio è conservata una reliquia del tutto anomala: 
una presunta costola di drago dalla lunghezza di due metri. Secondo la 
tradizione il protettore del paese uccise l’animale mitologico che 
terrorizzava gli abitanti. In realtà l’osso apparterrebbe a un 
misticeto, un cetaceo simile alla balena. Ma è bello credere nella 
leggenda. 
 
 
50. ENTRARE IN UNA FOTOGRAFIA 
(Scanno). Il borgo di Scanno è stato attraversato e immortalato da celebri nomi della fotografia, quali Cartier-Bresson,
 Giacomelli, Warde-Jones, Scianna, Jodice, Lotz Bauer, Berengo Gardin. 
Ve ne sono molti altri. E proprio la fotografia è divenuta l’assoluta 
protagonista di questo paese: ogni anno si organizzano concorsi e una 
via ha preso il nome “dei fotografi”. Perciò, se vi capita di 
passeggiare fra le sue splendide vie, potreste diventare voi i soggetti 
di una foto. 
| Scanno | 
@Riproduzione Riservata
Questo articolo è protetto da copyright. Non è possibile né copiarlo, né riprodurlo, né appropriarsi della sua paternità . La violazione delle norme sul diritto d'autore comporta sanzioni anche penali.
Articolo Scritto: Agosto 2015.
Ultima Modifica: Aprile 2020.
 

 
 
		 
 
 
al punto 41 morino vecchio , cosi chiamato sarebbe l'ultima cosa da vedere nella valle roveto nella sua immensità , a partire dalla riserva zompo lo schioppo flora e fauna protetta dall'orso ai lupi caprioli cervi , la lince , per poi proseguire per gli eremi sparsi per tutta la valle i castelli medioevali tutti gli antichi borghi a partire da civita d'antino patria dei pittori danesi , alle grotte di beatrice cenci acappadocia sulle sorgenti del fiume liri ,,,ecc ecc non basterebbe una settima per ammirare in tutta la sua bellezza , la valle roveto
RispondiEliminaGOFFREDO
Ciao Goffredo! Il tuo è stato uno dei commenti che ho apprezzato maggiormente. Mi hai dato moltissimi spunti e quando farò la terza lista ti citerò nei ringraziamenti. L'unica che già avevo in mente di inserire è la Riserva di Zompo lo Schioppo, non a caso ho conosciuto Morino Vecchio grazie a essa. Un saluto! A presto! :D
EliminaGrazie mille è un'altra lista bellissima!! :D
RispondiEliminaGrazie a te Sara :D Visto? Ti ho messa nei ringraziamenti finali!
Eliminapartecipare al carnevale di castiglione messer marino (ch) con i suoi bellissimi pulcinella!
RispondiEliminaGrazie mille per il consiglio! :)
Eliminae Lanciano? Mastrogiurato da vedere tutto, unzione a san biagio, miracolo eucaristico che vengono da tutto il mondo, frija crist, torri montanare, la cattedrale, salire sulla torre di san giovanni,girare per i 4 quartieri storici, gli spari alle feste di settembre, santa maria maggiore, fonte del borgo e tante altre cose...
RispondiEliminaSalve, grazie per la segnalazione. Un paio delle sue voci (Mastrogiurato e Miracolo Eucaristico) verranno inserite nell'ultima lista che uscirà a breve. Per le restanti servirebbe un articolo dedicato alla sola Lanciano
EliminaL'ultimo week end di luglio, "A Cena con i Bizantini" nel meraviglioso borgo di Crecchio (CH): un tuffo nel passato, unico per il suo genere, fra soldati, matrone, cortigiani, eunuchi, tra vicoli e piazze del centro storico, animate magicamente per tre serate dal rullare dei tamburi e dalle grida di battaglia dei soldati, incantati dal lungo corteo trionfale del comes Vitaliano, conquistatore di Aternum (Pescara) e liberatore dai longobardi.
RispondiEliminaOspiti della “Vassilissa”, patrizia al seguito delle truppe bizantine di origine egizia, potrete gustare prelibatezze del tempo, servite in piatti di ceramica sigillata africana, sorseggiare vino al miele, spezie e petali di rosa, distribuiti nei punti ristoro.
Salve Giuseppe, grazie mille per la segnalazione. Verrà inserito nell'ultima lista
Eliminamanca la cosa più importante: andarci con la tua pinetta!
RispondiEliminaPartecipare o solo assistere alla "corsa degli zingari" di Pacentro!!! Tradizione che va avanti dal medioevo!
RispondiEliminaSalve, la Corsa degli Zingari di Pacentro è stata inserita nella prima parte della lista. La trova qui http://www.iviaggididante.com/2015/06/cosa-fare-abruzzo.html
EliminaLa Perdonanza celestiniana e la festa dei Serpari!!!
RispondiEliminaSalve, la Perdonanza Celestiniana e la Festa dei Serpari sono state inserite nella prima parte della lista. La trova qui http://www.iviaggididante.com/2015/06/cosa-fare-abruzzo.html
EliminaLe Farchie sono fasci di canne,non di legna secca!
RispondiEliminaSalve, aggiungo anche canne nella descrizione. Informandomi si usa anche della legna secca di Salice
EliminaVi vorrei consigliare un salto alle Pagliare di Fontecchio!
RispondiEliminaGrazie mille per il consiglio :)
Eliminaciao volevo segnalare La battaglia dei Turchi .è un evento che si svolge a Tollo (CH) ogni prima domenica di agosto e rievoca l'assalto dei Turchi alla cittadina di Tollo .La rianimazione si svolge in piazza nassiriya ,dove per l'occassione viene eretta una torre dell'altezza di 15-20 metri accessibile dai figuranti al primo piano e alla vedetta.durante la ricostruzione degli assalti i figuranti cristiani sulla torre lanciano cocomeri ,pomodori spaghetti ,acqua sporca e quant'altro addosso ai turchi,i quali inscenano un combattimento con spade e scimitarre contro i difensori cristiani.una voce esterna narra i fatti storici il tutto accompagnato da un orchestra che accompagna in modo suggestivo la rappresentazione.la rievocazione si svolge la prima domenica di agosto a mezzogiorno e la seconda domenica di agosto prima della mezzanotte.
RispondiEliminaHa messo la canoa,mettiamo anche fare freeclimbing a Pennadomo!! :)
RispondiEliminaciao, io sono una abruzzese doc, appassionata di natura e tradizione e ti seguo su instagram facebook e sul tuo sito, attendo impazientemente la tua terza lista. E secondo me assolutamente non può mancare nella tua lista lappasseggiata che ti conduce sul sentiero del cuore a scanno, per vedere il lago dall'alto a forma di cuore, dormire al rifugio franchetti sul gran sasso e vedere il suo ghiacciaio, e l'alba con le nuvole che ricoprono l'intera valle sottostante... sciare d'inverno su al rifugio pomilio e mamma rosa, ora chiamata majelletta we, sulla majella, dove con il sole si scia con vista mare....attendo la tua lista...a presto
RispondiEliminaCiao Dante, ti segnalo anche la "festa dei banderesi" a Bucchianico che vanta il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, nonché quello del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Saluti:)
RispondiEliminaBellissima lista, prendo appunti...ma manca un pezzo d'Abruzzo..il Parco nazionale! Si potrebbe inserire "Avvistare gli animali selvatici nel parco" A Villetta Barrea ci sono i cervi che passeggiano nelle vie principali del paese. In autunno si avvista l'orso bruno marsicano che si rifocilla nei frutteti prima di affrontare l'inverno, per non parlare di lupi, camosci, uccelli e insetti rari. La rosalia alpina schiude le uova a luglio nella magica Val Fondillo. La Scarpetta di Venere e altre orchidee selvatiche fioriscono a maggio nel fantastico scenario della Camosciara, tra ruscelli e cascate. Paesaggi unici come quello che si vede da Barrea con l'omonimo lago e le foreste vetuste nei territori di Opi, Pescasseroli e Villavallelonga, con i colori caldi dell'autunno, il verde brillante dell'estate e il bianco candore del'inverno.
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